Nonostante la situazione di povertà certificata dall’Istat che conferma che la Sicilia è la regione più poverà d’Italia (L’Istat e la Sicilia dei record: la regione più povera d’Italia), TUTTI gli attuali politici siciliani che di dimettersi non ne vogliono sapere, dovrebbero avere almeno la decenza di stare nascosti e in silenzio. Invece continuano a rilasciare interviste e dichiarazioni a destra e a manca.
E’ sceso in campo nuovamente il sottosegretario Davide Faraone che detta le condizioni per ricevere aiuti da Roma (Faraone torna ad agitare la maggioranza “Riforme e stabilità o niente soldi alla Sicilia”).
Intanto Crocetta si trova proprio a Roma con il cappello in mano (Cancellati i fondi per Comuni, Università e musei Conti sempre più in rosso, Crocetta vola a Roma).
C’è anche il personale a tempo determinato impegnato in attività di protezione civile, ambientale e del territorio, delle acque e dei rifiuti nel calderone della spesa bloccata dal governo Crocetta, su indicazione dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei (In Sicilia blocco di spesa per 51 milioni, erano destinati a comuni e precari).
Io l’ho sempre sostenuto che siamo sul Titanic… in affondamento.
Solo che non c’è più sordo di chi non vuole sentire (i vecchi proverbi dei nostri avi non sbagliano mai!).