Senza vergogna! I deputati contrari al taglio degli stipendi di sindaci e consiglieri. Non spendono una parola contro i tagli ai regionali

Tagli ai consiglieriSotto accusa soprattutto la norma che taglia subito del 20% gli stipendi dei sindaci.

Leanza di Sicilia democratica:  «I tagli agli amministratori non hanno senso. Una cosa è ridurre il numero di assessori e consigliari, ben altra cosa è tagliare loro gli stipendi. È una norma che darebbe un risparmio minimo e molti problemi».

Contro la norma che taglia lo stipendio a sindaci, assessori consiglieri comunali si era già schierato il Pdr di Totò Cardinale.

E perfino il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone (Udc) è entrato nel dibattito annunciando la sua contrarietà.

«Non si può pensare – dichiara Ardizzone – di risolvere i problemi della Sicilia tagliando le indennità degli amministratori locali, per altro non così alte come si vuol far credere. Meglio evitare di confondere l’opinione pubblica, aumentando ancora di più la distanza tra cittadini e politica».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Senza vergogna! I deputati contrari al taglio degli stipendi di sindaci e consiglieri. Non spendono una parola contro i tagli ai regionali”

  1. @giusi
    la penso esattamente come te.
    Il problema è che loro (i governanti) hanno i mezzi di informazione in mano e riescono a manipolare gran parte dell’opinione pubblica.
    Solo pochi, infatti, si informano da fonti alternative (internet) per farsi una propria opinione.

  2. l’assessore Baccei non ha compreso, che l’unico modo per avere liquidità è chiedere a roma il “riconoscimento” dei ns diritti, lo Statuto Speciale, che permetterebbe alla Sicilia di incassare soldi nostri e non regalati, che finora Roma ha rubato da 68 anni ad oggi, con art 37 entrerebbero intorno ai 5 miliardi di euro per esempio, basta la Sicilia sta morendo di fame perchè creditrice non debitrice, i ns politici siciliani tutti devono iniziare a prender posizione sul rapimento che fino ad oggi hanno consentito per salvaguardare le poltrone… forse con questi tagli è la volta buona che si svegliano e richiedono con gli strumenti che hanno applicazione di artt 36, 37 statuto per iniziare, ed invitano i loro colleghi siciliani a roma a lavorare per la Sicilia e siciliani. (naturalmente ne dubito ma…)ed aggiungo per ricordare soprattutto a me stessa, che nonostante la campagna anti-statuto siciliano, questo nasce per il popolo siciliano e non per la casta, ma è stato utilizzato solo per i loro privilegi, oggi le cose stanno cambiando, ed invito i siciliani ad esigere l’applicazione e quindi l’autonomia, che non è vero che rappresenta il male della Sicilia, vogliono farcelo credere per metterci contro la stessa, perchè sanno che la Sicilia con le sue risorse e la sua autonomia sarebbe troppo ricca e potrebbe vivere dignitosamente, non sopravvivere, ed essere finalmente in grado di votare non più in base alle necessità per sopravvivere ma voterebbe finalmente con più lucidità, liberandosi da una schiavitù che dura da troppi anni….

  3. Siamo al si salvi chi può e i nostri cari parlamentari ci stanno mollando per salvare la loro categoria

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