Ecco il testo della finanziaria approvata dalla Giunta nella seduta del 20 marzo 2015

Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2015 - Legge di stabilità regionaleChe dire?

Al momento non manca proprio niente…..!

Ma oggi cominciano le riunioni all’Aran da cui dovrebbero uscire gli emendamenti condivisi.

Delibera di Giunta n. 78 del 20 marzo 2015 – Proposta di maxiemendamento al disegno di legge n. 912 recante: ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2015. Legge di stabilità regionale’

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

21 Risposte a “Ecco il testo della finanziaria approvata dalla Giunta nella seduta del 20 marzo 2015”

  1. Personalmente quando scrivo lo faccio per esprimere la mia opinione è non per altri motivi.
    La mia opinione in materia è chiara, il cfrs
    Ha usufruito di norme ad hoc e per la normale amministrazione si è rifatta a norme riguardanti il cfs

    Perché é chiaro che ispettori si diventa per concorso eè che il 50% é riservato agli esterni per npn parlare poi di come si diventa commissari

  2. Se è la chiarezza che muove i tuoi ragionamenti, devi semplicemente accettare questo, che è chiaro ed inequivocabile: Il personale in divisa del CFRS è vincitore di concorso pubblico; Ha frequentato inizialmente la scuola di formazione del CFS nelle varie sedi nazionali e negli anni successivi per le relative specializzazioni; svolge sul territorio della regione stesse funzioni e compiti attribuiti al CFS; Fin dalla sua nascita (staccatosi per legge dal cfs nel 1972) le varie norme e leggi regionali che si sono susseguite riguardanti il CFRS hanno sempre avuto come riferimento il CFS, infatti tutte le norme, leggi e decreti riguardanti chiudono con la seguente frase: “per tutto quanto non previsto dalla presente norma, si applica quella vigente nel corpo forestale dello stato”
    In Sicilia per la Forestale non ci siamo inventati nulla. Più chiaro di così! Il resto è caccia alle streghe.

  3. Aros chi ti dice che mi rode?
    È solo che i piacciono le cose chiare, comprendo la difesa del proprio status ma sempre e solo con chiarezza altrimenti non si è diversi dai Giornalisti faziosi……. Si è soltanto uguali ma contrari.

  4. Scrivo nel tentativo di arginare, almeno in parte, l’evidente disinformazione che avvolge l’argomento dell’indennità forestale, del numero dei dipendenti regionali e degli operai stagionali addetti al servizio antincendio (impropriamente definiti forestali dagli organi di informazione), con la speranza di fare chiarezza una volta per tutte.
    La normativa regionale con cui, negli anni dal 1984 al 2007, la Regione Siciliana si è limitata a recepire la normativa statale in materia per gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, in virtù dell’art. 14 dello Statuto Regionale, è la seguente:
    LR 29 ottobre 1985, n. 41 art. 42 – LEGGE 20 marzo 1984, n. 34 art. 2
    LR 15/06/1988 N° 11 art. 7 – D.L. 21 settembre 1987, n. 387 2.1
    DPRS 20 aprile 2007 Competenze, ordinamento professionale, articolazione in posizioni all’interno delle rispettive categorie ed organico del Corpo forestale della Regione siciliana.
    Come si potrà ben notare la “vituperata indennità forestale”, come molti probabilmente ignorano, compreso l’assessore Baccei, non è una “regalia fatta tout court” ai forestali regionali, ma deriva dalla normativa statale, in analogia al personale Forestale dello Stato, atteso che in Sicilia il C.F.R.S. svolge in tutto e per tutto i compiti che nel resto d’Italia sono svolti dal C.F.S.
    Cosa faranno i forestali regionali, che per precisione sono molti meno dei 600 decantati, se fossero “scippati” di un diritto sancito per legge?
    In uno Stato che spero sia sempre la Patria del Diritto con la D maiuscola, inonderanno la Regione Siciliana con una valanga di ricorsi legali avversi ad una “illegittima reformatio in pejus del trattamento economico”, contraria alla legislazione ed alla giurisprudenza consolidata in materia, nonché a quanto sancito dall’art. 14 dello Statuto Regionale, con aggravio di oneri legali ed interessi moratori per la P.A.

