La Regione cerca venti esperti in fondi europei

Giornale di Sicilia del 19 marzo 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Sono i venti posti più ambiti della Regione, incarichi retribuiti da un minimo di 50 mila euro all’anno lordi all’anno a un massimo di 85 mila. Scatta la corsa per entrare a far parte del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Si tratta della struttura di esperti esterni a cui la Regione affida la valutazione preventiva e successiva di tutti i piani, i progetti e i singoli investimenti finanziati con i fondi europei della programmazione 2014-2020: una pioggia di miliardi il cui investimento deve ancora prendere il via. I precedenti incarichi scadranno entro fine mese e adesso scatta la procedura per rinnovare la struttura ampliando le figure professionali e adeguandole ai nuovi settori in cui verranno canalizzati i fondi europei.

Il bando è stato pubblicato venerdì sulla Gazzetta ufficiale e anche sul sito www.euroinfosicilia.it. Le domande vanno inviate esclusivamente attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo dipartimento.programmazio- [email protected]. La scadenza è mezzogiorno dell’11 aprile.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “La Regione cerca venti esperti in fondi europei”

  1. Cara Regione gli esperti li trovi negli uffici di gabinetto………..! Quindi problema risolto. Vergogna.

  2. Ora si cercano esperti in fondi europei.
    Ieri esperti in appalti.
    L’altro ieri in Informatica.
    Ed ai dipendenti regionali con tanto di Laurea e Diploma di secondo grado cosa gli facciamo pulire i gabinetti ? con tutto il rispetto per le persone addette alle pulizie.
    Invece di continuare a fatte delle azioni clientelari , perchè non si usano le risorse interne, magari formandoli idoneamente, con un notevole risparmio per la pubblica amministrazione già disastrata?
    Ogni volta che chiamiamo i Professoroni sappiamo come è andata a finire ( Vedi Monti, Fornero,ecc….).
    La teoria è una cosa la pratica è un’altra.
    Diamo gli strumenti a chi opera sul campo, non solo soldi , a volte sono anche troppi, ma personale mezzi tecnologici.
    In alcuni assessorati manca la carta per le fotocopiatrici, i toner per i computer, manca anche la carta igienica, che si sa’ essendo liberi di stomaco si lavora meglio senza essere dei professori.

I commenti sono chiusi.