Rinnovo del contratto del comparto non dirigenziale

Proposta la retrocessione di massa

La “proposta indecente” presentata dall’Aran conferma quelle che sono state le prime impressioni nelle precedenti riunioni relative al rinnovo del contratto colletivo regionale di lavoro.

Per ordine del Don Rodrigo di turno (il Governo regionale) questo contratto non s’ha da fare, nè domani nè mai.

Qualora, infatti, non dovessero arrivare (sembra comunque certo che non arriveranno) i fondi FAS per la copertura della voragine della sanità, occorrerà trovare le risorse per fare fronte all’emergenza.

Quale occasione migliore per dirottare altrove le somme accantonate?

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Palermo, 11 maggio 2011

NON SIAMO SU SCHERZI A PARTE ! ! !

Dopo ripetuti incontri con Governo regionale, Assessore alla Presidenza e la stessa ARAN Sicilia, durante i quali si è sempre convenuto sulla necessità improcrastinabile di valorizzare, attraverso una riclassificazione del personale, i dipendenti del comparto non dirigenziale (fortemente demotivati in termini giuridici ed economici), nella riunione odierna, l’ARAN Sicilia ha proposto una vera e propria retrocessione di massa! Ciò adducendo fantomatiche problematiche finanziarie che, invece, non ci sono.

Secondo questa proposta, infatti, il personale regionale sarebbe suddiviso non più in quattro ma in tre aree: “A”, “B” e “C”:

–            nella nuova area “A” resterebbero tutti i dipendenti dell’attuale area “A” e verrebbero di fatto retrocessi tutti i dipendenti inquadrati nell’attuale area “B” con l’interscambiabilità delle mansioni risolvendo così, a costo zero, tutte le attuali problematiche dell’Amministrazione;

–            nella nuova area “B” verrebbero di fatto retrocessi tutti gli attuali istruttori direttivi oggi inquadrati nell’area “C”;

–            nella nuova area “C” verrebbero retrocessi tutti gli attuali funzionari direttivi dell’attuale area “D” che verrebbe definitivamente abolita.

In questa nuova “altamente innovativa” organizzazione del personale, sarebbero riservate, per il personale delle nuove aree “B” e “C” (che dovrebbero mantenere le stesse mansioni?!?), alcune posizioni cosi dette “B Super” e “C Super” sulla scorta delle vecchie posizioni organizzative che, oltre a riguardare pochissime persone, sarebbero soggette alla disponibilità dei fondi FAMP suddivisi nei vari Dipartimenti.

Il COBAS/CODIR, ovviamente, si è da subito dichiarato contrario ed assolutamente indisponibile ad avviare le trattative su questi presupposti rivendicando, pregiudizialmente, la creazione della separata area della vice dirigenza indispensabile per dare una organizzazione che corrisponda alle reali esigenze dell’Amministrazione e che dia una concreta prospettiva di carriera ai funzionari direttivi che, bloccati in area “D”, impediscono qualsiasi possibilità, sia pure parziale, di progressioni verticali a tutto il resto del personale del comparto non dirigenziale.

A conclusione della seduta, l’ARAN si è impegnata ad informare il Governo sulla richiesta delle OO.SS. riguardo l’istituzione della separata area della vice dirigenza mentre sembrerebbe, al momento, accantonata, come richiesto dal COBAS/CODIR, l’inaccettabile proposta presentata in premessa che potrebbe avere un seguito soltanto con una vera riclassificazione che, in prima applicazione, coinvolga tutto il personale insieme all’individuazione di percorsi certi di carriera scaturenti dagli attuali vuoti di organico e da quelli derivanti nell’area “D” dal personale che transiterebbe, appunto, nella vice dirigenza.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir