Pensioni. Flessibilità in uscita. In Sicilia abbiamo anticipato la riforma statale in senso peggiorativo

In pensione prima con taglio dell’assegno del 3-4% all’anno - Il Sole 24 ORE
Il Sole 24 Ore del 22 settembre. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Quando si tratta di bastonare i dipendenti regionali, la Sicilia, da qualche anno a questa parte, è all’avanguardia rispetto al resto del paese.

Nel caso delle pensioni, infatti, ha anticipato la riforma di cui tanto si discute nel resto del paese: rendere più flessibile l’applicazione della legge Fornero consentendo l’uscita anticipata dal lavoro con una riduzione dell’assegno.

Ma, come ho già detto all’inizio, la Sicilia è all’avanguardia.

Mentre, infatti, il Governo nazionale sta studiando i termini e la misura della penalizzazione solo per coloro che dovessero decidere di anticipare l’uscita dal lavoro, per i dipendenti regionali si è studiata una legge di dubbia costituzionalità (i legali sono già al lavoro per i ricorsi) con la quale, con una sorta di ricatto, si sta obbligando i lavoratori a lasciare anticipatamente il lavoro con una penalizzazione che, approssimativamente, varia dal 10 al 25% circa rispetto alla pensione che si sarebbe percepita senza la “riforma”. Per coloro che, invece, non dovessero raggiungere i requisiti previsti dalla legge o non dovessero presentare l’istanza di prepensionamento (e qui sta il ricatto), sono previste penalizzazioni più pesanti e, al momento, difficilmente quantificabili.


Pensioni. Renzi insiste. subito flessibilità in uscita
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Matteo Renzi torna a parlare delle pensioni e dei possibili scenari futuri. “Spero che la flessibilità in uscita sia realizzabile già con questa legge di stabilità.

Sul tema delle pensioni è poi intervenuto anche il ministro dell’Economia Padoan:  “L’idea che la flessibilità sia a costo zero è semplicemente inesatta”, ha detto intervenendo alla festa di Scelta Civica. Rispondendo a chi gli chiedeva quale sarebbe stato il peso per le casse dello Stato, Padoan ha risposto: “L’operazione di flessibilità costa, bisogna vedere come viene attribuito questo costo e a chi”.

L’anticipo non dovrebbe superare i 3-4 anni rispetto ai requisiti di vecchiaia (66 anni e 7 mesi per gli uomini e 65 e 7 mesi per le lavoratrici dipendenti del settore privato) e infine la penalizzazione non dovrebbe essere inferiore al 3-4% l’anno per ogni anno di anticipo.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Pensioni. Flessibilità in uscita. In Sicilia abbiamo anticipato la riforma statale in senso peggiorativo”

  1. Carissimo Cav. Ing. Gaspare Barraco, per rispondere alla sua (legittima) domanda basta che si legga la risposta data da “leggi la norma” del 19/09/2015, h. 15:33, ove viene riportato: “il calcolo della pensione con il sistema contributivo è semplicissimo, basta totalizzare i contributi e moltiplicarli per il coefficiente tabellare. Così si ottiene il lordo annuo. Basta chiedere alla funzione pubblica il proprio montante contributivo e fare una semplice moltiplicazione”.
    Se poi Lei (inveve) è del “Contratto1” la cosa è molto più semplice (così rispondono alla Funzione Pubblica). Quindi la certezza che Lei (giustamente) cerca è COMUNE e coivolge tutti quelli che vogliono andare in prepensionamento.
    La saluto cordialmente.

  2. Con questi tagli in Sicilia ( dal 10 al 15%) quasi nessuno è in grado di dire quale sarà il suo assegno pensionistico. Vi è un pacco? E forse per questo la revoca è a discrezione dell’ Amministrazione regionale e non una libera scelta di chi fa la domanda per andare in pensione, una cosa assurda! Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala
    P.S. Chi è sicuro del suo assegno può farcelo sapere?

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