Pubblico impiego, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 30 marzo il decreto che ripartisce parte dei fondi per i rinnovi dei contratti

Il Sole 23 Ore del 31 marzo 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 30 marzo 2017 il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2017 avente ad oggetto “Ripartizione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. (Legge di bilancio 2017)“ che ripartisce il cosiddetto “fondone” previsto dalla legge di Bilancio dedicato al pubblico impiego, in particolare ai rinnovi contrattuali. La dotazione del fondo è pari a 1.479, 12 milioni di euro per l’anno 2017  ed a 1.928,24 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.

Vengono spartiti gli stanziamenti tra tre grandi capitoli: il rinnovo del contratto degli statali, per cui si rende disponibile la prima metà delle risorse necessarie; i finanziamenti per le forze dell’ordine, tra riordino e bonus 80 euro; e le assunzioni straordinarie nelle amministrazioni centrali.

Il decreto è firmato dai ministri Marianna Madia e Pier Carlo Padoan e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Agli incrementi salariali degli statali sono state riservate risorse che portano a 900 milioni di euro per il 2017 e a 1,2 miliardi il budget. Per arrivare a mettere nelle buste paga 85 euro in più medi, come già concordato da governo e sindacati, manca circa la metà. Soldi che dovrebbero comparire a breve, nei prossimi documenti di Bilancio.

Al riguardo, il nuovo provvedimento fissa le istruzioni, spiegando che le risorse messe finora sul piatto valgono lo 0,36% del monte salari per il 2016, l’1,09% per quest’anno e l’1,45% per il 2018. Oltre ai contratti, il decreto affronta altri due temi aperti dalla legge di bilancio. Altri 760 milioni per il 2017, e 875 dal 2018, servono a prorogare il bonus da 80 euro per il comparto sicurezza e difesa. Gli 80 euro, in realtà, resteranno in vigore fino a quando arriverà il riordino delle carriere, che renderà strutturale il beneficio. Una fetta di questa dote serve a pagare i costi indiretti che il riordino produrrà sul personale non contrattualizzato, mentre una terza fiche, da 119 milioni (153 dal 2018) andrà al piano straordinario di assunzioni, che si aggiungono al turn over ordinario.

Manovrina bis da 2,5 miliardi prima di Pasqua. Aumenti su giochi e sigarette. Ridotte detrazioni e deduzioni sulle imposte

Accelerare i tempi della manovra-bis e allinearla al varo del Def che avverrà la prossima settimana. Non lasciare alibi a quell’Europa che si «irrigidisce sui decimali», rompere gli indugi e rilanciare sulla crescita, la domanda interna, il taglio delle tasse. Ecco il piano del governo per affrontare le prossime, vicinissime, scadenze di finanza pubblica.

Repubblica – Manovrina bis da 2,5 miliardi prima di Pasqua e insieme al Def

Ogni anno in Italia evasi in media 110 miliardi

Giornale di Sicilia del 30 marzo 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Per fare quadrare i conti il governo aumenta le tasse o studia misure che, pur non comportando un aumento diretto delle tasse, si traducono in una batosta per i cittadini (vedi, ad esempio il taglio delle detrazioni fiscali compreso le detrazioni per spese mediche) ma poco o nulla hanno fatto i governi passati e anche quello presente per combattere l’evasione fiscale.

Colf, badanti, ma anche artigiani, commercianti, professionisti, idraulici, elettricisti, imbianchini, etc., dichiarano poco o nulla al fisco e con un Isee irrisorio usufruiscono di esenzione ticket o di agevolazioni per rette scolastiche o universitarie.