Ecco la nota della Ragioneria Generale dello Stato con i rilievi alla finanziaria regionale (fonte www.codir.it)

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A parte i rilievi sull’utilizzo dei Fondi di sviluppo e coesione che sono somme normalmente destinate agli investimenti, manca la copertura per alcune norme in quanto non è stato raggiunto l’accordo tra la Regione e lo Stato centrale per il trasferimento di circa 300 milioni, somme che la regione ha già posto come entrate in bilancio. In pratica, se questo accordo non dovesse essere formalizzato, bisognerà trovare quei 300 milioni altrove.

C’è, poi, il capitolo prepensionamenti. 

Rilievi vengono mossi per il fatto che la Regione non abbia dichiarato lo stato di esubero introducendo una disciplina difforme da quella nazionale in materia rientrante nella competenza esclusiva dello Stato.

Nella nota si parla di “oneri non coperti”, anche perché la norma siciliana, che prevede una finestra aperta fino al 2020, si porrebbe in contrasto con la legge nazionale, che limita i prepensionamenti fino al 2016.

La nota solleva dubbi anche sulla copertura finanziaria degli eventuali Tfr, affermando che la norma prevista in Finanziaria rappresenta una “ampia deroga, totalmente asistematica e foriera di richieste emulative comportanti ulteriori e rilevanti oneri per la finanza pubblica”. Insomma, altre Regioni potrebbero chiedere lo stesso trattamento della Sicilia, mettendo in crisi le casse dello Stato.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

9 Risposte a “Ecco la nota della Ragioneria Generale dello Stato con i rilievi alla finanziaria regionale (fonte www.codir.it)”

  1. Ma ci è stato riferitoda una voce non so fino a che punto attendibile, che in commissione è stata bocciata sia la proroga sia la revocabilità. E’ vero, c’è qualcuno che ha notizia da fonte attendibile?

  2. @gualtiero
    L’attuale caos politico e l’incompetenza dei tecnici che hanno scritto le norme inserite in finanziaria ha creato, come dici tu una “giungla” su cui la Ragioneria Generale dello Stato ha mosso tutta una serie di rilievi, lasciando intendere che, senza gli aggiustamenti suggeriti, impugnerà la finanziaria o parte di essa. C’è, attualmente, un DDL (il 997) che è stato apprezzato dalla Giunta e trasmesso all’Ars in cui è inseritla proroga della presentazione delle istanze.
    Riusciranno ad approvarlo in tempo?

  3. Non che uno debba per forza porre un commento o criticare tutto e tutti, ma continuo a non capirci nulla a meno 10 giorni dalla scadenza della presentazione della domanda di pre-pensionamento. Mi sembra di vivere in una giungla, italiana o siciliana, ma sempre una giungla. A quanto ho capito i rilievi non toccano i pre-pensionamenti entro il 2016 e per il resto? proroga presentazione istanza e correzioni varie comprese, come siamo messi?
    Benedetto può rispondermi? Grazie

  4. @Numa
    Quello che dici è vero solo in parte, dal momento che il calcolo della quota retributiva da noi è stato effettuato in maniera diversa rispetto che nello Stato.

  5. Vale comunque la pena di ricordare che la regione sicilia ha esercitato la sua competenza esclusiva in materia di personale e di pensione dei propri dipendenti, con la l.r. n.21/86 assoggettando il personale regionale al sistema pensionistico statale. Anzi a dirla tutta io personalmente ho dei dubbi circa le modifiche successive che hanno introdotto il calcolo della pensione con il sistema contributivo dal 2004 mentre la norma statale alla quale siamo soggetti dal 1986 ha introdotto tale sistema di calcolo dal 2012 legge monti/fornero. Quindi delle due una non si può essere una volta soggetti alle norme regionali quando le stesse senza esplicita riforma e modifica della legge 21/86 ci assoggettano alle norme statali e un’altra volta ai capricci del governo regjonale in nome della sua autonomia. In merito chiedo conferma all’amico Benetto Mineo grazie.

  6. @ osservatore
    Purtroppo su questi argomenti i regionali, così come tutti gli altri siciliani, continuano a stare muti come i pesci, e siccome “vucca ca nun parra si chiama cucuzza”… queste sono le conseguenze.

  7. Pero’ vi astenete dal dire che a seguito di riunione tra Baccei ed il sottosegretario Baretta, si e’ convenuto, da parte regione sicilia, di apportare delle modifiche(con legge DA APPROVARE) che comunque SUPERANO I RILIEVI mossi dalla Corte dei Conti

  8. La Ragioneria dello Stato parte da una posizione equivoca, fa finta di non sapere che la Sicilia è una regione autonoma che ha competenza in materia di pensioni dei propri dipendenti.
    Partendo da tale voluto equivoco introduce il timore, strumentale, che altre regioni possano emulare la Sicilia ed afferma che la norma regionale introduce “una disciplina difforme da quella nazionale in materia rientrante nella competenza esclusiva dello Stato”.
    In realtà è vero il contrario in Sicilia, ma in questi ultimi anni l’autonomia siciliana si è molto ridimensionata come era prevedibile trattandosi di una regione con le pezze al c..o, per cui la Ragioneria dello Stato può permettersi di dire questo ed altro.
    Probabilmente ci sarà un “obbedisco” senza che nessun deputato dell’ARS rivendichi l’autonomia regionale, autonomia ormai invocata solo per difendere i trattamenti economici dell’ARS.
    Classico comportamento di scambio: cedo su tutto a patto che mi salvaguardi su questo.
    Purtroppo non è solo la politica che adotta tale comportamento.

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