    In merito poi ai numerosi attacchi mediatici e di alcuni politi del nord (leggi Salvini ecc) sul numero dei dipendenti regionali e degli operai avventizi impiegati durante la campagna antincendio, che sarebbero molti di più di quelli della regione Lombardia, nessuno, compreso l’Esimio Sig. Presidente Crocetta nelle sue apparizioni televisive alle varie arene di Giletti, ha saputo rispondere come si deve, facendo chiarezza e tacitando chi attacca la nostra regione, tacciandola come “sprecona e produttrice di stipendi ad esclusivi scopi elettorali”.

    E’ vero che in Sicilia ci sono più dipendenti regionali che in Lombardia, ma è pur vero che in Sicilia enti come Forestale, Genio Civile, Motorizzazione, Uffici del Lavoro, Soprintendenze ecc. e relativi dipendenti sono regionali, mentre in Lombardia sono statali. Per cui il dato non è così roboante come si vuol far credere.

    Per quanto riguarda gli addetti antincendio va detto che per il clima siccitoso e le alte temperature estive, nonché il tipo di vegetazione e l’orografia impervia della maggior parte del territorio, in Sicilia l’incidenza degli incendi e la loro pericolosità per la pubblica incolumità è di gran lunga superiore rispetto alle regioni del nord.
    A ciò aggiungasi che il progressivo abbandono dell’agricoltura, sempre maggiore negli ultimi anni, ha fatto sì che i terreni maggiormente percorsi dal fuoco ed a maggior rischio di innesco siano sempre di più quelli agricoli abbandonati. Incendi in cui intervengono pure le squadre forestali, che non si limitano ad intervenire solo nei roghi boschivi, come forse qualcuno pensa.
    E’ statisticamente dimostrato che i terreni maggiormente aggrediti dal fuoco sono quelli che una volta erano coltivati a seminativo, uliveto, noccioleto e negli ultimi anni anche ad agrumeto. Colture abbandonate perché non più redditizie.
    Colture e terreni che quasi sempre sono a stretto contatto con zone urbane e antropizzate in cui gli incendi, spesso spinti da venti di scirocco, non trovando più ostacoli al loro avanzamento, quali i terreni coltivati privi della vegetazione infestante secca ad altissimo grado di innesco e propagazione del fuoco. Pertanto gli incendi, se non prontamente domati, costituiscono in breve un gravissimo rischio per la popolazione e le cose.
    Inoltre va detto che l’Amministrazione Forestale, essendo presente capillarmente con la sua organizzazione nell’entroterra regionale, fa si che gli incendi in tali zone vengano spesso soppressi sul nascere. Cosa che non sarebbe facendo affidamento sul solo Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che è dislocato solo nei grossi centri rivieraschi. Nella provincia di Messina solo nel capoluogo, a Milazzo, Sant’Agata di Militello, S. Stefano di Camastra, Taormina, Francavilla S. e che nelle isole Eolie è presente solo a Lipari, mente la Forestale ha squadre pure a Vulcano e Salina.

    Basterebbe considerare che il numero di incendi e l’estensione delle superfici percorse annualmente nella sola provincia di Messina, di norma è pari o addirittura superiore a quella dell’intera regione Lombardia, senza dimenticare che l’intero territorio provinciale è prevalentemente montuoso, spesso impervio e ad altissimo rischio idrogeologico. Mentre nella regione Lombardia, ad eccezione della catena alpina, che per il clima e la vegetazione è poco esposta al rischio incendi, il territorio è prevalentemente pianeggiante e collinare.

    A comprova di quanto detto, riporto i seguenti dati statistici riferiti agli interventi su incendi svolti dall’Amministrazione Forestale nella sola provincia di Messina, con il suo personale di ruolo ed avventizio (famigerati forestali), negli anni 2011 e 2012 confrontati con quelli della Regione Lombardia:

    Campagna antincendio anno 2011 – provincia di Messina:
    n° 1.986 interventi
    Ha 480 superficie non boscata (vegetazione infestante ed ex coltivi)
    Ha 482 superficie boscata (boschi e macchia mediterranea)
    Ha 777 superfici pascolive (pascoli ed ex seminativi abbandonati oggi utilizzati a pascolo)
    Ha 202 superfici agrarie (terreni agricoli a vocazione agraria coltivati e non)
    Ha 1.941 totali, di cui non boscata e terreni agricoli Ha 1.459 = 75,17% del totale
    Superficie media percorsa da incendio Ha 0,97 per intervento

