Assegnazione di personale al Dipartimento Regionale Ambiente. Se n’è parlato ieri alla Funzione Pubblica

Dipartimento “Tecnico”, Dipartimento Istruzione e Formazione e Dipartimento Ambiente. Sono questi i Dipartimenti maggiormente in sofferenza.

E dell’assegnazione di personale al Dipartimento Regionale Ambiente, in esecuzione della deliberazione n. 27 del 24 gennaio 2013, si è discusso oggi presso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Alcuni sindacati hanno chiesto la concertazione sui criteri di scelta dei dipendenti all’interno delle figure richieste. Ma l’amministrazione, forte anche della sentenza di rigetto dell’art. 28, ha negato la concertazione.

Oggi l’amministrazione voleva parlare solo di risorse aggiuntive da destinare al Dipartimento Ambiente per incentivare il personale che verrà assegnato e che dovrà occuparsi di autorizzazioni Via (Valutazione integrata) e Vas (Valutazione ambientale). Si tratta di certificati necessari per i Comuni che vogliono avviare appalti o per le imprese che intendono fare nuovi investimenti.

Nella relazione iniziale, infatti, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, ing. Sansone ha dichiarato:

  • che, ad oggi, vi è un arretrato di circa 2000 pratiche che si sono accumulate in primo luogo per il mancato rinnovo dei contratti ai 45 co.co.co., e poi, per il trasferimento di 90 dipendenti tra dirigenti e funzionari;
  • che, al momento, sono stati assegnati 21 architetti provenienti dai Beni Culturali, ma servono altri 80 dipendenti tra geologi, chimici e ingegneri;
  • che il personale dovrà essere formato nelle ore pomeridiane;
  • che le risorse aggiuntive servirebbero per incentivare il personale e per pagare gli straordinari;
  • che le assegnazioni sarebbero temporanee.

Il Cobas/Codir ha dichiarato di avere forti dubbi relativamente alla temporaneità dei provvedimenti, specie dopo che il personale verrà formato. In ogni caso l’amministrazione non può ricordarsi del titolo di studio dei dipendenti solo in occasione della individuazione del personale da trasferire, visto che il contratto non fa alcuna distinzione dei titoli di studio all’interno delle categorie. Il Cobas/Codir ha chiesto, pertanto, la sospensione dei provvedimenti in attesa dell’individuazione dei criteri che non possono prescindere dall’individuazione dei profili professionali, adottando, inoltre, un sistema di riclassificazione del personale più idoneo alle nuove esigenze dell’amministrazione.

La riunione è stata aggiornata a venerdì.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Assegnazione di personale al Dipartimento Regionale Ambiente. Se n’è parlato ieri alla Funzione Pubblica”

  1. Carissimo Saro,
    il tuo ragionamento è ineccepibile.
    Ti ringrazio per il contributo.

  2. Come si cambiano le carte in tavola.
    In origine con delibera di giunta si richiedono architetti, geologi, ingegneri ed agronomi. Non viene espressamente scritto ma il riferimento è a dipendenti con qualifica di dirigente ( in Sicilia la maggior parte sono agronomi).
    Successivamente la questione dal vertice ” politico” della giunta passa ai vertici “amministrativi” dei dipartiimenti e le carte si trasformano.
    Dapprima il dipartimento funzione pubblica decide che la gatta la dovranno pelare dipendenti laureati nelle predette discipline, non meglio identificati, ma vedrete che in maggioranza saranno del comparto.
    Successivamente , leggo in questo post, al dipartimento territorio e ambiente spariscono gli agronomi ( che coincidenza!) e si materializzano i chimici.
    Ovviamente ” i fortunati” del comparto saranno ricompensati.
    Con fondi prelevati dal FES ; tecnicamente ineccepibile ma suona come: loro ti danno il lavoro e tu ci metti lo stipendio.
    Tutta questa manovra dà la misura dei livelli di arbitrio a cui si è giunti.
    Qualche sindacato sta cercando di discutere i criteri, ma si frappone anche la sfortunata recente decisione del giudice del lavoro ex art. 28 che viene presa a pretesto dalla controparte per aumentare il suo potere discrezionale.
    In questi giorni molti dipendenti laureati del comparto vivono sotto una cappa minacciosa, specialmente se hanno famiglia e lavorano fuori Palermo.
    Aleggia l’insopportabile timore di essere furtivamente inseriti in liste di “deportazione” perchè colpevoli di aver conseguito a proprie spese una laurea che da lunghi anni la Regione Sicilia sfrutta gratuitamente
    In questa assurda vicenda, che certifica come nella regione sicilia studiare per migliorare è controproducente, esiste una linea del Piave per il sindacato.
    Sopportiamo che la grana passi dalla dirigenza al comparto, sopportiamo che siano illegittimamente individuati i funzionari direttivi architetti, geologi, ingegneri , agronomi e chimici, sopportiamo che il compenso venga prelevato dal FES, ma quantomeno esigiamo che la mobilità sia volontaria perchè in mancanza avremmo subito una pericolosa sconfitta su tutta la linea.

    Saluti.
    —————
    Per quanto riguarda la recente sentenza del giudice del lavoro ( la copia scaricabile a tratti è illegibile), se si ritiene che ci siano gli estremi sarebbe importante proporre appello.

  3. Bah! Se si è fatto bene o male a non rinnovare i contratti non sta a me dirlo.
    Conosco poco il dipartimento dell’Ambiente.
    Per onestà intellettuale dobbiamo, però, aggiungere che ai 45 co.co.co. vanno sommati altri 90 dipendenti, tra dirigenti e funzionari, trasferiti, a fini puramente mediatici, ad altro incarico.

  4. Sarebbe da chiedersi però come mai si siano potute accumulare 2000 pratiche di arretrato a causa del mancato rinnovo dei contratti ai 45 co.co.co.
    Mi pare di ricordare che fino a dicembre 2012 costoro abbiano lavorato presso l’assessorato….
    E poi si ritiene necessaria la disponibilità di un centinaio di tecnici (21 già assegnati più altri 80 da reclutare) cioè più del doppio di quelli che son venuti a mancare….
    Ma insomma, allora si è fatto bene a non rinnovare loro il contratto, o no?

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