Riforma PA. Nel pubblico impiego assunzioni in base a fabbisogno e budget

Riforma PA. Addio alle piante organiche
Il Sole 24 Ore dell’11 agosto 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

La legge delega di riforma della Pa rilancia infatti il tema delle assunzioni future sulla base dei fabbisogni delle amministrazioni e non più partendo dai “vuoti” che si sono determinati nelle dotazioni organiche.

Con i fabbisogni calcolati dai dirigenti responsabili del personale su base triennale, la programmazione delle assunzioni dovrebbe assumere una dinamica più prevedibile e dovrebbe, soprattutto, coniugarsi meglio con la mobilità tra diverse amministrazioni, altro strumento su cui la delega punta molto.

Regione. Buco in bilancio. La Corte dei Conti blocca assunzioni nella sanità

La Corte dei conti mette nel mirino il buco della Regione nel bilancio 2015 e le tanto annunciate assunzioni nella sanità. In entrambi i casi “non tornano le cifre” ai magistrati contabili che hanno convocato in audizione, fatto irrituale, sia l’assessore all’Economia Alessandro Baccei sia quello alla Salute Baldo Gucciardi. La sezione Controllo, guidata dal presidente Maurizio Graffeo, chiederà chiarimenti sulle frasi dette in aula dall’assessore all’Economia riguardo alle minori entrate per il 2015 rispetto alle previsioni di bilancio: si parla di un ammanco da 400 milioni di euro. Ma, soprattutto, i giudici chiederanno “se risponde al vero quanto letto su giornali riguardo alle 5 mila assunzioni nella Sanità” che sarebbero non sostenibili economicamente dalla Sicilia: “Siamo ancora in vigenza di un piano di rientro — dicono dalla Corte dei conti — e queste nuove assunzioni non sembrano avere la copertura necessaria, anche perché con l’ex assessore Lucia Borsellino era stato concordato un percorso per poche assunzioni mirate al campo dell’emergenza-urgenza”.

Pubblico impiego. Addio piante organiche. Assunzioni in base a fabbisogni e budget

Lavoratore copiaLa legge delega di riforma della Pa rilancia il tema delle assunzioni future sulla base dei fabbisogni delle amministrazioni e non più partendo dai “vuoti” che si sono determinati nelle dotazioni organiche.

Non si tratta di una questione nominalistica bensì di un criterio di programmazione che dovrebbe correre in parallelo con le nuove regole di coordinamento di bilancio introdotte dalla legge 196/2009 (anch’essa una delega) in piena fase di attuazione.

I fabbisogni, calcolati sulla base delle funzioni e soprattutto dei budget, sono già stati introdotti in diverse amministrazioni centrali e ministeri dopo la stagione dei tagli lineari e dovrebbero estendersi progressivamente ad altri comparti.

Approvata la manovra in Commissione Bilancio. Passano i tagli al personale. Salta l’emendamento Cracolici sulle 300 assunzioni

La manovra sarà incardinata in aula lunedì 27 aprile.

Il termine ultimo per gli emendamenti è stabilito alle ore 22 di lunedì.

A partire da martedì scatterà la maratona per cercare di approvare bilancio e finanziaria entro la scadenza dell’esercizio provvisorio, il 30 aprile.

Sì della commissione bilancio alla legge di stabilità dopo una seduta fiume terminata solo stamattina. Da lunedì parte l’esame a Sala d’Ercole. Bisognerà approvare la manovra entro il 30 aprile. Sì alle norme su regionali e Forestali, ecco la Centrale unica degli acquisti e i finanziamenti della ex Tabella H. I Cinquestelle: “Il solito mercato”.

Assunzioni Parlamento Europeo. Stipendio base 3424 euro

Il Parlamento Europeo assume 30 assistenti con un concorso atto al reclutamento del personale.

Il concorso è diretto a persone altamente motivate ed esperte che dovranno volgere un ruolo organizzativo in seno al Parlamento Europeo.

Requisiti richiesti per partecipare al concorso
– Esperienza professionale che sia pertinente al lavoro da svolgere;
– Esperienza professionale di almeno 3 anni se in possesso di una Laurea;
– Esperienza professionale di almeno 6 anni se in possesso di un Diploma;
– Essere cittadini di uno dei Paesi membri dell’Unione Europea;
– Buona conoscenza e padronanza di due lingue ufficiali dell’Unione Europea (la lingua madre più la conoscenza bona di inglese, francese o tedesco)

E’ richiesto, inoltre, avere buone doti comunicative ed eccellenti capacità organizzative.