    Campagna antincendio anno 2012 – provincia di Messina
    n° 2.306 interventi
    Ha 1.125 superficie non boscata (vegetazione infestante ed ex coltivi)
    Ha 2.281 superficie boscata (boschi e macchia mediterranea)
    Ha 5.590 superfici pascolive (pascoli ed ex seminativi abbandonati oggi utilizzati a pascolo)
    Ha 633 superfici agrarie (terreni agricoli a vocazione agraria coltivati e non)
    Ha 9.629 totali, di cui non boscata e terreni agricoli Ha 7.348 = 76,31% del totale
    Superficie media percorsa da incendio Ha 4,18 per intervento

    Dati dell’intera Regione Lombardia
    estratti dal sito internet dell’ASR Lombardia – Annuario Statistico Regionale, ai link
    http://www.asr-lombardia.it/ASR/regioni-italiane/ambiente-e-erritorio/altro/tavole/100415/2011/
    Anno 2011
    n° 227 incendi
    Ha 781 superficie non boscata
    Ha 531 superficie boscata
    Ha 1.312 totali, di cui non boscata e terreni agricoli il 59,53% del totale
    Superficie media percorsa da incendio Ha 5,78 per intervento

    http://www.asr-lombardia.it/ASR/regioni-italiane/ambiente-e-erritorio/altro/tavole/100415/2012/
    Anno 2012
    n° 262 incendi
    Ha 876 superficie non boscata
    Ha 462 superficie boscata
    Ha 1.339 totali, di cui non boscata e terreni agricoli il 65,42% del totale
    Superficie media percorsa da incendio Ha 5,11 per intervento

    A ciò aggiungasi che negli anni l’amministrazione Forestale, in molte zone dell’entroterra siciliano, ha fatto da ammortizzatore sociale assumendo i lavoratori avventizi attinti dalle liste dei disoccupati e li ha impiegati in lavori di utilità pubblica quali sono quelli di imboschimento e prevenzione incendi. In tal modo ha raggiunto un duplice obiettivo:
    1) quello di volano per l’economia locale, che molto probabilmente ha impedito che oggi piccoli paesi di montagna siano solo dei borghi fantasma abitati esclusivamente da vecchi e pensionati!!!
    2) quello di mantenere e sottrarre a facili speculazioni il territorio naturale dell’entroterra siciliano, che costituisce un patrimonio inalienabile dell’intera collettività per tutti i noti benefici ambientali e paesaggistici.

    Queste sono, a mio modesto avviso, le motivazioni che andrebbero date per controbattere chi ci attacca, forte di vivere nella parte della Nazione dove l’agricoltura è ancora economicamente vantaggioso, perchè più vicina ai mercati europei e perchè il territorio, prevalentemente pianeggiante o collinare, si presta alla meccanizzazione ed all’esecuzione di colture pregiate. Regioni d’Italia dove il tasso di disoccupazione, ancorché grave, non è drammatico come quello del nostro mezzogiorno.
    A questi signori che si ergono a censori andrebbe ricordato quanto è costata alla Nazione, anche con i soldi dei Siciliani e le risorse umane ed i sacrifici degli immigrati, l’industrializzazione e sviluppo di determinate aree e quanto continui a costare oggi in disoccupazione, cassa integrazione ecc.

    Questo è quello che mi piacerebbe sentir dire ai Ns. Signori Politici e leggere sulle testate dei giornali regionali e non, come purtroppo accade sempre più spesso, dichiarazioni ed articoli che sovente fanno da cassa di risonanza e si prestano al gioco dei nostri denigratori, esterni ed interni alla nostra amata isola.

    Ma purtroppo devo prendere atto, con la profonda amarezza di chi ha speso una vita lavorativa alla tutela e valorizzazione del territorio, che la politica di questi giorni non mira all’amministrazione della cosa pubblica secondo il sacrosanto principio del “Bonus pater familias”, ma tramite spot televisivi, cinguettii ed annunci roboanti, che mi ricordano il pifferaio magico di Hamelin, che nulla hanno a che vedere con le realtà isolane. Annunci e scelte scellerate che stanno creando danni insanabili alla credibilità della nostra amata terra, gettando alle ortiche anni ed anni di storia illuminata ed i sacrifici dei nostri padri.

