Acquisto immobili con i soldi del Fondo Pensioni. La Corte dei conti: imprevedibili gli effetti sulle pensioni dei regionali. Il Cobas/Codir aveva contestato violentemente la manovra
Valutazioni “iperboliche o inadeguate”, entrate per quasi 23 milioni iscritte in bilancio prima della conclusione dell’operazione, abbandono di ogni prudenza e il rischio che a “pagare” siano solo i pensionati della Regione. È durissimo il giudizio della Corte dei conti sull’operazione relativa all’acquisto, da parte del Fondo pensioni, degli immobili che una volta erano di proprietà della Regione.
Nella relazione al rendiconto e nella requisitoria del Procuratore viene considerato “preoccupante l’evidente abbandono di quell’atteggiamento prudenziale che dovrebbe sorreggere qualsivoglia operazione economica sia in grado di incidere sull’integrità del patrimonio del Fondo, che non è costituito da somme provenienti dalla fiscalità generale, ma dai contributi versati dai lavoratori; come sottolineato anche dalla Corte costituzionale – si legge – le somme rivenienti dalla contribuzione dovrebbero essere destinate esclusivamente alla tenuta del sistema previdenziale e, dunque, non dovrebbero essere mai utilizzate, né direttamente né indirettamente, per sopperire a strutturali e/o momentanee deficienze di cassa”.