La Regione vuole riacquistare, con i soldi del Fondo Pensioni, gli immobili svenduti e poi presi in affitto
Il retroscena è svelato dal quotidiano “La Sicilia”.
II piano – secondo quanto riporta il quotidiano – non è nuovo. Ma ora ha due elementi in più di forza. Il voto favorevole della commissione Bilancio. E soprattutto una data: il prossimo 30 giugno. È il primo confine temporale di un grande ritorno. Quello della Regione immobiliarista.
In sintesi: dopo aver svenduto una trentina di beni nel 2007 per 200 milioni e aver preso in affitto, il giorno dopo la cessione, gli stessi palazzi a un prezzo non certo di favore (circa 20 milioni l’anno) spendendo oltre 280 milioni fra canoni e costosi censimenti, adesso la Regione s’è messa in testa di ricomprare quegli stessi immobili dai privati di cui è pure socia.
Con quali soldi si vuole finanziare l’operazione? Con quelli del fondo pensioni dei dipendenti regionali. Che, al momento, ha una liquidità di più di un miliardo di euro. Destinato, soprattutto, a pagare gli assegni mensili agli ex dipendenti o a concedere anticipazioni ai lavoratori ancora in ruolo, con una percentuale destinata a «investimenti finanziari».
Il Piano è inserito nell’art. 12 della finanziaria.