    Oggi vale la politica del chi se ne frega se accendo un mutuo di miliardi di Euro, più di tutti gli altri precedenti governi, indebitando i siciliani per i prossimi 30 anni o, per restare in argomento, se levo una indennità sacrosanta a del personale con conseguente contenzioso giudiziario da cui la Regione, con molta probabilità, uscirà soccombente.
    Che importanza ha se sto sfasciando qualcosa che funziona, sull’altare sacrificale di “certa opinione pubblica” …
    A chi viene dopo di me se la sbroglia …. Azzi suoi….. !!!

    Dove sono i tagli ai veri sprechi, tanto decantati in campagna elettorale dai candidati moralizzatori?
    1) ai costi esorbitanti della politica, ivi compresi gli stipendi, quelli si da favola, dei signori politici e del personale di Sala d’Ercole;
    2) agli stipendi ed alle pensioni d’oro di molti eletti;
    3) ai contratti dei superdirigenti generali che poi, per il mutare dei venti di corrente, vengono rimossi ma, pur non avendo incarichi, per la formula contrattuale di salvaguardia mantengono tutti gli appannaggi. (2 alle Foreste);
    4) agli importi da capogiro spesi per incarichi di esperti, consulenti, legali ecc. presi dall’esterno e non fra i numerosi dirigenti in servizio, come se questi ultimi non fossero all’altezza di assolvere a tali compiti;
    5) agli affitti di immobili ad uso uffici pagati agli amici degli amici fior di milioni di euro, mentre il patrimonio immobiliare regionale è fatiscente o mal amministrato;
    6) al decantato taglio della famigerata tabella H, che ha cambiato nome ma non sostanza;
    7) alla battaglia all’evasione, alla corruttela ed alle frodi ai danni dell’erario regionale;
    8) al taglio dei veri rami secchi della pubblica amministrazione e la soppressione dei numerosi enti inutili aventi solo compiti di poltronifici ben remunerati (quanto viene pagato l’amico Ingroia, ex liquidatore di Sicilia&Servizi ed ora amministratore di una società che improvvisamente, come l’araba fenice, è rinata dalle fiamme ed è tornata ad essere indispensabile? Sul sito internet di Sicilia&Servizi non è riportato “alla faccia della tanto decantata trasparenza”);
    9) La riduzione, regolamentazione e moralizzazione della spesa sanitaria che, per un buon servizio alla collettività, non coincide con la chiusura o sottodimensionamento delle strutture sanitarie dislocate sul territorio, ma alla regolamentazione degli acquisti, dalle piccole cose (siringhe ecc.) ai grandi macchinari che dopo l’acquisto, troppo spesso, rimangono imballati ed inutilizzati per carenza di personale formato all’impiego;
    ecc. ecc.

    Questi, a mio modesto avviso, avrebbero dovuto essere gli interventi urgenti ed indispensabili da adottare, anche se difficili da realizzare, così come promesso in campagna elettorale e non prendersela con i SOLITI NOTI, GIUSTO PER FARE SCRUSCIO ….

  5. A supporto da quanto sopra affermato da @Osservatore (alle ore 18.00), vi rappresento che nello stato sono in corso agevolazioni riguardo al prepensionamento, addirittura con provvidenze economiche che incoraggiano a lasciare il servizio con anticipo di 5 anni. Mi è stato comunicato dal mio postino che dal prossimo 1 giugno andrà in meritato riposo a 61 anni. E noi dovremmo essere penalizzati del 10% ?

  6. Ponila come ti pare ma, la corte costituzionale con quella sentenza spianò la strada del riordino del CFRS rendendolo costituzionalmente legittimo. Una domanda, non sei obbligato a rispondere naturalmente: Come mai ti rode così tanto?

