La Regione vuole riacquistare, con i soldi del Fondo Pensioni, gli immobili svenduti e poi presi in affitto

La Sicilia dell’11 aprile 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il retroscena è svelato dal quotidiano “La Sicilia”.

II piano – secondo quanto riporta il quotidiano – non è nuovo. Ma ora ha due elementi in più di forza. Il voto favorevole della commissione Bilancio. E soprattutto una data: il prossimo 30 giugno. È il primo confine temporale di un grande ritorno. Quello della Regione immobiliarista.

In sintesi: dopo aver svenduto una trentina di beni nel 2007 per 200 milioni e aver preso in affitto, il giorno dopo la cessione, gli stessi palazzi a un prezzo non certo di favore (circa 20 milioni l’anno) spendendo oltre 280 milioni fra canoni e costosi censimenti, adesso la Regione s’è messa in testa di ricomprare quegli stessi immobili dai privati di cui è pure socia.

Con quali soldi si vuole finanziare l’operazione? Con quelli del fondo pensioni dei dipendenti regionali. Che, al momento, ha una liquidità di più di un miliardo di euro. Destinato, soprattutto, a pagare gli assegni mensili agli ex dipendenti o a concedere anticipazioni ai lavoratori ancora in ruolo, con una percentuale destinata a «investimenti finanziari».

Il Piano è inserito nell’art. 12 della finanziaria.

Ardizzone «taglia» un terzo della Finanziaria. Lantieri: la norma sull’assunzione dei 147 dirigenti voluta dai renziani

Giornale di Sicilia dell’11 aprile 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il presidente intenzionato a snellire la manovra. Alcune potrebbero essere dirottate sul «collegato», che suona già come una manovra bis.

Nel collegato c’è una norma che permetterebbe alla Regione di tornare ad assumere per chiamata diretta dirigenti esterni. E sarebbero almeno 147.

La Regione dei 1.800 dirigenti interni vedrebbe così allargare la platea dei graduati. Il tutto viaggia in un piccolo comma di una norma più ampia. Quella sui dirigenti esterni è la parte finale della norma che prevede il riordino della dirigenza interna con la creazione di una prima fascia «blindata» a favore di quanti hanno già ricoperto l’incarico di dirigente generale da almeno 8 anni. La parte finale di questo articolo prevede che la Regione possa tornare ad assumere dirigenti dall’esterno sfruttando quanto previsto nella vecchia legge 10 del 2000.

In pratica, il 30% di personale appartenente alla prima e alla terza fascia può arrivare dall’esterno. Se la norma verrà approvata, il governo avrà la possibilità di nominare fino a 147 esterni. «Col testo già approvato in commissione se non c’è tra i dirigenti di prima fascia e tra i dirigenti di seconda fascia la professionalità richiesta, si procede ad assumere dirigenti esterni.