Il compito degli assistenti è quello di assistere ai lavori parlamentari, preparazione dei lavori, formattazione e verifica dei documenti ufficiali, verifica di relazioni, verifica di emendamenti, invio per la traduzione dei documenti ufficiali, pianificazione e organizzazione dei vari comitati o riunioni, audizioni pubbliche, delegazioni e tutti gli eventi che si svolgeranno al di fuori del luogo di lavoro del Parlamento Europeo.

Sempre compito degli assistenti è la redazione di documenti e testi per uso interno e per il pubblico oltre l’aggiornamento di siti internet e intranet.

Il buon funzionamento quotidiano di una commissione o delegazione è sempre compito degli assistenti che forniscono anche supporto amministrativo curando il flusso delle informazioni.

La sede di lavoro è Bruxelles ma non sarà raro che si verifichi l’esigenza di viaggi lavorativi anche a Strasburgo, La retribuzione di base di partenza è di 3.424 euro mensili con un carico lavorativo di 40 ore a settimana.

Per inviare la propria candidatura è necessario consultare l’area “Current Job opportunities” Assistants in the field of parliamentary work (m/f)  del sito dell’Unione Europea inviando la propria domanda entro e non oltre le ore 12,00 (ora di Bruxelles) del 13 gennaio 2015.

Fonte: http://www.investireoggi.it/attualita/assunzioni-parlamento-europeo-nuovo-bando-di-concorso/

Terremoto alla Regione: fuori legge le assunzioni di Sicilia e-Servizi

RISCHIANO – SECONDO QUANTO RIPORTATO DA LINKSICILIA – NELLI SCILABRA, PATRIZIA VALENTI, MICHELA STACHERIS, GLI EX ASSESSORI DARIO CARTABELLOTTA, ESTER BONAFEDE E NINO BARTOLOTTA. PROBLEMI ANCHE PER IL RAGIONIERE GENERALE DELLA REGIONE, MARIO PISCIOTTA. E ANCHE PER L’AVVOCATO GIUSEPPE DELL’AIRA. SU DI LORO INCOMBE IL GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI.

Il Tribunale del Lavoro di Palermo, ha respinto l’istanza di riassunzione presentata da un dipendente licenziato.

La sentenza del giudice del Lavoro di Palermo, mette in discussione proprio le riassunzioni, contraddicendo sia Ingroia, sia il Governo regionale, sia il parere di un illustre legale dell’Avvocatura generale dello Stato.

Assunzioni fuori patto di stabilità. Siamo sicuri che non esistano altri casi?

EuroI giudici d’appello della Corte dei Conti della sezione Sicilia hanno confermato la condanna del sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi.

Dovrà risarcire il Comune con quasi 83 mila euro per avere assunto alcune persone nel suo staff nonostante nel 2008 fosse stato sforato il patto di stabilità.

Società partecipate. Sono in liquidazione……ma fanno assunzioni

Per leggere l’articolo cliccaci sopra

IL BUCO nero delle società partecipate della Regione, radiografato nelle 150 pagine redatte dalla task force incaricata dal presidente Rosario Crocetta arriva sul tavolo del governatore, che nel giro di poche ore le invia “per conoscenza” alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti di Palermo. Dentro il dossier il paradosso di 32 società in liquidazione con 7.783 dipendenti che continuano ad accumulare perdite ma soprattutto ad assumere dipendenti e affidare consulenze, oltre a pagare affitti d’oro e assicurare promozioni e stipendi da privilegiati.

La spesa pubblica cresce ancora: +7,8%. La Madia dà alle Regioni licenza di assumere

Il trend di aumento della spesa non sembra destinato ad invertirsi. Anzi, le cose rischiano di peggiorare.

Libero - La Sicilia può regolarizzare 20 mila precari
Fonte: Liberoquotidiano del 19 agosto 2014

A partire dal decreto che porta la firma del ministro Marianna Madia. Decreto nelle cui pieghe – come rilevato dall’ economista Giuliano Cazzola su Formiche.net – si nasconde la possibilità di nuove infornate nella pubblica amministrazione: «È stato abrogato», nota l’ex parlamentare forzista, «il divieto di dare corso ad assunzioni per gli enti che presentino un rapporto tra la spesa per il personale e quella corrente superiore al 50%». Risultato, «ciò determinerà, in Sicilia, la stabilizzazione di buona parte dei 20mila precari».

Il governo apre la strada all’assunzione per 20 mila precari degli enti locali

Matteo Renzi Conferenza2.2014Un cavillo nel decreto del ministro Marianna Madia sulle assunzioni nella pubblica amministrazione, firmato la scorsa settimana, apre una spiraglio di speranza agli oltre 20 mila precari degli enti locali siciliani. La norma prevede lo stop al divieto di assunzione per i Comuni e gli altri enti pubblici che attualmente hanno più del 50 per cento di spesa corrente impegnato per stipendi di personale.