Quel premio ai furbetti del certificato fai da te. Editoriale di Gian Antonio Stella

Corriere della Sera del 7 luglio 2017

Scusate: ma le sanzioni per i furbetti del «certificatino»? Zero. Dimenticate. Ed è questo, oltre al resto, ad allarmare imprenditori, giuslavoristi, vertici della previdenza e qualche sindacato davanti al disegno di legge che vorrebbe assegnare direttamente ai dipendenti pubblici il diritto ad auto-dichiararsi inabili al lavoro per i primi tre giorni di malattia.

Il firmatario del ddl, il senatore Maurizio Romani che di mestiere (coincidenza) fa proprio il medico, è assai preoccupato infatti per quelle previste per i colleghi in camice i quali sui certificati falsi rischiano «sanzioni molto severe». E per otto volte sospira sui pericoli che corrono quanti sono accusati di sfornare diagnosi stilate in base, diciamo cosi, alle aspettative dei pazienti.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Quel premio ai furbetti del certificato fai da te. Editoriale di Gian Antonio Stella”

  1. dimenticano sempre che le malattie vengono decurtate dallo stipendio

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