Prepensionamenti. Stracciata l’intesa Aran-sindacati sulla possibilità di revocare la domanda

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Il 13 e il 14 luglio c’è stata una immotivata (visto che la legge approvata il 9 luglio, ancorchè non ancora pubblicata in gazzetta, ha prorogato il termine a 180 giorni) corsa alla presentazione delle istanze di prepensionamento

Intanto, però, è da rifare l’accordo sulla possibilità di revocare la domanda di prepensionamento.

La giunta Crocetta, infatti, ha stracciato l’accordo che Aran e sindacati avevano concluso quasi un mese fa per dare, a chi sceglierà di lasciare anticipatamente gli uffici, la possibilità di ripensarci. Il governo ha dettato nuove direttive, che l’Aran e i rappresentanti di categoria dovranno tradurre in un nuovo accordo entro due mesi.

Resta un mistero il fatto che la revocabilità delle istanze non sia stata inserita nella legge (così come richiesto dal Cobas/Codir che non ha partecipato alla trattativa ritenendola inconcludente) approvata il 9 luglio, che ha corretto, dietro suggerimento di Roma, alcune parti della finanziaria, così come resta misteriosa l’ultima frase della delibera di Giunta prot. n. 177 del 3 luglio 2015 che, nel conferire mandato all’assessore alla funzione pubblica di impartire una nuova direttiva all’Aran prevede che: “… la possibilità di revoca può essere contemplata una sola volta e che la stessa deve essere compatibile deve essere compatibile con la programmazione delle norme finanziarie e di bilancio della regione”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

19 Risposte a “Prepensionamenti. Stracciata l’intesa Aran-sindacati sulla possibilità di revocare la domanda”

  1. Chi ha fatto la domanda mica l’ha fatta per restare in servizio, o no? Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  2. grandurissimo scusa, ma ti sbagli con 40 anni te ne vai in pensione con il requisito prefornero , a prescindere dall’eta’, hai visto la tabella su questo sito???

  3. signori il pallottoliere prepensionistico siciliano e’ fermo al momento come ETA’ ANAGRAFICA ad ANNI 61 e 7MESI.
    se hai compiuto l’eta’ ora o tra qualche mese o piu avanti te ne vai con domanda e potrai fuoriuscire entro un anno dall’accettazione di quello che hai scritto e il tfr lo avrai a 66 ANNI E 9 MESI cioe’ quando avrai raggiunto l’eta’ pensionabile dell stato
    le finestre 1 e 2 giuridicamente servono a poco perche’ anche se hai 40 anni di servizio effettivo di ruolo e hai 58 anni devi rimanre purtroppo come un crasto ancora a lavoare

  4. Pompilio vuoi inserire con copia-incolla il documento di quanto hai affermato per il contingente 2017-2020?Gaspare Barraco.Marsala.

  5. Oggi nessuno sa quali sarebbero i rischi, ecco la necessita’ della revocabilita’

  6. Quali sono i rischi per chi dovrebbe andare in pensione tra il 2017 e il 2020?

  7. Una semplice osservazione a NUMA:, mi spieghi perche’ tra due mesi SI DEVONO nuovamente riunire all’aran per stabilire le modalita’ della REVOCABILITA’?? Stante la tua interpretazione la revocabilita’ NON servirebbe a nessuno.Ed invece no, evidentemente e’ necessaria.Il termine 2017/2020 e’ rimasto (dove hai letto che non c’e’ piu’??).Ma ti ricordo che la legge 9/2015 a proposito del 2017/2020 recita: gli impiegati POSSONO presentare la domanda, e da vedere se possono andare in pensione, tante cose possono cambiare da qui ad allora.

  8. @micro
    non ho elementi per capire se sei contratto 1 o contratto 2. In quest’ultimo caso, se dovessi avere 18 anni di anzianità al 31 dicembre 1995, ti verrebbe applicato il sistema misto.

