Nei concorsi pubblici a fare la differenza non sarà più solo il voto di laurea: potrà contare anche l’Università. Lo prevede un emendamento appena approvato alla delega sulla Pubblica amministrazione, al voto in commissione Affari costituzionali della Camera, che parla di «superamento del mero voto minimo di laurea quale requisito per l’accesso» e «possibilità di valutarlo in rapporto ai fattori inerenti all’istituzione che lo ha assegnato».
- Huffingtonpost – Riforma Pubblica amministrazione, nei concorsi pubblici oltre al voto di laurea conterà anche il “peso” dell’Ateneo
- Il Sole 24 Ore – Delega Pa: nei concorsi non varrà solo il voto di laurea, ma anche l’ateneo
- La Stampa – Non solo il voto di laurea, nei concorsi pubblici conterà anche l’ateneo