Il ministero guidato da Marianna Madia è intenzionato a scrivere, nero su bianco, che per gli statali non valgono le modifiche che hanno portato a restringere la tutela nel privato. Una clausola ad hoc, che esplicita l’eccezione, dovrebbe trovare spazio nel Testo Unico del pubblico impiego, decreto attuativo della riforma della P.a, atteso in Consiglio dei ministri entro febbraio.
La Regione cerca due dipendenti che sappiano parlare e scrivere bene in inglese o francese per trasferirli all’ufficio di Bruxelles. Oltre alla conoscenza delle lingue straniere i due impiegati dovranno avere anche specifica competenza nelle politiche e nei programmi dell’Unione europea a cominciare dalla programmazione delle risorse.
In Giappone il tasso di disoccupazione è al punto più basso da 22 anni: 3,1% nel 2016, una quota giudicata fisiologica dagli economisti. Ci sono 143 posti di lavoro per 100 giapponesi disponibili, dicono le statistiche. Ma questi numeri, uniti all’etica del lavoro e alla montagna di ore straordinarie richieste dalle imprese, hanno creato il fenomeno tutto giapponese del «karoshi»: la morte per sfinimento. Dopo l’ennesimo caso il governo ha messo mano a una riforma che prevede un tetto mensile medio di straordinari a 60 ore, con eccezioni di 100 ore per i mesi di grande domanda della produzione. Nel piano anche l’imposizione di 11 ore di riposo tra la fine di un turno e l’inizio del seguente. Attualmente, un impiegato che resta alla scrivania fino alle 11 di notte si ripresenta in ufficio alle 8 del mattino e può andare avanti così per settimane.
Mentana: «Renzi è un bullo, a Grillo mancano i fondamentali. E attenti a Berlusconi: rischiamo di ritrovarcelo premier…». Il direttore del Tg di La7 fa il bilancio di 25 anni di carriera e del momento politico (salva solo Gentiloni «che ha l’effetto-bar, è riposante e integro»).
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