  7. Qualcuno pubblichi la sentenza della corte costituzionale, io la conosco…..molti la ignorano, si tratto’ in realtà di un rigetto del ricorso del commissario dello stato per un vizio presente nell impegnativa mancante di motivazione etc etc

  8. Accordo entro il 10 oggi 1° incontro, prossimo martedi, 4, 5,6, incontri per fare cosa. E’ tutta una presa in giro.

  9. Sei disinformato, in quei 12 anni nel cfs si sono succeduti ben 3, dico tre riordini delle carriere (riforme) la lentezza nel recepire tali norme ha portato a sanare con una riforma (2007) sicuramente discutibile (mancata frequentazione di un corso di qualificazione come nel CFS) ma, legittima sotto l’aspetto giuridico ( a tal proposito si sono espresse favorevolmente organi come la corte costituzionale). Il personale non centra nulla e non può pagare errori fatti da chi legifera maldestramente. Molto dei tuoi bistrattati Ispettori si sono costruiti da autodidatti le conoscenze professionali, perchè caro non so chi, nelle relazioni con magistratura, prefetture, altre forze di polizia, il personale del cfrs è chiamato a rispondere degli atti attribuiti dai codici penale e di procedura penale per la qualifica che rivestono e non per le sciocchezze che giornalisti inutili e commentatori alquanto distratti vomitano nei loro confronti. Amen..

  10. la 16/96 prevedeva una riforma, non una regalia di codeste proporzioni!!
    NON siamo difendibili!!! con una norma si regalano gradi di ispettore superiore (e relativo aumento di indennita’ pensionabile) e poi se con una norma si vuole ristabilire un barlume di normalità ….patatrac!!

    Perchè i sindacati non hanno mai chiesto il recepimento totale delle norme (anche contrattuali) che riguardano il corpo forestale dell stato?? se l’avessero fatto si potrebbe andare in pensione come le forze dell’ordine oltre ad avere altri benefici, ma avevano gia’ ottenuto le regalie…erano sazi…adesso hanno fame…ma il paniere e’ VUOTO!

  11. Si, una riforma che la legge regionale 16 del 1996 dettava dovevasi recepire entro 120 dall’entrata in vigore della stessa (Aprile) sono passati solo 11 anni invece di 120 giorni! E’ lo chiami regalo un sacrosanto diritto avuto sul tutto il territorio nazionale dal 1995 è recepito “solo” 12 anni dopo? Ma chi vi paga? Il pinocchio gigliato o il ragioniericchio venuto dal nulla (PD). Dite le cose come stanno, invece di citarle solo parzialmente, e sopratutto smettetela con questa crociata inutile e menzognera.

  12. tutte quelle indennità in Sicilia sono state sostituite dal regalo dela riforma del 2007 🙂

  13. Ancora! Incredibile, si vuol cercare il pelo nell’uovo! Premesso che solo una parte del personale con qualifica di perito e/o funzionario tecnico (quindi privo delle qualifiche di P.G e P.S) è stato “comandato” all’AA.FF.DD dove non è andato certo per sua specifica volontà. Un’altra parte del personale è rimasto nel CFRS continuando a fare ciò che fanno gli omologhi del CFS. Ora, perchè le scelleratezze del passato le devono pagare dipendenti che su quella aliquota di stipendio hanno da circa 25 anni (data dell’ultima assunzione) impostato la loro vita e quella delle loro famiglie (Mutui, prestiti, studi dei figli) Perchè? Ti dico dell’altro. Come mai nessuno di questi giornalisti da strapazzo cita le differenze tra il personale in divisa del CFS e quello del CFRS? Te lo dico io! Perchè sono prezzolati e servi del potere e in molti casi ignorano le norme contrattuali dalla A allaZ. Ti faccio un breve quadro della situazione e fino a prova contraria sfido chiunque a dimostrare il contrario:
    Indennita pensionabile CFS si CFRS si Cifre analoghe per grado;
    Indennità di Turnazione CFS si CFRS si come da rispettivi contratti
    Indennita pronta reperibilità CFS si CFRS si come sopra;
    Assegno di funzione (scatta con 17 anni di servizio € 1700 annui, con 25 anni € 2500 annui, con 30 anni € 3500 annui, personale CFS si, personale CFRS “NO”
    Indennita per servizio esterno, circa € 8 a turno: CFS si CFRS “NO”
    un agente effettua mediamente 20 turni al mese, fai tu i conti.
    Indennità per servizio oltre i 1500 mt slm altri 5 € a turno, CFS si CFRS “NO”;
    Diaria di missione CFS si CFRS “NO” (abolita dal 2007 in sicilia)
    Indennita per maneggio solventi agli armieri del CFS si agli armieri del CFRS “NO” (non previsto dal contratto dei regionali a cui il CFRS è legato).
    Ancora: servizi di ordine pubblico, spesso a fianco di altre forze di polizia che percepiscono l’indennità di ordine pubblico (€ 8 al netto di tasse per ogni turno) mentre il personale del CFRS non lo percepisce (pur lavorando nell’occasione a fianco di altre FF. OO.) perchè anche questo non è previsto da questo contratto dei regionali che i soliti osceni giornalisti fanno passare per faraonico. E’ questi sarebbero privilegi? Ma fateci il piacere……..

