Invece di lavorare per il rinnovo del contratto, il Governo prepara un’altra porcata

Palermo, 23 maggio 2017
E’ accaduto che l’assessore Luisa Lantieri ha convocato, per giovedì mattina scorso, le organizzazioni sindacali e ciò nonostante lo stesso dipartimento regionale alla Funzione pubblica avesse emanato una direttiva (n. 45374 del 14 aprile 2017) con la quale disponeva che, in tutti gli uffici regionali sede di contrattazione, le convocazioni dovessero avvenire “esclusivamente” in orario pomeridiano: infatti, ancora oggi, non è stato reso esecutivo l’accordo regionale quadro sulle agibilità sindacali, esitato positivamente con osservazioni più di un anno fa dalla Corte dei Conti, apprezzato dalla giunta regionale ma ancora fermo nei cassetti dell’assessorato Funzione pubblica che, così facendo, non consente l’utilizzo delle prerogative sindacali per partecipare alle stesse contrattazioni convocate dall’amministrazione regionale.

Proprio per questo motivo il COBAS-CODIR, richiamando la direttiva suddetta, ha invitato formalmente l’assessore Lantieri a rinviare la convocazione in orario pomeridiano al fine di consentire la partecipazione a tutte le organizzazioni sindacali (prive, appunto, di permessi sindacali); ma la Lantieri, disattendendo incredibilmente le stesse disposizioni del suo Assessorato ha dato seguito egualmente alla seduta sindacale nelle ore di lavoro mattutine palesando un manifesto comportamento antisindacale contro il quale ci si rivolgerà al Giudice per ripristinare il rispetto della rappresentanza e delle prerogative sindacali costituzionalmente garantite.

Ma cosa si può nascondere dietro la bramosia di questa convocazione mattutina dopo il torpore che ha contraddistinto questo esecutivo regionale? Potrebbe trattarsi dell’ennesimo tentativo pre-elettorale per procedere all’assunzione, come funzionari e istruttori direttivi, senza procedure a evidenza pubblica, di circa 400 persone, magari con la copertura di qualche sindacato amico pronto a “scaricare” la storia di 4.800 persone già stabilizzate nelle categorie A e B, del personale che da più di 30 anni aspetta di vedere riconosciuti i propri titoli e degli stessi disoccupati siciliani gabbati, ancora una volta, dalla politica degli amici e dei protetti, mentre questi 400 lavoratori, un lavoro già ce l’hanno essendo assunti a tempo indeterminato della SAS.

Intanto, forse preoccupati dalla nostra reazione, i presenti all’incontro hanno deciso di non approvare, al momento, improbabili procedure clientelari preferendo l’invio di una semplice richiesta di parere all’Ufficio Legislativo e legale. Ci auguriamo che, come accaduto con il Commissario dello Stato nel passato, anche l’ufficio interpellato si faccia garante di legalità e sottolinei il principio costituzionale che per essere assunti nella pubblica amministrazione, non bastano padrini politici o sindacali ma occorre il “concorso pubblico”.

Il COBAS-CODIR, intanto ha dato mandato ai propri legali di chiedere l’annullamento della seduta di giovedì scorso (che, a seguire, ha visto – fra l’altro – anche un’ulteriore delicata riunione relativa all’adeguamento dei criteri generali per la valutazione del personale con qualifica dirigenziale e del personale del comparto non dirigenziale) per violazione delle disposizioni dell’amministrazione regionale sulle convocazioni sindacali e violazione del sistema della partecipazione sindacale.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

11 Risposte a “Invece di lavorare per il rinnovo del contratto, il Governo prepara un’altra porcata”

  1. Benedetto, l’art.52 del Collegato è vivo e vegeto? Ho capito che i sindacati vogliono escludere solo l’art.49 che riguarda l’avere altri dirigenti.Ciao.

  2. @Pensionato inkazzato
    Il collegato non è ancora andato in discussione e l’Ars ha praticamente chiuso per la campagna elettorale delle amministrative.

