Enti locali. Assunzioni, percorso a ostacoli

ItaliaOggi del 4 agosto 2017

Per gli enti locali assumere personale resta un percorso a ostacoli. Nonostante l’ampliamento del turnover, riconosciuto dalla manovra correttiva (di n. 50/2017) per venire incontro alle esigenze di svecchiamento dei dipendenti e rafforzamento degli organici, i comuni che vogliono assumere rischiano di rimanere paralizzati dagli adempimenti e dalla burocrazia. Un problema che riguarda soprattutto i piccoli comuni, spesso sprovvisti di uffici tecnici e personale specializzato capaci di districarsi in un ginepraio di norme, stratificatosi nel corso di un decennio. Prima di poter assumere, infatti, un comune dovrà effettuare ben 15 verifiche preliminari.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Enti locali. Assunzioni, percorso a ostacoli”

  1. Tutte le norme che sono state messe in campo a partire dal 1988 ai nostri giorni e che riguarda il precariato in genere, non hanno sortito nell’ arco di un quarto di secolo nessun risultato positivo. Diverse soluzioni invece sono state trovate e applicate per i precari che si trovano ospiti dentro gli Assessorati ed Uffici Regionali, possiamo definire questa varietà di trattamento con una sola interpretazione “disparità e disuguaglianze di trattamento”, eppure il percorso del precariato in genere è stato piantato con le stesse radici gestita sempre da un comune denominatore, “SELEZIONE UNICA REGIONE E PROVINCIALE”, ma si da il caso che qualche Assessore e Sindacato l’abbia dimenticata, per cui oggi ci sono gli stabilizzati che hanno vinto la lotteria e altri sventurati che sono strumentalizzati dagli enti e dalle Istituzioni.

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