  9. mi arrendo….
    evidentemente hai accesso a documenti segreti 🙂

    torno a giocare con mio figlio

  10. Dott.Mineo in questo caos non ho capito piu niente .Facciamo il punto NOI CHE ABBIAMO FATTO LA DOMANDA x il 2016 se non ce la coprertura che succede che rischi corriamo e se la legge non viene pubblicata?? Se ho capito bene potrebbe uscire fuori unaltra legge peggiorativa che annulla tutto? SPERO CHE FARA QULCHE COMMENTO IN MERITO

  11. Egregio Dott. Mineo, ho i requisiti per andare in pensione già da subito (vale a dire ho i requisiti entro la data del 15/5/2015). Sono entrato al Genio Civile il 1/6/1989 e ho riscattato 5 anni di università, più tre anni e 1/2 d’impresa privata (dal 30/12/1985 al 31/5/1989) più 1 anno di militare (gratuito). Il calcolo della pensione (mi) deve essere fatto tutto col sistema contributivo oppure col sistema misto (visto che sono entrato al Genio Civile prima del 1995)?
    Aspetto la pubblicazione della legge e poi presenterò la domanda.
    Grazie sempre per la sua cortese collaborazione: molto utile.

  12. @pompilio:
    mi stupisci proprio tu che hai interpretato le delibere degli EE.LL ti fai sfuggire quello che è scritto tra le righe degli atti che più ti interessano, rileggiti l’impugna del consiglio dei ministri dove suggerisce alla regione sicilia come deve superare i rilievi. Ti do la dritta leggi con attenzione la parte che riguarda l’articolo 49 della l.r. 9/2015 comma 4 e 5 il CDM vuole esplicitato il soprannumero per potere applicare la prefornero, il soprannumero lo calcoli sottraendo la dotazione organica attuale con le previsioni dei due commi, se ci rientri e bene, leggi poi il resto e capirai, un consiglio non coinvolgere tuo figlio sarà prespicace ma non ha dimestichezza con i volponi politici.

  13. Numa….
    ” in particolare all’art. 52 e della chiara impugnativa della previsione di prepensionamento per gli anni successivi dal 2017 in poi”

    e dove starebbe scritto quello di cui parli?? o meglio quello di cui scrivi……
    Il prepensionamento e’ stato salvato dall’impugnativa, ad essere stato bloccato e’ stato l’utilizzo di fondi vincolati per altro scopo (presunti investimenti per lo sviluppo) che non possono essere utilizzati per spese correnti (stipendi ed altro).

    Quindi adesso finiti tutti i rebus…..chi vuole faccia domanda, chi non vuole dovra’ lavorare fino ai 42 anni e 6 mesi di contributi o 66,7 anni d’età, la differenza sarà solo economica, chi utilizzera’ il prepensionamento andra’ via prima con una pensione migliore, chi rimarra’ dovra’ lavorare per un tot di anni (il numero varia da caso a caso) e percepirà certamente una pensione inferiore rispetto a chi e’ andato via.

    ps
    l’ha capito anche mio figlio che ha 5 anni!!