  14. Leggendo il testo della finanziaria approvata dalla Giunta nella seduta del 20 marzo 2015 è probabile che a Crocetta abbiano già assicurato un posto a Roma o a Bruxelles, quindi non si fa scrupolo di rapinare le pensioni dei propri dipendenti per «lanciare un segnale politico» a Roma.
    Gli attuali deputati dell’ARS non dovrebbero assecondare il gioco di questo “signore” e dello staff tecnico – dirigenziale che gli scrive queste bozze, e che sicuramente ha già un roseo futuro assicurato dopo questa vigliaccata che renderà invece grigio il futuro dei dipendenti regionali.
    Anche il sindacato ha i mezzi per impedire che questa azione vergognosa venga portata a compimento, a meno che non decida di passare allo scambio sottobanco.
    In qualunque contesto civile i patti si fanno prima e vanno rispettati.
    Al momento dell’assunzione si instaura un patto tra i dipendenti e l’amministrazione relativo al trattamento pensionistico.
    Crocetta non può violare il patto allineando a tradimento il sistema pensionistico regionale a quello statale (peraltro dopo il 2004 le differenze sono limitate), non può ripetere le stesse nefandezze attuate dalla fornero, dovrebbe invece seguire l’esempio di Renzi con il jobs-act.
    Con questa finanziaria siamo arrivati ad esagerazioni insopportabili, si vuole addirittura calpestare lo Statuto Siciliano a danno dei dipendenti regionali.
    L’articolo 14 dello Statuto prevede che lo stato giuridico ed economico degli impiegati e funzionari della Regione deve essere in ogni caso non inferiore a quello del personale dello Stato.
    Il concetto è ribadito dalla LEGGE REGIONALE 29 luglio 1950, n. 65 con l’art.14 : gli impiegati della Regione godono dei benefici assistenziali previdenziali e di ogni altra natura corrisposti agli impiegati dello Stato ed in misura non inferiore.
    Nelle amministrazioni statali ed anche negli enti locali in caso di esuberi è stata applicata la pre-fornero, punto e basta.
    Crocetta vuole attuare il prepensionamento per esuberi ? Allora applichi come nello stato e negli enti locali la pre-fornero punto e basta, senza aggiungere queste assurde penalizzazioni per dare “un segnale politico” a Roma.
    Penalizzazioni assurde sia perchè disincentivanti rispetto all’obiettivo da raggiungere, sia perchè le penalizzazioni rispetto a quanto operato nello Stato violano lo Statuto regionale.
    Questa finanziaria deliberata dalla Giunta deve essere modificata per rispettare il patto con gli attuali dipendenti, sostituendo all’art 4 comma 1 le parole “destinatario delle disposizioni di cui all’art.10, commi 2 e 3, della legge regionale 9 maggio 1986, 21,” con le parole:”assunto dopo la predetta data”.
    Questa finanziaria deve essere modificata per armonizzarla con la legge Sacconi sostituendo all’art 5 comma 1 la data “31 dicembre 2020” con “31 dicembre 2021”
    In questa finanziaria deve essere eliminato tutto il comma 3 dell’art 5 , che prevede una penalizzazione del 10% nonostante si tratti di prepensionamenti a causa di esuberi , perchè Crocetta non può calpestare lo Statuto Siciliano.
    A dare il “segnale politico” resti l’attuale comma 4 dell’art 5 ( che diventerebbe comma 3 nella nuova stesura), fermo restando che Crocetta i veri segnali politici li deve dare intervenendo sulle partecipate d’oro, sui i tanti cortigiani che lo circondano ,sulle spese pazze, sugli enti inutili che non chiudono mai , su affittopoli, sulle postazioni dirigenziali finte, sui gabinettisti , sulle consulenze d’oro, ecc. ecc.
    In giro c’è poca fiducia e troppa rassegnazione sul comportamento del sindacato in questa partita che si sta giocando all’ARAN.
    Il sindacato farà quello che chiedono gli iscritti, ma gli iscritti devono farsi sentire!

