Politici indagati? Per i renziani non si deve sapere. “L’avviso di garanzia sia segreto”

Il Fatto Quotidiano del 14 marzo 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Rendere segreti gli avvisi di garanzia. E’ questa la proposta formulata dal consigliere regionale campano, Stefano Graziano, al Lingotto di Torino, durante la conferenza organizzativa del Partito Democratico.

Per circoscrivere le conseguenze politiche di alcune inchieste della magistratura, alcuni esponenti di spicco dei “dem”, pensano di ridurre la libertà di informazione e il diritto dei cittadini di essere informati. Un garantismo davvero singolare che non si declina con una sempre crescente libertà dell’informazione ma con nuovi bavagli.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Politici indagati? Per i renziani non si deve sapere. “L’avviso di garanzia sia segreto””

  1. Perchè non facciamo i processi direttamente con un invito a cena da parte dell’imputato al magistrato posto casa?
    Non basta che l’avviso di garanzia sia pubblicizzato, ma per un politico dovrebbe scattare la sospensione del mandato, poichè chi ha votato non puo’ restare nel dubbio fino a sentenza definitiva se ha scelto giusto o no.
    Ammettiamo che dopo le indagini si riscontra che detto poilitico è veramente colpevole di corruzione, di falso , concussione o quant’altro, vi sembra logico che durante il periodo ( avviso di garanzia ed eventule sentenza ) questo ha continuato ad amministrare la cosa pubblica?
    MI si dice potrebbe essere un attacco politico, bene sta alla politica regolamentare l’apparato giudiziario affinchè cio’ non accada.

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