C’è il palazzo che ospita la Corte dei Conti, e altri che accolgono due assessorati regionali. In tutto sono 33 gli immobili prima venduti a 200 milioni, poi affittati dagli stessi acquirenti con un canone di 20 milioni l’anno fino al 2022 (con una spesa di oltre 310 milioni) che la Sicilia si appresta a riacquistare grazie a una norma della Finanziaria approvata il 6 aprile scorso dalla commissione Bilancio dell’Assemblea regionale.
Ecco i link dei primi articoli stampa usciti a seguito della denuncia del Cobas/Codir sul Fondo Pensioni.
Devono andare tutti in galera, solo così si può risolvere qualcosa, altrimenti non cambierà mai nulla, così i restanti farfalloni riflettono prima di commettere altre porcate.
Non sono convinto che sia possibile mandarli a casa , poichè la loro casa è sempre stata l’assemblea regionale.
Comunque ritengo che nel privato qualora un impresa si rischiasse di investire i soldi accantonati per la pensione dei propri dipendenti andrebbe dritto in galera.
Cari colleghi in servizio , io sono un pensinato ultima maniera senza TFR e con assegno decurtato oggi del 10% domani no si sa’, ribellatevi a questa ulteriore azione vessatoria , perchè questo non investe solo i pensionati ma anche voi che ogni mese leggete in busta paga le trattenute per la quiescenza.
Giù le mani dal Fondo Pensioni!!!!!
Solo i Cobas-Codir si interessano di questa faccenda?
E allora, complimenti al Cobas-Codir! Sinceramente.
Il Fondo Pensioni non è il salvadanaio di tutte le porcate… che ha messo, e continua a mettere, in atto questo fallito e inutile governo regionale!!!!
Mandiamoli a casa! Facciamo tabula rasa!
Aspetto novembre… con tanto piacere per provare (nel mio piccolo…) di mandarli a casa.
Tutti!!!