  15. ……………..” il personale con qualifica di perito e/o funzionario tecnico (quindi privo delle qualifiche di P.G e P.S) esiste pure nel cfs percepisce l’indennità pensionabile”……

    hai detto tutto, appunto prestano servizio nel CFS….e non nelle comunita’ montane (che sono altra cosa rispetto alle ex ASFD), in Sicilialand la si da a tutti…anche a chi e’ da 17 anni applicato presso altro assessorato…..

    ripeto…siamo difficilmente difendibili! (nel senso che chi ci amministra…ha fatto cose assurde), non me la prendo certamente con il dipendente.

  16. Ma perché che speranze abbiamo di questa trattativa. Accorderanno qualche giorno in più di permessi personali e sindacali, accorgeranno la distanza dei spostamenti e poi si farà l’accordo. Sbaglio? Dobbiamo dire grazie se non peggiorano le condizioni del prepensionamento. A risentirci.

  17. @sora, sei male informato, d’altronte con una stampa che vi azzanna i cervelli quotidianamente cosa possiamo aspettarci. Comunque ti chiarisco le idee. Nello stato non c’è più l’azienda foreste demaniali, soppressa molti anni fa (sostituita oggi dalle comunità montane, che ti assicuro sono ne più ne meno la nostra azienda ff dd), ma il personale con qualifica di perito e/o funzionario tecnico (quindi privo delle qualifiche di P.G e P.S) esiste pure nel cfs percepisce l’indennità pensionabile alle quali tabelle si rifà la normativa regionale di riferimento che semplicemente le equipara. In ultimo ti informo che il personale perito e/o funzionario del cfs svolge le stesse mansioni che gli omologhi siculi svolgono nel cfrs e nell’azienda dove sono in “prestito”. Lo scandalo dove stà?

  18. Non si capisce perché alla faccia del risparmio non c’è nulla in questa proposta di finanziaria sulle macchine mangia soldi pubblici chiamate Partecipate. Su questo punto Roma non ha fatto richieste particolari, ma nemmeno Palermo se ne vuole occupare? In genere le norme sul prepensionamento, che allo stato attuale sarebbero le norme Sacconi, che non hanno nulla di prepensionamento tranne il fatto che c’è stato di peggio con le norme della Fornero che tanti anche a livello nazionale vorrebbero abolire, vedi anche tentativo della Lega Nord di Referendum abrogativo, vogliono dare un incentivo ad andare in pensione per sfoltire le aziende private e gli Uffici pubblici del personale più anziano sia in termini contributivi che di età anagrafica, per conseguire risparmi e o dare spazio ai giovani. Invece qui il tentativo pare quello di punire attraverso una penalizzazione del 10% su quanto pattuito tra il dipendente e la Regione a suo tempo. Sarebbe più giusto da parte di una amministrazione seria stabilire le regole all’inizio dei giochi e non alla fine. La proposta sensata è quella di stabilire nuove regole per il pensionamento per i nuovi assunti e programmare la finestra di fuoruscita senza penalizzazione fino al 31/12/2021 come previsto nella Legge Sacconi.

  19. Ma si….. Quando una cosa dello stato ci piace…… Facciamola nostra!

    Il fatto che nello stato la percepiscano solo chi in servizio nel cfs omettiamolo….. Altrimenti si scopre il giochetto delle indennità al personale della azienda……

    Mi raccomando….. Sulle pensioni facciamo l esatto contrario, non guardiamo quelle degli statali.

    Mahhhhh

  20. Giuseppe ma mi spieghi il perché di questo accanimento? Ripeto fino a prova contraria nel corpo forestale dello stato la percepiscono le stesse figure. Dove sta lo scandalo?

  21. Ma l’indennità mensile pensionabile per il Corpo Forestale non era prevista solo per chi effettuava servizio di polizia? Vedo che adesso è di nuovo per tutti !!! Alla faccia del risparmio.

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