Di male in peggio. Ecco l’ultima versione del DDL sul personale aggiornata al 6 marzo

Leggendo l’ultima versione del DDL (Scarica DDL sul personale – Bozza aggiornata al 6 marzo 2015si nota un accanimento senza precedenti nei confronti di una categoria i cui privilegi sono solo un ricordo di un lontano passato.

Niente viene lasciato al caso. Vengono colpite anche le pensioni di reversibilità dei dipendenti deceduti.

La nuova stesura continua a colpire sia i dipendenti che potranno andare in pensione, ma, ancor di più, coloro che resteranno in servizio.

Per coloro che opteranno per il prepensionamento, l’importo del trattamento pensionistico e previdenziale viene decurtato del 10%.

Per come è scritto il DDL, quando si parla di decurtazione del 10% “dell’importo del trattamento pensionistico e previdenziale del personale regionale“, a mio avviso la decurtazione del 10% si intende anche sulla liquidazione.

Altra norma fortemente penalizzante ANCHE PER COLORO CHE ANDRANNO IN PENSIONE CON I REQUISITI PRE FORNERO, è quella relativa all’integrazione della contingenza nello stipendio (A decorrere dalla data di pubblicazione della presente legge, al personale in servizio destinatario delle disposizioni di cui all’articolo 10, commi 2 e 3, legge regionale 9 maggio 1986, n. 21, in riferimento alla quota di pensione calcolata secondo la legge regionale 23 Febbraio 1962, n. 2, ai sensi dell’articolo 20 della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 21, l’indennità di contingenza cessa di essere corrisposta quale assegno accessorio e viene integrata nella retribuzione che costituisce la base pensionabile).

Ecco un esempio di quanto ci si perde. A sinistra il calcolo attuale con la contingenza separata, a destra il calcolo con la contingenza integrata nella retribuzione.

calcolo-differenza-pens

A coloro che resteranno in servizio, qualora la legge dovesse essere approvata senza modifiche, verrebbe applicato, con effetto retroattivo, il trattamento statale.

Nel DDL restano, inoltre, taglio dei permessi retribuiti, decurtazione economica dei giorni di malattia e dei giorni di congedo parentale.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Di male in peggio. Ecco l’ultima versione del DDL sul personale aggiornata al 6 marzo”

  1. @pietro
    io sarà il capolista nell’elenco dei ricorrenti.
    BM

  2. Ciao, complimenti per questo spazio sempre cosi bene informato ed informante, grazie, chiedo di capire se è come si dice incostituzionale intervenire sui diritti acquisiti o no. Grazie

  3. adesso il quadriennio è 2016-2020, per quanto riguarda i requisiti non c’è niente di certo.

  4. @alluccutos
    Ecco cosa si intende per requisiti pre fornero.
    Nel 2015 non è più quota 97 secca ma 61 anni di età e 3 mesi + 36 di contributi.
    Dal 2016 al 2018: – 61 anni di età e 7 mesi + 36 anni di contributi per i dipendenti.
    Dal 2019 al 2021: – 61 anni di età e 11 mesi + 36 anni di contributi per i dipendenti.
    In tutti e tre i casi, indipendentemente dall’età anagrafica, bastava (si fa per dire) avere 40 anni di contributi.

  5. ma allora le finestre sono quelle della pre fornero, ossia ultima finestra rìforma Sacconi 2019 2021 63 anni 11 mesi_36 anni di contributi??????

  6. Ma questo Crocetta ci vuol far credere che tagliando i diritti elementari dei lavoratori salvera’ la sicilia dalla bancarotta?
    Perche’ nn mette mano piuttosto agli enormi privilegi che godono certi direttori generali che stanno li’malgrado alcuni abbianoavuto problemi di giustizia?
    Lui offende l’intelligenza dei siciliani e non ha il benche’ minimo rispetto per i dipendenti regionali che aspettano di essere meglio utilizzati e motivati anziche’ dare incarichi esterni che sono i veri sprechi.

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