Statali, stretta sulle assenze

Il Sole 24 Ore 1 luglio 2011

di Marco Rogari

ROMA – Nuova stretta anti-assenteismo nel pubblico impiego. Nella decreto sulla manovra pluriennale da 47 miliardi è stato inserita una misura che rende obbligatoria la visita fiscale fin dal primo giorno di malattia nei casi in cui l’assenza si verifichi nelle giornate precedenti o successive a quelle lavorative.

Una nuova restrizione che si va a raccordare a quelle già introdotte dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, negli ultimi due anni. Ma questa non è la sola novità dell’ultima ora. Viene previsto anche il rafforzamento delle procedure di mobilità del personale tra amministrazioni che potranno anche essere rese obbligatorie. Non manca un pacchetto anti-sprechi con un giro di vite sulle autovetture di servizio.

Confermata la proroga a tutto il 2014 del blocco degli adeguamenti retributivi, con l’esclusione delle Regioni e delle Province autonome. Resta la possibilità di alcune deroghe o di differenziare lo stop agli adeguamenti contrattuali per incentivare, previo accordo con i sindacati, l’efficienza in alcuni settori pubblici. la decisione spetterà alle singole amministrazioni che potranno anche autonomamente stabilire le modalità (anche di calcolo) di applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017.

Come previsto, sarà prorogato anche il blocco del turn over, che non comunque non riguarderà il comparto sicurezza. Altri risparmi dovranno arrivare dal processo di delegificazione e da quello di sburocratizzazione delle procedure. In tutto il pacchetto sul pubblico impiego dovrebbe garantire almeno 1,1 miliardi di riduzione di spesa fino al 2015.

In extremis arriva anche una misura sul cosiddetto dividendo-efficienza da utilizzare per i premi di produttività. Gli ulteriori risparmi che le strutture pubbliche riusciranno a realizza in via aggiuntiva rispetto allo schema improntato alla «spending review» potranno infatti essere utilizzati per la contrattazione integrativa proprio al fine di premiare i lavoratori più meritevoli. L’accelerazione del Governo sul pedale della mobilità nel pubblico impiego raggiunge il picco nella scuola. L’ultima bozza di manovra concede al docente «permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo, ad altre mansioni» la chance di assumere la qualifica di «assistente tecnico amministrativo». Gli insegnanti interessati al “changeover” dovranno chiederlo esplicitamente, stando attenti però perché se non lo faranno potranno essere ricollocato in ministeri, agenzie o atenei. All’interno della stessa regione oppure, in assenza di posti disponibili, al di fuori dei confini regionali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir