Licenziamento legittimo se il dipendente usa Facebook durante l’orario di lavoro

Con ordinanza n. 6847 dell’1 agosto 2014, il Giudice del Lavoro di Milano ha rigettato il ricorso di un dipendente licenziato dalla propria azienda per ragioni connesse all’uso di Facebook e di Internet sul luogo di lavoro (Trib. Milano, Sezione lavoro, R.G. n. 6847/2014, Dr.ssa Colosimo).

IL FATTO
Alla fine del 2013, un’azienda lombarda aveva formalmente contestato a un proprio dipendente di avere, in orario di lavoro, scattato foto all’interno di una propria unità produttiva, ritraenti il dipendente stesso con alcuni colleghi, e averle pubblicate in Facebook accompagnandole con commenti molto poco lusinghieri nei confronti del datore di lavoro. Non basta: secondo l’azienda, dalla cronologia di navigazione di un p.c. nella disponibilità del medesimo dipendente risultavano diversi accessi a siti di carattere pornografico in giorno e orario di lavoro….continua a leggere

Esperti facebook. Bando congelato fino alle elezioni

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L’atto di interpello trai 17 mila regionali è andato a vuoto: i sindacati sostengono che il motivo è legato alla scarsa pubblicità dell’atto ma per il dipartimento della Formazione l’iter è stato corretto, tanto da tirare dritto fino alla pubblicazione di un avviso per reclutare gli esperti all’esterno dell’ amministrazione. Ora lo stop. Le domande saranno esaminate dopo il voto.

Scade oggi il bando per la ricerca di esperti facebook. La regione si è rivolta all’esterno perché i dipendenti regionali non si vogliono spostare?

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Nell’articolo si omette di precisare che l’atto di interpello non è stato pubblicato sul sito del dipartimento funzione pubblica competente per materia, ma in una sottopagina del dipartimento istruzione e formazione.

GdS – La Regione è in crisi ma cerca esperti esterni

Esperti facebook. Nonostante l’OdG votato dall’Ars, il bando pubblicato nella Gurs

Gurs copia
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L’altro ieri all’Ars un ordine del giorno ha imposto al governo di non emanare avvisi “di alcun tipo” fino allo svolgimento delle elezioni amministrative ed europee di maggio. Ma ieri quello relativo alla short list per la comunicazione del Piano giovani è apparso in Gazzetta ufficiale.

Scattano da ieri i 15 giorni per l’invio dei curricula degli aspiranti esperti.

Dopo tanto casino il bando per il reclutamento di “esperti facebook” potrebbe slittare a dopo le elezioni. Ma dalla Formazione assicurano la pubblicazione nella GURS

Stop a selezioni e bandi fino allo svolgimento delle elezioni amministrative ed europee di maggio: la proposta è stata approvata oggi in Assemblea regionale col voto unanime dell’Aula.

Ma l’ordine del giorno non fermerà l’avviso per 20 esperti in comunicazione e Facebook emanato dall’assessorato Formazione.

L’atto è rimasto in pubblicazione per pochi giorni sul sito che di solito ospita questi documenti, cioè quello della Funzione pubblica. E dalla Formazione chiederanno una ispezione al dipartimento della Funzione pubblica per capire cosa è successo.

Esperti facebook. L’assessore grida al complotto. Ma non faceva prima a dire che c’era stato un errore?

C’è un bando interno che non rispetta le procedure previste (pubblicazione sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, appositamente dedicato agli atti di interpello); c’è almeno una candidatura ignorata; c’è l’affermazione pubblica che nessun dipendente ha aderito all’interpello.

Piuttosto che ammettere l’errore che fanno in assessorato? Gridano al complotto.

Anche LiveSicilia pubblica la ricevuta della raccomandata che attesta la partecipazione all’atto di interpello

L’assessorato giura che nessuna candidatura è giunta al dipartimento. Che nessuna domanda, da parte dei dipendenti regionali è stata recapitata per rispondere al bando col quale la Regione cerca degli esperti in comunicazione per il Piano giovani. Eppure, quello stesso dipartimento “Formazione e Istruzione”, il 26 marzo scorso ha messo il “timbro” sulla candidatura di Salvatore La Rosa, uno dei lavoratori della Regione, inviata due giorni prima da un ufficio postale palermitano, tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ed è proprio quella ricevuta a “certificare” che il dipendente regionale, all’atto di interpello della Regione ha risposto. Nei termini e all’indirizzo previsto dall’atto stesso.

