L’aspettativa di vita si allunga e con essa si allontana il traguardo della pensione. Dal 2019 si andrà in pensione a 67 anni, a meno che il governo Gentiloni non decida di intervenire per rinviare quest’appuntamento di un paio di anni. Il che avrebbe un costo di almeno 1,2 miliardi di euro, secondo i calcoli dei tecnici del ministero del Lavoro. È quanto riferito alle agenzie di stampa da fonti vicine al dossier.
La normativa che regola gli effetti della speranza di vita sulle pensioni introdotta nel 2010 dal governo Berlusconi, e successivamente integrata con la legge Fornero del governo Monti, ha già prodotto i suoi effetti nel corso di questi anni.
Un decreto del 2011 ha elevato di 3 mesi i requisiti nel triennio 2013-2015.
A fine 2016 il secondo decreto che ha portato l’asticella più su di quattro mesi (66 anni e 7 mesi) per il triennio che termina a fine 2018. La decisione sull’eventuale congelamento del prossimo scatto, dovrà essere presa entro quest’anno, in sede di Legge di Bilancio.
- La Sicilia – Pensioni, costa 1,2 miliardi evitare il rialzo a 67 anni
- Il Sole 24 Ore – Boeri: «Pensioni, lo stop a 67 anni costa 141 miliardi»
Misa che boeri invece di fare il Presidente si comporta sda vero politico.
Esce un sondaggio ed unastatistica al giorno, per far capire che è catastrofico mandare in pensione le persone. Un presidente , il quale dovrebbe tutelare i pensionati ed i loro dirirtti sta remando contro ogni giorno, perchè guarda solo l’aspetto economico del bilancio inps, senza curarsi minimamente dei lavoratori che hanno sputato il sangue garantendo a lui ed agli altri burocrati una pensione da favola.
Non sono ne pazzo ne esaltato ma se continuano cosi’ provocheranno la guerra civile.