Per i ferrovieri in esubero in arrivo un maxi scivolo per la pensione. Nessun taglio all’assegno

Per i ferovieri in esubero arriva lo scivolo
Giornale di Sicilia del 31 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Per i dipendenti delle ferrovie in esubero arriva un maxi scivolo verso la pensione: grazie al Fondo per il sostegno al reddito e per l’occupazione, infatti, sarà possibile per i lavoratori a 5 anni dalla pensione ottenere un assegno straordinario di fatto pari al trattamento che si avrebbe avuto una volta raggiunti i requisiti di vecchiaia o di anzianità.

In pratica, grazie alla normativa sui fondi di solidarietà, il lavoratore in esubero, pur stando a casa, ha un assegno pari alla pensione futura fino a che non raggiunge i requisiti per la pensione stessa.

Breve chiosa

All’interno di tutti i comparti pubblici e privati (ferrovie compreso) sono in vigore differenti regimi pensionistici cui corrisponde un diverso sistema di calcolo dell’assegno di pensione, più favorevole per i più anziani, meno favorevole per i più giovani.

Tranne che per i dipendenti regionali, nessuno ha mai osato modificare il sistema di calcolo dell’assegno pensionistico con effetto retroattivo.

Qui vengono messi in discussione i principi di certezza del diritto.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Per i ferrovieri in esubero in arrivo un maxi scivolo per la pensione. Nessun taglio all’assegno”

  1. Avete scordato di dire che il fondo per l’anticipo della pensione lo pagano i ferrovieri stessi e trenitalia spa tramite trattenute sulla busta paga, ovvero, la pensione anticipata la pagano gli altri ferrovieri che restano in servizio, Lo stato non ci mette una lira. Dite le cose come stanno, prima di generare guerre tra poveri.

  2. Ma quale prepensionamento e fondo anche in ferrovia esiste la casta, sono 10 anni che ne parlano e intanto il sottoscritto fa 41 e mezzo e ancora devo andare al lavoro, solo pochi privilegiati hanno avuto accesso negli anni scorsi ,ma chi è sul campo di battaglia deve restarci fin che sputa il sangue.

  3. Benedetto, perchè girare sempre il coltello sulla ferita, la colpa è anche e soprattutto nostra come elettori e come sindacato se abbiamo permesso a 90 mezze tacche in politica, e anche sul piano umano, di crearci un danno enorme dal punto di vista finanziario e psicologico. Anzichè fare demagogia, bisognerebbe diventare una spina nel fianco di questi esseri inutili e danneggiarli al punto tale da non essere più rieletti. Se la Sicilia è ridotta con le pezze al culo, è per la cattiva gestione politico-economica della nostra terra da parte di questi “signori”. Allora è giusto che paghino loro.
    Lei cosa ne pensa? Grazie

  4. In Ferrovia sempre così hanno fatto: cinque anni di scivolo. HANNO CAPITO CHE UN DIPENDENTE IN ESUBERO COSTA MENO SE LO MANDI IN PENSIONE
    Un dipendente che intasca 1500 euro mensili ha una busta paga al lordo di 2800 euro. Inoltre il suo posto di lavoro richiede le spese per il posto di lavoro ( affitto locali, corrente elettrica, climatizzazione ecc.) che incidono, credo, per circa 1000 euro. Totale 3800 euro. Se si manda in pensione un lavoratore con 2000 euro, l’Amministrazione risparmia 1800 euro al mese. Cav.Ing.Gaspare Barraco. Marsala.

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