Oltre all’articolo date una lettura anche ai commenti.

Esperti facebook. Ecco una delle raccomandate perse per strada

“Al dipartimento non è giunta nessuna adesione”, conferma il responsabile del Piano, Mimmo Giubilaro. Un fatto confermato dal capodipartimento Anna Rosa Corsello. Le raccomandate, insomma, si sarebbero perse per strada.

Ecco una delle raccomandate perse per strada presentata dal collega Totò La Rosa che ha commentato l’accaduto su facebook. Pubblico la ricevuta della raccomandata e il relativo commento postato su facebook con il consenso dell’interessato.

Schermata

E sulla ricerca di esperti facebook scoppia la bufera. Cobas e Sadirs chiedono il ritiro del bando.

“Nessuno dei dipendenti regionali si è fatto avanti”. L’assessore Nelli Scilabra ha giustificato così la decisione presa dal dipartimento alla Formazione professionale di cercare gli esperti in comunicazione e social network fuori dai palazzi della Regione. Su 16.000 dipendenti, insomma, nessuno aveva risposto – come ha raccontato l’assessore – all’atto di interpello interno all’amministrazione fatto a fine marzo. A qualcuno è sembrato strano, e infatti adesso c’è chi – tra i dipendenti regionali – esce allo scoperto, e denuncia di aver risposto eccome al “bando” interno, ma di non aver ricevuto “uno straccio di risposta”.

Ricerca di esperti facebook. Cobas/Codir e Sadirs chiedono il ritiro del bando

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In data odierna la S.V., partecipando in diretta ad una intervista radiofonica su RAI 1, ha dichiarato che tra i 16.000 dipendenti regionali non sarebbero state trovate, attraverso un presunto atto d’interpello, talune figure professionali ritenute necessarie all’attività di comunicazione di codesto Dipartimento. Nella suddetta intervista, inoltre, alla domanda del giornalista sul come mai in un bacino così ampio di dipendenti non siano trovati lavoratori disponibili, Lei ha risposto che la Regione Siciliana è una amministrazione anziana ed è quindi arrivato il momento di un ricambio generazionale e di aprire le porte all’esterno creando nuove opportunità ai giovani.

Orbene, nel condividere pienamente la necessità di un ricambio generazionale e di creare finalmente opportunità di lavoro per i troppi giovani disoccupati siciliani, le scriventi Segreterie Generali lamentano, però, la incompletezza delle dichiarazioni da Ella rilasciate che, in qualsiasi modo, di fronte l’opinione pubblica nazionale, potrebbero ledere, ad avviso delle scriventi, rispetto e professionalità di tutto il bacino dei pubblici dipendenti regionali. Tra di essi, infatti, esistono tantissime unità di personale esperte nelle attività ricercate da codesto Assessorato che, in qualche modo, avrebbero potuto liberamente aderire o meno al presunto atto d’interpello qualora, lo stesso, fosse stato realmente pubblicizzato attraverso la pubblicazione, secondo le previste procedure di divulgazione, sul sito istituzionale del Dipartimento Funzione Pubblica (nel quale, ad oggi, non vi è alcuna traccia).

Gli esperti ricercati, inoltre, con il presunto atto d’interpello, non sono riconducibili a specifiche figure professionali che possano essere menzionate nei curricula richiesti in quanto, in massima parte, trattasi di esperienze acquisite esclusivamente attraverso auto formazione e, sicuramente, non previste dall’attuale ordinamento professionale delle Pubbliche Amministrazioni.

Il suddetto piano di comunicazione, poi, non risulta essere stato presentato alle OO.SS., non sono state motivate le necessità di reclutamento di tali figure e quali criteri siano stati adottati per organizzare detto piano di sviluppo dell’informazione.

In ultimo si porta a conoscenza della S.V. che, nonostante la carente divulgazione del suddetto Atto d’Interpello, non risponde assolutamente al vero che nessun dipendente regionale vi abbia partecipato, come segnalato alle scriventi da qualche dipendente in possesso anche della ricevuta di presentazione dell’istanza.

Per questi motivi si chiede il ritiro del Bando in questione o, in subordine, la sua riformulazione di concerto con le OO.SS. riservando al personale interno all’Amministrazione una congrua quota di riserva. Si avverte che, in difetto, le scriventi Segreterie Generali si vedranno costrette, nell’interesse dei diritti e a difesa delle professionalità acquisite dai dipendenti regionali, ad impugnare il suddetto bando presso le Autorità Giudiziarie competenti. In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.