Renzi, l’uomo solo punto e basta

Il Fatto Quotidiano dell’8 giugno 2017

di Antonio Padellaro

Incontro un pezzo grosso renziano (di cui non farò il nome e capirete perché), discorriamo (stancamente) della nuova legge elettorale poi il discorso cade sui difetti caratteriali e politici di Matteo Renzi che, concordiamo, “non cambia mai”. Parliamo di quanto sia complicata l’ipotesi di un governo del Pd con la sinistra di Bersani e D’Alema, a causa delle reciproche e incrollabili inimicizie personali finché, sulla porta, lui mormora qualcosa del tipo: se fosse necessario potremmo chiedere a Matteo di fare un passo indietro per senso di responsabilità. Ovvero: anche se spettasse al Pd proporre la nuova maggioranza di governo non è detto che l’incarico di premier toccherebbe al discusso segretario.

Contratto dei regionali, migliaia in piazza

Giornale di Sicilia del 9 giugno 2017

Riqualificazione del personale, riclassificazione delle varie figure, via libera alle progressioni di carriera, sblocco del turn over. Sono alcune delle proposte che l’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, consegnerà ai sindacati il prossimo 15 giugno per poi inserirle nella direttiva da inviare all’Aran, l’agenzia che seguirà la contrattazione coi sindacati. L’ente aveva convocato le sigle per il prossimo 13 giugno ma già i Cobas Codir hanno annunciato che «senza direttive sarebbe solo una farsa».

Il rinnovo dei contratti riguarderà sia l’aspetto economico (si seguirà la linea nazionale che prevede in media un aumento di 80 euro al mese) sia l’aspetto giuridico. A riguardo sarà proprio la riclassificazione del personale, secondo quanto trapela, uno dei punti principali che saranno inseriti nella direttiva. E ci saranno anche linee guida per promuovere le progressione di camera verticale.

I Cobas Codir chiedono anche di rivedere «le norme che prevedono la decurtazione delle pensioni con effetto retroattivo e il differimento della buonuscita».