Pensioni d’oro, Sicilia al top

ItaliaOggi del 17 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

In Italia ci sono circa 16 milioni di pensionati che incassano ogni anno una pensione media di 17 mila euro. E poi c’è una piccola élite, meno di 30 mila persone, che incassa una pensione annuale inedia di 49 mila euro con punte da 175 mila euro. Di questi, 16.500 sono dipendenti in quiescenza della Regione Sicilia.

Breve commento

La solita media del pollo. Premesso che alcune pensioni sono sicuramente esagerate, la pensione media di un dipendente regionale (categoria C4) con almeno 40 anni di servizio è di circa 26 mila euro annui lordi.

Certo che è curioso il ragionamento di alcuni giornalisti, economisti, commentatori o opinionisti che affollano giornali, blog, trasmissioni tv, etc.. Non si scandalizzano per le pensioni da fame che costringono un numero sempre crescente di pensionati a rivolgersi alle mense della caritas, si scandalizzano per le pensioni che assicurano una vita appena dignitosa, salvo poi lamentarsi che siamo in piena crisi, la gente non spende e i consumi non ripartono.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Pensioni d’oro, Sicilia al top”

  1. Questa giusta considerazione del sig. Sanzone potrebbe (dovrebbe) essere spedita al sig. Giletti, che molto spesso si sciacqua… la bocca con la pelle dei Siciliani.
    Perché non se ne fanno carico i Sindacati, a difesa dei lavoratori?

  2. Si ci accanisce contro la Regione siciliana ed i suoi dipendenti. Ormai è diventato uno sport Nazionale, Le Iene, Giletti, tutti i quotidiani Nazionali ecc…
    Perchè non cominciamo a vedere quanto è la pensione dei dipendenti del Senato, a partire dai commessi che di certo non hanno la responsabilità di un Dirigente o di un Funzionario.
    Perchè non diciamo quanto prendono i vecchi Dirigenti Enel, SIP, Ferrovie dello Stato ecc…. di pensione nonchè liquidazioni, anche se non hanno mai raggiunto alcun obiettivo, visto il deficit che hanno lasciato in detti enti.
    Potrei continuare all’infinito, la verità è che che oggi un dipendente dello stato che vuole andare in pensione prima ( alletà della crescita ) a soli 63 anni deve chiedere un prestito per riavere i propri soldi , Grazie all’APE.
    Un Dipendente della Regione Sicilia andato in pensione anticipata in virtu’ della legge 09/2015, con mediamente 38 anni di servizio ha dovuto rinunciare al 10% dell’assegno, e sottostare al ricatto di prendere il T.F.R. dopo almeno 5 anni. Questo grazie ad un aggiunta in un articolo della legge 12/2015 , pubblicata dopo la presentazione della domanda, irrevocabile da parte del dipendente che sarebbe andato in pensione entro il 2015/ 2016.
    Di cosa stiamo parlando.
    La vergogna è che noi Siciliani ci lasciamo maltrattare senza batter ciglio, dicono che esistono i flussi ed i riflussi storici, quando si ripresenterà l’occasione dei nuovi vespri Siciliani?

  3. La Sicilia viene presa d’assalto da tutti i giornalisti, Iene, leoni, pantere e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
    Perchè non si comincia dai dipendenti del Senato, a partire dai commessi, che hanno un contratto privilegiato rispetto agli altri dipendenti pubblici.
    Vediamo quanto è la pensione rispetto ad un funzionario che ha lavorato ( dico lavorato ) 38 anni.
    Loro a 38 anni di servizio non ci sono mai arrivati ne ci arriveranno.
    Le ferrovie dello stato allora totalmente pubbliche ha mandato in pensione personale a cinquanta anni con un incentivo di svariati milioni, Lo stesso l’enel.
    Oggi un dipendente pubblico statale che volesse andare in pensione ( nel periodo della crescita ) a soli 63 anni , con l’ APE deve fare una richiesta di prestito dei suoi stessi soldi versati.
    Dal 2015 un dipendente regionale grazie alla legge 9/2015 è andato in pensione anticipata,perdendo il 10% dell’assegno spettante subendo il ricatto di prendere il T.F.R. in media dopo cinque anni. in virtu’ di una aggiunta di un articolo nella legge 12/2015 pubblicata dopo la scadenza della domanda irrevocabile per chi andava in pensione entro il 2015/2016.
    Di cosa stiamo parlando?

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