Controriforma delle pensioni. Ecco la proposta D’Alia

Riforma pensioni. Dopo le proposte di Damiano e Renzi….Riforma pensioni Governo Letta, le proposte di Renzi e Damiano a confronto…..e i problemi economici sottolineati da Giovannini….Pensioni 2013, Giovannini: “Nessuna contro riforma Fornero”….., arriva l’ipotesi del ministro Giampiero D’Alia con il pensionamento anticipato dei dipendenti di età avanzata della Pubblica Amministrazione in esubero….Riforma pensioni Governo Letta, spunta l’ipotesi anti Fornero di D’Alia.

Ecco cosa prevedono in dettaglio le proposte.

Per Renzi occorrerebbe tagliare le pensioni d’oro, ovvero le pensioni con importo superiore ai 3 mila e 500 euro. Con un simile taglio d’emergenza (taglio sociale, lo si potrebbe definire) si potrebbero rimpinguare le casse statali. Ma, questa proposta per la riforma pensioni del Governo Letta ha un’enorme problema, come ha spiegato lo stesso Damiano. La Corte Costituzionale boccerebbe la proposta in quanto andrebbe a tagliare solo una certa categoria di pensionati.

La proposta Damiano prevede, invece, un ritiro tra i 62 e i 70 anni con 35 anni di contributi, a patto che per ogni anno di pensionamento anticipato si accetti una riduzione dell’assegno pari al 2%. D’altro canto, per ogni anno posticipato si gioverebbe di un 2% aggiuntivo sulla somma.

La proposta del ministro Giampiero D’Alia prevede il pensionamento anticipato dei dipendenti di età avanzata della Pubblica Amministrazione in esubero anche se il ministro Giovannini gela tutti….Pensioni 2013, Giovannini: “Nessuna contro riforma Fornero”

Illegittima perequazione pensioni sopra 90mila €. Corte Costituzionale trova, invece, legittimo il blocco pensioni superiori a 1.441,58

Nel 2012 le pensioni di importo mensile superiore ad euro 1.441,58 e nel 2013 quelle di importo mensile superiore ad euro 1.486,29 non sono state rivalutate. A disporre in tal senso è l’art. 24,comma 25, del D.L. n° 201/2010, convertito nella legge n° 214 del 2010.

L’Inps restituisce le trattenute sulle pensioni sopra i 90mila euro

La decisione dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la perequazione sui trattamenti superiori ai 90mila euro lordi annui. L’ente di previdenza ha sospeso i prelievi e avviato la restituzione.

Riforma pensioni, sfuma l’uscita anticipata. Spazio solo per gli esodati

I ministri Giovannini (Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali) e Saccomanni (Ministro dell’Economia) hanno seccamente smentito la reintroduzione della flessibilità, che, in un primo momento, doveva portare l’età pensionabile a 62 anni, con bonus del 2% in assegno per ogni anno in meno dai 65 con 35 di contribuzione. Ora, resta da vedere se il governo tornerà davvero sui suoi passi. Ciò potrà avvenire solo se il comparto pensionistico verrà collegato al piano di intervento per favorire l’occupazione giovanile, il quale, come ha annunciato ieri il premier Letta, dovrebbe essere oggetto del prossimo Consiglio dei ministri, con una proposta messa sul tavolo per favorire la detassazione dei neo assunti in età post-scolare.

Ecco come si è ridotta la pensione in seguito alle riforme approvate in questi anni. In questo caso la Corte Costituzionale tace

Fondo-PensioneQuale sarà l’importo della nostra pensione rispetto all’ultimo stipendio?

Con il sistema di calcolo contributivo, i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo delle pensioni si applicano sui versamenti effettuati negli anni di lavoro e penalizzano chi smette di lavorare prima dei 65 anni.

Secondo uno studio dell’Inps, dal 1996, anno di entrata in vigore della Riforma Dini, questi coefficienti, calcolati con riferimento all’età di 65 anni, si sono ridotti dell’11,4%, passando dal 6,136% al 5,435%.

Il calo proseguirà nei prossimi anni, fino a scendere al 4,53% nel 2065 (-26,7%).

Il ministero dell’Economia ha effettuato alcuni calcoli sul rapporto con l’ultimo stipendio.

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Super pensioni, il contributo di solidarietà è illegittimo. Modificare il regime di chi è ancora in servizio, invece, sì?

Il «contributo di solidarietà» chiesto alle pensioni che superano i 90mila euro lordi all’anno è illegittimo, e i soldi trattenuti dall’estate del 2011 a oggi vanno restituiti ai diretti interessati.

La Corte Costituzionale, invece, non ha mai dichiarato illegittima la modifica in senso peggiorativo del regime pensionistico, sia in termini di requisiti di accesso alla pensione sia in termini di calcolo, del personale in servizio. Ciò produrrà pensionati di serie A e pensionati di serie B e, tra qualche anno, anche di serie C.

La pensione di inabilità

Abolita la norma che consentiva il pensionamento anticipato con il beneficio della legge 104 anche per i portatori di handicap, tutti coloro che hanno gravi problemi di salute possono chiedere la dispensa dal servizio per motivi di salute ai sensi dell’art. 2 comma 12 della legge 335/95.

La richiesta va inviata al proprio servizio gestione giuridica ed economica.

Prepensionamenti. Ecco uno specchietto con i requisiti ante e post riforma Fornero

Per venire incontro alle numerose richieste di chiarimento, ecco uno specchietto che potrebbe esservi utile con i requisiti ante e post riforma Fornero.

Resta un nodo da sciogliere, dal momento che, per come è scritto l’emendamento, non risulta abbastanza chiaro: se la quota 96 debba essere posseduta al 31 dicembre 2011 o possa essere raggiunta entro il quadriennio 2013/2016.

Il problema non è da poco e i numeri dei soggetti da collocare in pensione potrebbe cambiare sensibilmente.

Analogamente, per come è formulato l’emendamento……..”per il personale dell’amministrazione regionale“…..sembrerebbero esclusi i dipendenti degli enti.

Non appena avrò una notizia certa provvederò ad informarvi.

SISTEMA PREVIGENTE (Pre Fornero)

QUOTE
2011/2012 il lavoratore deve raggiungere quota 96. L’età anagrafica minima è 60 anni
2013/2014 il lavoratore deve raggiungere quota 97. L’età anagrafica minima è 61 anni

PENSIONE VECCHIAIA
UOMINI 65 anni di età e 20 di contribuzione
DONNE 61 anni fino al 2011
65 dal 1° gennaio 2012
In ogni caso sono sufficienti 20 anni di contribuzione.
In entrambi i casi è possibile comunque ottenere la pensione di anzianità, a prescindere dall’età anagrafica, se si possono far valere almeno 40 anni di contribuzione.
Per coloro che non hanno maturato il diritto a pensione secondo le regole previgenti, si applicano i nuovi requisiti previsti dalla legge Monti-Fornero.