  3. Dott. Mineo è stato risolto il rebus del comma 8 riguardante lo sblocco del TFR?……. Grazie.

  4. Vero, per accedere alla P.A. è necessario un pubblico concorso, requisito che pochissimi, dirigenti e comparto, possono vantare, la battaglia dovrebbe essere questa, privilegiare quei pochi che sono entrati alla Regione come prevede la Costituzione

  5. Fuori i vessatori dalla Pubblica Amministrazione, o messi nelle condizioni di non nuocere i grandi e onesti lavoratori della P.A. Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  6. In Sicilia bisogna lottare per affermare i valori della legalità/ legittimità contro tutti i soprusi.Gaspare Barraco.Marsala.

  7. BRAVISSIMI, SIAMO ARRIVATI ALL’85 PER CENTO DELLA PENSIONE CON 40 ANNI DI SERVIZIO.
    MENTRE QUELLI CHE SE NE SONO ANDATI CON 19 ANNI 6 MESE ED 1 GIORNO PRENDONO PENSIONE PIENA.
    E QUELLI ANDATI POCHI ANNI FA INVECE SONO ARRIVATI AL 116 PER CENTO PUR AVENDO MASSIMO 25- 30 ANNI DI LAVORO.
    VERAMENTE BRAVI QUESTI NOSTRI GOVERNANTI- SPERIAMO CHE LA MAGISTRATURA CI DIA RAGIONE CON I RICORSI PRESENTATI – E CI RIDIANO QUELLO CHE CI STANNO PRENDENDO.- DEVONO ANDARE TUTTI A CASA- TUTTI- NON SONO DEGNI DI LEGIFERARE PER LA SICILIA – POI SE SIAMO A QUESTO PUNTO PERCHE’ NON APPLICANO A COLORO CHE GIA’ SONO IN PENSIONE DA OLTRE 10 ANNI L’85 PER CENTO ANCHE A LORO ? ANZICHE’ RIDERE ALLE NOSTRE SPALLE CHE DI LAVORO NE ABBIAMO FATTO QUASI IL DOPPIO DI LORO? OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOODOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSTIAMO COMPLETANDO 40 ANNI?

  8. Il 13 maggio 2017 ho spedito una Pec all’assessore Baccei sulla riapertura dei termini e per la proroga al 2022 del prepensionamento. Questo ho tramesso: “COLLEGATO ALLA FINANZIARIA REGIONALE. Gent.mo Assessore Baccei, ho avuto modo di parlare con Lei di persona a Marsala in occasione di un convegno economico. Le faccio notare che ne che in questa modifica dell’art, 52 delle legge regionale n.9 del 2015 per la riapertura dei termini ed estensione a quanti maturano i requisiti entro il 2022 manca la data entro cui presentare la domanda. Ing.Gaspare Barraco.Marsala”.

  9. Benedetto, dell’articolo del Collegato alla Finanziaria di modifica dell’art.52 della legge regionale n.9 del 2015 sul prepensionamento, con la riapertura dei termini ed estensione fino al 2022 si sa qualcosa? Da questo Blog l’articolo del Collegato:”Art. 52.
    Modifiche all’articolo 52 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 in materia di
    collocamento in quiescenza del personale regionale
    1. All’articolo 52 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9, sono apportate le
    seguenti modifiche:
    a) il comma 7 è sostituito dai seguenti:
    “7. L’Amministrazione regionale può contingentare, per numero, categorie e
    dipartimenti, la fuoriuscita dei dipendenti che hanno presentato domanda, con
    l’obbligo di collocarli in quiescenza, nei casi di comparata necessità, entro due anni
    dalla data di maturazione del requisito e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.
    7 bis. Fatti salvi gli obblighi di collocamento in quiescenza del personale che
    raggiunge nelle more i requisiti di anzianità massima contributiva o di vecchiaia, ex
    decreto legge n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre
    2011, n. 214, il contingentamento per numero, categorie e dipartimenti di cui al
    comma 7 non può essere superiore al 20 per cento degli aventi diritto.”;
    b) al comma 8 le parole da “con decorrenza dalla data in cui il dipendente
    maturerebbe il diritto a pensione” sono soppresse.
    2. Il termine del 31 dicembre 2020 previsto dall’articolo 52, comma 1, della legge
    regionale 7 maggio 2015, n. 9 è prorogato al 31 dicembre 2022 con una decurtazione
    della quota retributiva che non può in ogni caso superare l’85 per cento della media
    delle retribuzioni degli ultimi cinque anni.
    Art. 53

I commenti sono chiusi.