Forestali, finti malati e vitalizi. Ecco l’isola del Bengodi

Il Giornale del 17 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Non solo la libertà di non pagare tasse per cinquantadue miliardi di euro come svelato ieri dal Giornale, ma un intero sistema di illegalità e compiacenze, che fa della Sicilia un’isola del Bengodi. Con soldi pubblici. E naturalmente a vantaggio dei furbetti con un santo in paradiso.

La Sicilia paga 886 legali ma riesce a recuperare soltanto l’8% dell’evaso

Il Giornale del 17 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Scrive “il Giornale”: Antonio Fiumefreddo è il grand commis messo a capo di Riscossione Sicilia, il carrozzone che dovrebbe occuparsi di incassare le tasse non pagate: e che, come lui stesso ha raccontato mercoledì in Parlamento, non riscuote quasi nulla, recuperando nel 2015 appena l’otto per cento dei tributi non pagati, nonostante sia forte di una legione di 886 avvocati.

Sulle cause del disastro Fiumefreddo è esplicito, «incontriamo presidi mafiosi in cui non si entra ne si notifica » , ma poi si scopre che a non pagare le cartelle sono tutti, brava gente e colletti bianchi compresi, e persino il governatore Crocetta.

Poveri 2 siciliani su 10. A subire gli effetti della crisi anche i dipendenti pubblici

Repubblica del 17 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

A subire gli effetti della crisi, in base al rapporto della fondazione Res, sono anche i dipendenti pubblici. Dal 2008 al 2016 è stato registrato un calo dei redditi che va dal 3,8 per cento per gli impiegati al 3,5 per i dirigenti. I sindacati attaccano: “I contratti non vengono rinnovati da anni e si taglia il salario accessorio”. L’aumento del costo della vita ha colpito soprattutto le famiglie numerose e quelle monoreddito. C’è chi ha rinunciato all’auto, chi ha difficoltà a sostenere le spese di studio dei figli e chi ha dovuto alleggerire il carrello della spesa. Dice la fondazione Res: “La contrazione dei redditi ha coinvolto anche il ceto medio”. In particolare nel settore pubblico.