Statali. Malattie, congedi e permessi. Verso la stretta nel contratto per il pubblico impiego

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Il Messaggero del 15 gennaio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Arriva il giro di vite su malattie e permessi nella Pubblica amministrazione. È uno degli effetti collaterali dell’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra i sindacati e il governo per il rinnovo dei contratti. I controlli sulle assenze passeranno dalle Asl all’Inps, mentre per visite ed analisi saranno previsti solo permessi a ore.

Il primo aspetto riguarda le assenze per malattia, nel caso specifico in cui il dipendente pubblico abbia la necessità di dover effettuare una visita specialistica o delle analisi. IL SISTEMA Attualmente ci sono tre modi per potersi assentare per le visite mediche o per gli accertamenti. Il primo è prendere una giornata di malattia. Il secondo è utilizzare un giorno di ferie e il terzo è usare il permesso orario nel limite delle 18 ore annuali, che però non è specificamente destinato a queste esigenze ma copre anche tutte le altre necessità del lavoratore. La soluzione individuata e che potrebbe essere recepita nel contratto, prevede un’altra strada, ossia la possibilità di spacchettare in ore l’assenza per malattia. Se si hanno bisogno di due ore per effettuare una visita specialistica, o di un’ora a settimana per effettuare una determinata terapia, non sarà più necessario giustificare l’intera giornata, ma ci si potrà assentare soltanto per le ore necessarie giustificandole con la certificazione dello specialista o del terapista.

Sicilia. Ultimi per fondi Ue, primi per frodi

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Gazzetta del Sud del 15 gennaio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Doppio primato della Regione siciliana in materia di fondi europei. È l’ultima nell’impiego delle risorse disponibili, ma gran parte restituiti o meglio utilizzati altrove, la prima in assoluto nelle frodi all’Unione europea. I settori in cui i siciliani sembrano eccellere, a giudizio della Corte dei conti, sono: agricoltura, pesca, innovazione, appalti fuori ordinanza e formazione professionale.