Dirigenti pubblici, tornano le garanzie contro la politica

Affari e Finanza del 29 maggio 2017

I dirigenti saranno oggetto e soggetto di valutazione. Si prevede, da una parte, che la valutazione dei dirigenti dipenderà dalla performance del loro ufficio, e dall’altra che non sarà possibile erogare premi, consentire scatti di camera, e attribuire incarichi ai dipendenti pubblici senza una valutazione del loro operato. Non solo, ma si stabilisce che una valutazione negativa delle performance dell’ufficio rileverà anche ai fini dell’accertamento della responsabilità dirigenziale.

Saviano: “Il Pd fa leggi di destra, normale che faccia patti con Berlusconi”

Il Fatto Quotidiano del 28 maggio 2017

Domanda: Saviano, perché il Pd tratta con un leader che nemmeno può sedere in Parlamento?

Risposta: L’esperienza di Matteo Renzi da segretario del Partito democratico ha avuto sin dal principio l’obiettivo primario di prendere l’elettorato di Berlusconi. Il 41% alle Europee del 2014 è stata la conferma, per il segretario, della necessità di quella operazione. Matteo Renzi sa – e credo non si dia pace per questo – che la fine prematura della sua leadership è stata la rottura del Patto del Nazareno. Sa di aver “tradito” non solo Berlusconi, ma le premesse politiche della sua segreteria. Berlusconi aveva evidentemente designato Renzi quale suo erede politico.

Sanità, Regioni in rosso. Buco di 100 milioni per curare i clandestini

Il Giornale del 28 maggio 2017

Nel 2016 ne sono arrivati 180mila, stremati e in condizioni psicofisiche precarie, altri 50mila solo da gennaio a oggi. Un esercito di bisognosi a cui devono far fronte le Regioni e le aziende sanitarie locali che si trovano in prima linea nell’accoglienza. Non c’è solo il personale impiegato nei porti di sbarco (da Messina a Taranto), per gli screening di rito e l’assistenza igienico sanitaria primaria. C’è anche tutta la macchina delle aziende ospedaliere dei territori a muoversi sulla seconda linea, quando il soccorso base non basta ma sono necessarie cure più complesse: profilassi, ricoveri per infezioni e parti, prestazioni diagnostiche, radiografie, prelievi ematici. Interventi che richiedono una spesa cresciuta negli ultimi anni fino a diventare un macigno sulle spalle delle Regioni.

Musei. Arriva la norma salva-direttori

A pochi giorni di distanza dal polverone nella “manovrina” spunta l’antidoto alla sentenza del Tar che ha bocciato le nomine del ministro Dario Franceschini per la direzione di cinque musei. Il rimedio legislativo passa per una diversa interpretazione di una norma di ben 16 anni fa. E’ un comma aggiunto in discussione in Commissione Bilancio all’art. 22 della manovra, il numero 7bis, che supera la sentenza del tribunale amministrativo del Lazio fornendo un’interpretazione nuova del decreto legge 2001 sulla base del quale nel 2014 si è proceduto alle nomine dei direttori stranieri poi cassate. Vicenda sgradita a Matteo Renzi, tanto da indurlo a rammaricarsi per non aver riformato i tribunali regionali.

Recitava una famosa canzone Fabrizio De Andrè “Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge”.

Pa, sì al decreto contro i fannulloni: licenziamenti e multe per i furbetti

Corriere della Sera del 20 maggio 2017

Il lavoratore licenziato rischia di dover pagare allo Stato i danni di immagine: in caso di condanna la somma da versare sarà pari ad almeno sei mesi di stipendio. Ma il giudice dovrà decidere «anche in relazione alla rilevanza del fatto per i mezzi di informazione». Più si è parlato del caso, più la cifra potrebbe diventare alta. La novità più grossa, però, è quella del reato previsto per i dirigenti che non fanno partire la sospensione nelle 48 ore o il procedimento disciplinare a carico degli assenteisti. Si sapeva che i dirigenti avrebbero rischiato un procedimento disciplinare a loro carico, che può arrivare anche al licenziamento. Ma a questa sanzione se ne è aggiunta un’altra, molto più pesante e cioè «l’estensione della fattispecie di reato “omissione d’atti d’ufficio”» a chi non applica queste nuove regole. Il reato d’omissione d’atti d’ufficio è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Gli stessi rischi li corrono anche coloro che passano al tornello il badge di un collega.

“Mai con la destra” e altre balle. Quando Silvio era il puzzone

Il Fatto Quotidiano del 26 maggio 2017

Ora, ci informa la stampa democratica, Renzi “è pronto a incontrare Berlusconi” e persino a congegnare con lui un sistema elettorale tipo “tedesco” che consenta, dopo il voto, un governo di unità nazionale, guidato dal segretario Pd, con la partecipazione di Forza Italia. Nella vita si cambia, è normale, però dalle parti del Pd l’opinione sul fu Cavaliere – già puzzone e quasi dittatore, oggi argine ai populismi – è cambiata un po’ troppo. Breve riepilogo degli anti-B. d’un tempo (partendo da Renzi, già contraente del Patto del Nazareno)…..continua a leggere

Legge elettorale, il ritorno del patto Renzi-Berlusconi. D’Alema: “La loro alleanza tirerà la volata al M5s e a Grillo”

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Non sarà Nazareno bis, precisano. Ma già nei prossimi giorni ci sarà l’incontro tra i due ex premier. Rosato invita anche il M5s per discutere della riforma. L’ex leader che ha fondato Mdp: “Il segretario Pd? Ha vinto le primarie perché non ha detto la verità: allearsi con Berlusconi. Del resto il suo modello è House of Cards. Ma uno spazio a sinistra c’è”…..continua a leggere