  14. Questi giochetti lasciamoli fare ai politici, esperti in chiacchiere e parolai nati, per questo si chiamano parlamentari ma a noi servono di più i legislatori, e purtroppo ne abbiamo pochi. Ma come si vede tutto questo serve a fare perdere di vista il vero problema, quello di aver condannato circa 2000 dipendenti regionali a fare da sparti acque tra 16000 pensionati che hanno avuto le garanzie di legge (non privilegi) e sono andati in pensione con i requisiti previsti dalla lr.2/62, e 16000 dipendenti in servizio che hanno le garanzie di legge previste sin dall’inizio della loro carriera come dipendenti della regione sicilia.
    QUESTA messa alla gogna di 2000 dipendenti serve ai politici scadenti legislatori a rifarsi una reputazione di fronte all’opinione pubblica dando l’immagine di giustizieri e di rigore nell’amministrare la “res pubblica”, ma sappiamo tutti di che pasta sono fatti, però questo atteggiamento viene visto di buon occhio dal popolo siciliano tartassato da mille problemi quotidiani di cui sono responsabili proprio questi pseudo politici e non certo quei 2000 dipendenti cuscinetto, è visto di buon occhio da quei sindacati che si schierano con i 16000, spesso ci sono dentro, per ovvi motivi apparendo anch’essi giustizieri e garantisti di una parità di trattamento e quindi contro i “privilegi” dei 2000 cuscinetto, infine è visto di bun occhio dai 16000 dipendenti che giustamente dicono che è giusto siamo tutti uguali perché questi privilegi, ma io vi dico stolti non sono questi i vostri problemi pensate di più al vostro vero problema: 20/25 anni di servizio a 1000 euro al mese, qualifica di operatore terza media quando spesso siete diplomati o laureati, svolgete mansioni superiori non riconosciuti, e sono i 2000 cuscinetti che vi preoccupano? alla fine forse si vi devono preoccupare i 2000 ricorsi che toglieranno risorse economiche nel futuro prossimo mettendo a repentaglio i vostri 1000 euro mensili, non scaricate le vostre frustrazioni in falsi obiettivi ma chiedete i vostri diritti e pensate che siete in molti prendete esempio di quei 57 dipendenti di sicilia e servizi che riescono a mettere in ginocchio tutta la regione sicilia per avere il diritto al lavoro.

  15. “CUI PRODEST” ma perché ci si accanisce a perdere tempo in cose inutili a chi serve sta proroga adesso, nella confusione generale si è persa la cronologia dei fatti e delle norne. La possibilità di revoca sarebbe stata una specie di garanzia per chi chiedendo il prepensionamento e nella eventualità di accettazione da parte dell’Ammministrazione, ricordo che si parla delle domande presentate da chi avrebbe maturato i requisiti pre Fornero dal 2017 al 2020, non certo per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2016, e nel frattempo visto l’imminente scadenza dei termini 14 luglio 2015, la norma fosse stata impugnata, il problema sarebbe nato per chi avuta accettata la domanda non sarebbe stato collocato in quiescenza con diritto alla pensione e quindi sarebbe transitato nella posizione di esodato. Ma allo stato dei fatti e delle norme di correzione alla lr 9/2015 ed in particolare all’art. 52 e della chiara impugnativa della previsione di prepensionamento per gli anni successivi dal 2017 in poi, di che revoca vogliamo parlare, per chi matura i requisiti entro il 2016 il dubbio era la base di calcolo della pensione cioè solo la voce stipendiale e/o retributiva comprensiva quindi del salario accessorio e delle varie indennità, dubbi che potevano portare ad un ripensamento, ma anche questo è stato chiarito ed anche in questo caso di quale possibilità di revoca vogliamo parlare. Quindi il termine di scadenza della presentazione della domanda è stato prorogato a 180 gg. dal 15.05.2015, la possibilità di domanda di prepensionamento dal 2017 è stata impugnata, la base di calcolo della pensione è la retribuzione complessiva annua, la media degli ultimi 5 anni resta lo sbarramento al 90/85 per cento resta, il quadro è chiaro chi vuole il prepensionamento fa la domanda e amen, “cui prodest” la possibilità di revoca.

  16. LA SCELTA DEI COLLABORATORI.
    Devono essere di un livello o più livelli inferiori a chi li sceglie.Perché? Se superiori, in capacità e intelligenza metterebbero in OMBRA chi li avrà vicini. Voto di chi sceglie 4, voto collaboratori 2. Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  17. PREPENSIONAMENTI PER SFOLTIRE.Se non si vuole far revocare la domanda a chi volontariamente la presenta può significare solo una cosa: la sorpresa! Cosa c’è dentro ” l’uovo di Pasqua?”. Se posso dare un consiglio: senza chiarezza non presentare la domanda. Al buio i timidi fanno solo una cosa…
    Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

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