I dipendenti che hanno un handicap grave potranno tornare ad assentarsi tre giorni al mese indipendentemente dal numero di ore lavorative saltate. Dunque nessun problema nel caso di assenza nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano. Al contrario una circolare della dirigente generale Luciana Giammanco pubblicata nei mesi scorsi aveva introdotto nell’Isola l’obbligo di rispettare comunque il limite delle 18 ore di assenza al mese. Una soglia che conteggiava in pratica come doppie le assenze nei giorni col rientro pomeridiano. A beneficiare della deroga saranno 186 dipendenti regionali, quelli che hanno la 104 perché personalmente hanno degli handicap. Gli altri 2.500 regionali con la 104 per assistere un parente infermo dovranno continuare a rispettare il limite delle 18 ore mensili che rende le regole sulla 104 applicate alla Regione più ri gide rispetto a quelle degli statali.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Il Cobas potrebbe farsi catalizzatore delle istanze dei colleghi che intendono fare ricorso contro la direttiva in questione chiedendo ristoro per il danno subito, a causa delle spese che devono sostenere non potendo più assicurare personalmente assistenza ai familiari che ne hanno necessità, in persona della DG firmataria della stessa e del dirigente del Servizio che l’ha diramata.
Non è giusto che la facciano franca quando, tra qualche anno, l’amministrazione regionale risulterà inevitabilmente soccombente in giudizio.
Chi sbaglia deve pagare, a maggior ragione quando è stato ripetutamente avvertito.