…E ora l’assunzione dei precari (della regione e degli enti locali) e il rinnovo del contratto dei regionali

Giornale di Sicilia del 15 settembre 2017

Non solo l’aumento in busta paga per i 22 mila forestali e l assunzione dei 1700 ex sportellisti il governo Crocetta tira dritto.

Via libera al rinnovo del contratti dei 16 mila regionali con un incremento medio da 80 euro al mese e nuove regole per superare gli ostacoli alla stabilizzazione di 13 mila precari degli enti locali.

Resta, però, un altro ostacolo importante. La normativa nazionale prevede la stabilizzazione solo per i precari assunti tramite concorso. Dunque dei 13 mila contrattisti interessati solo una minima parte non quantificata sarebbe coinvolta. Ma su questo punto negli uffici della Funzione pubblica non fanno drammi, la procedura concorsuale non è ritenuta l’ostacolo principale e sarà demandata ai sindaci.

Per i 700 precari regionali invece la stabilizzazione dovrebbe essere più agevole

La giunta ha, inoltre, approvato un atto di indirizzo col quale si invita l’Aran Sicilia agenzia demandata a contrattare coi sindacati ad avviare il confronto per discutere sul rinnovo dei contratti. La proposta dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri è quella di adeguarsi alla linea nazionale e di proporre un aumento medio di 80 euro. In bilancio ci sono però solo 10 milioni.

Repubblica del 15 settembre 2017

 

Elezioni regionali. Sicilia, l’eterno teatro dei pupi dove tutti (a parole) rincorrono la “rivoluzione”

La Stampa del 10 settembre 2017

Aveva ragione il principe Consalvo Uzeda di Francalanza quando diceva che «il passato par molte volte bello perché è passato». Ma nel suo pregattopardesco adeguamento al nuovo corso democratico dell’Italia unita, lui che era della famiglia dei Viceré raccontata da Federico De Roberto, c’era una grandiosità spagnoleggiante, un’implicazione di rango e di lusso che era di per sé una promessa di opulenza; e infatti il popolino beone (e un po’ sarcastico) cantava «evviva il principino / che paga a tutti il vino / evviva Francalanza / che a tutti empie la panza». Ora se la giocano con una creatività micragnosa, non si dice un’idea per la Sicilia, non c’è nemmeno un’idea buona per abbindolarla: tutti lì con la soluzione magica e prestampata: rivoluzione.