Altro che rimettere mano al progetto del Ponte sullo Stretto come voleva Renzi. La concessionaria va liquidata immediatamente

Altro che rimettere mano al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, come intendeva fare l’ex premier Matteo Renzi e come ancora sognano gli alfaniani. La grande opera per eccellenza cara a Silvio Berlusconi e stoppata da Mario Monti, ma mai davvero uscita dai desiderata della politica, va archiviata del tutto il prima possibile. A metterlo nero su bianco è la Corte dei Conti, che in una nota dedicata ai rapporti contrattuali della società Stretto di Messina annota, tra l’altro, come il solo fatto di mantenere in vita la concessionaria comporti per le casse pubbliche “un onere annuo sceso sotto i due milioni di euro solo nel 2015″ e “ancora notevole“.


Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir