Famp 2013. Mensilizzazione e accantonamenti. Alcune considerazioni sul mancato accordo

Partiamo da quanto previsto dal dettato contrattuale.

L’art. 89 comma 3 del CCRL 2002-2005 stabilisce quanto segue:

Prima di procedere alla ripartizione del Fondo vengono individuate a monte, con la contrattazione di cui all’art. 3, comma 3 le quote del Fondo destinate:
a) alla progressione economica di categoria;
b) alla quota destinata al funzionamento degli uffici di Palazzo D’Orleans e della Presidenza della Regione Siciliana in Roma, nella misura della spesa consolidata nell’anno 2003 (l’estrapolazione a monte di questa quota è stata abolita in quanto sostituita dall’indennità di presenza);
c) alla retribuzione delle quote relative all’indennità di tutela e vigilanza per il personale dei Dipartimenti regionali delle Foreste e dei BB.CC., limitatamente al personale in divisa del Corpo Forestale e dei custodi dei beni culturali che espletano effettivo servizio di custodia, nella misura della spesa consolidata per l’anno 2003;
d) alla retribuzione delle quote relative all’indennità di turnazione per il personale dei Dipartimenti Foreste e Beni Culturali inseriti in turno ai sensi dell’art. 37, nella misura della spesa consolidata per l’anno 2003.

Come è evidente, nel contratto non vi è alcuna traccia di altri accantonamenti in favore di alcuno dei dipartimenti regionali.

Coerentemente con il dettato contrattuale ecco il primo accordo famp sottoscritto il 7 giugno 2005 (scarica l’accordo) in cui l’importo totale degli accantonamenti solo per forestali e beni culturali (al netto delle somme accantonate per la progressione economica pari a € 11 milioni 910 mila) era pari a 4 milioni 794 mila euro.

Nel comunicato congiunto del 19 settembre scorso Cobas e Sadirs hanno ampiamente illustrato i motivi della mancata sottoscrizione dell’accordo famp, primo fra tutti la spropositata richiesta di somme aggiuntive avanzata da gran parte dei dipartimenti il cui importo superava abbondantemente i 12 milioni di euro e il mancato accoglimento della richiesta di mensilizzazione che ci metterebbe al riparo da futuri tentativi di “scippo” da parte del governo (la logica è che riuscendo a fare impegnare le somme mensilmente, si può scongiurare il rischio di una eventuale rapina dei nostri soldi con qualche manovra di assestamento di bilancio effettuata nel corso dell’anno).

Al termine della “maratona” di ieri all’Aran solo due sindacati avevano sottoscritto l’accordo (Cisl e Ugl).

Successivamente anche gli altri sindacati (Cgil e Uil) che non avevano originariamente sottoscritto l’ipotesi di accordo, si sono dichiarati disponibili alla sottoscrizione, affermando che l’ultima stesura dell’accordo raggiungeva un buon punto di mediazione rispetto alle richieste.

Ecco uno specchietto con tutte le richieste avanzate dai dipartimenti.

Tabella con tutte le richiesta di accantonamento
Tabella con tutte le richiesta di accantonamento

Nell’accordo sottoscritto il 18 settembre (ancorché non esigibile per mancanza della maggioranza necessaria) sono saltate le estrapolazioni richieste dal Fondo Pensioni, dall’Ambiente, dall’Urbanistica e Risorse Agricole, mentre alcune richieste, non si capisce in base a quale criterio, sono state arbitrariamente ridotte. Comunque il totale delle estrapolazioni ammonta a euro 10.671,00.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Famp 2013. Mensilizzazione e accantonamenti. Alcune considerazioni sul mancato accordo”

  1. Questa degli accantonamenti a monte è una delle più furbe invenzioni della dirigenza, del genere : io ti do il lavoro e lo stipendio lo metti tu.
    Se i fondi per questi accantonamenti non venissero dal famp del comparto ma, ad esempio, da un fondo unico per il salario accessorio del comparto e della dirigenza, allora assisteremmo ad una improvvisa contrazione delle richieste dei dipartimenti, una vera epidemia di “stitichezza”.
    Ma poichè l’impegno lo decide la dirigenza ma i soldi li mette il comparto, allora crepi l’avarizia e chi più ne ha da richiedere, più ne richieda.
    Se poi si avesse la possibilità di seguire il percorso di questi accantonamenti per vedere in quali tasche finiscono, allora potrebbe sorgere il dubbio se queste spese sono finalizzate ad aumentare l’efficienza o ad aumentare il consenso.

  2. Caro Danilo,
    i contatti con le varie parti, Aran compresa, sono già avviati. Si sta cercando di raggiungere una mediazione che possa portare alla sottoscrizione di un accordo condiviso nel più breve tempo possibile. Escludo, tuttavia, tranne che novità dell’ultim’ora, che la soluzione possa arrivare venerdì.

  3. Vorrei capire!! Alcuni miei colleghi telefonando al referente sindacale, Cobas, hanno riferito che venerdi si firmera’ l’accordo ad ottobre avremo i 10/12simi del 70% ed a novembre partira la rata mensile!!! ora io dico….. e’ vero tutto questo o qualcuno (referente regionale cobas per intenderci e…. evitiamo anche nomi, per correttezza ed …………. amicizia) vuole approfittare della buona fede degli iscritti?

  4. Caro Romeo,
    mi pare che su questo argomento ti ho già precedentemente risposto.
    Ribadisco!
    Se dovessi decidere da solo, chiedere l’applicazione pedissequa dell’art. 89 comma 3 del CCRL 2002-2005.
    Non è un caso che l’abbia richiamato per ricordare a me stesso il suo contenuto. In questo modo avresti una giustificazione e un criterio che vale per tutti. Applichi il contratto e basta.
    Ma il mio voto vale “uno”. E poi non dimenticare che dobbiamo fare i conti con gli “alleati”….
    Comunque i “contatti” con Aran e assessore sono già avviati e cercheremo di portare a casa il miglior accordo possibile.

  5. Effettivamente, alcune richieste di accantonamenti appaiono davvero troppo generiche e/o discutibili.
    Ad esempio, quella relativa alla remunerazione di straordinario e indennità per il personale addetto alla guida di autoveicoli: non sono rimasti solo gli autisti degli assessori? Per gli addetti assegnati alla Corte dei Conti o al TAR dovrebbero essere questi Uffici a pagare, se ritenuto indispensabile, il compenso accessorio.
    Inoltre, 5 milioni di euro mi pare una cifra spropositata per assicurare la turnazione delle guardie forestali e dei custodi dei BB.CC., dato che molti di loro percepiscono già la relativa indennità: forse occorrerebbe solo organizzare meglio certi servizi.
    Comunque, concordo con il commentatore precedente: ora che si fa?

  6. Ok con le considerazioni ed ora che si fa? Navi cuda u maccarruni ?

I commenti sono chiusi.