Si è spezzato il fronte dei 5 stelle?

Si scatena l’ira funesta di Beppe Grillo.

Una crepa di buonsenso autarchico che si insinua nel monolite 2.0 nel momento esatto in cui la democrazia smette di scivolare sul web e si trasforma nella vita reale.

Quando il sassolino da appoggiare sulla bilancia può decidere se a guidare il Senato debba essere una bandiera dell’antimafia o un signore incardinato al sistema e dal passato mille volte discusso.

Volete Gesù o Barabba?

Grasso o Schifani?

Il popolo dei cyberguardiani si divide e a sorpresa sceglie Gesù.

Sul blog di Grillo sono oltre 10mila i commenti al post Trasparenza e voto segreto.

Il dibattito è acceso.

C’è chi difende il leader ma molte sono i messaggi critici.

Mentre in rete scoppia un  caso: qualcuno denuncia interventi rimossi.

E qualcuno gioca con la famosa frase di Fini per Berlusconi: “Che fai, li cacci?”

Elezione dei presidenti di camera e senato. Nel blog di Grillo si scatena la bagarre

Nella tarda serata di ieri (alle 22.55) Grillo ha pubblicato un post sul suo blog dal titolo “Trasparenza e voto segreto” in cui lamenta la mancanza di trasparenza nella votazione di oggi per la presidenza del Senato.

Il voto segreto – dice Grillo – non ha senso, l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo è vero in generale, per il Movimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i senatori del M5S dichiarino il loro voto.
Nel “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza è citato: – Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S.

Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze.

In sostanza Grillo chiede ai “traditori” che hanno votato per Grasso di dimettersi. Ma, la stragrande maggioranza dei commenti al post, sembrerebbe bocciare la linea intransigente voluta dai leader del Movimento Grillo e Casaleggio e giudica positivamente il voto espresso da alcuni senatori grillini per Grasso, consentendone l’elezione al posto di Schifani.

I dipendenti comunali contro il Movimento 5 stelle a Parma per i tagli in busta paga

Contestare è facile, governare è un po’ più complicato.

Alla prova dei fatti, anche il movimento 5 stelle di Beppe Grillo ha preso di mira i dipendenti pubblici. Lo ha fatto a parole quando Grillo sul suo blog quando ha scritto di volere eliminare le pensioni e gli stipendi pubblici per costituire il reddito di cittadinanza.

Lo sta facendo con i fatti a Parma.

Infatti in queste ore a Parma si terrà la prima contestazione pubblica ad una amministrazione 5 stelle, quella del sindaco Federico Pizzarotti.

A protestare contro il sindaco sono i dipendenti comunali per il taglio delle indennità aggiuntive in busta paga. Pizzarotti, nonostante la polemica, sembra intenzionato a lasciare inalterati i tagli necessari per far quadrare il bilancio.

Ma, a protestare contro il sindaco c’è anche il Comitato Famiglie che critica gli aumenti ritenuti eccessivi delle tariffe su nido e scuola d’infanzia.

Chissà come ce la passeremmo sia a livello statale che a livello regionale con un’amministrazione a 5 stelle. Saremmo costretti a rimpiangere Brunetta?

A questo punto perché non provare Grillo al Governo? Troppo comodo il “modello sicilia”

Bersani lancia a Grillo la proposta di un governo del cambiamento. sette o otto punti qualificanti (lavoro, aiuto ai comuni, sblocco dei pagamenti della P.A., dimezzamento del numero dei parlamentari, riduzione dei costi della politica, legge elettorale, norme anti-corruzione e conflitto di interessi, green economy) per chiedere in Parlamento la fiducia a chi ci sta….Elezioni, Bersani: “No al governissimo. Ma 8 punti per chiedere la fiducia”…..

Ma Grillo respinge la proposta del segretario del Pd…..Grillo: “Bersani morto che parla Il 5 Stelle non gli voterà la fiducia”……

«Se proprio Pd e PdL ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato M5S»….Grillo lancia il governo Cinque Stelle….

A questo punto perché non provare?

Facciamogli sporcare le mani invece di lasciargli solo la facile critica.

PD e PdL potrebbero dare l’appoggio esterno ad un governo Grillo passandogli il cerino, troppo comodo il “modello Sicilia”…..Il ‘modello Sicilia’ Grillo, e’ meraviglioso…..dove i grillini valutano, di volta in volta, cosa votare in parlamento…..Gli elettori siciliani di Grillo vogliono il “modello Sicilia”….incoraggiati da chi dice che il “modello Sicilia” funziona…….Crocetta e il modello Sicilia: “Funziona, tagliati privilegi”…….ma sarà proprio così?

L’impressione è che non è tutto oro quello che luccica……Sulle Province è già scontro I grillini: “Un errore il rinvio”.

Qualcuno prova a difendere Grillo ma il suo post è inequivocabile

Beppe Grillo vuole licenziare tutti i dipendenti pubblici e mettere alla fame i pensionati ex dipendenti pubblici?

Beppe Grillo vuole licenziare tutti i dipendenti pubblici e  mettere alla fame i pensionati ex dipendenti pubblici?

Chiaramente è una balla, inventata dalla solita stampa prezzolata: vuole mettere un tetto alle pensioni d’oro e agli stipendi dei manager.
Tutto qua, per trovare i soldi da dare ai disoccupati, che li avranno se si impegneranno a cercare un lavoro, magari con dei corsi, poi a casa, senza nulla.
Invece i pennivendoli continuano a temere un altro sacrosanto risparmio, eliminare i contributi pubblici ai giornali.
Ecco spiegate certe notizie fasulle, …. ma andate  a lavorare.
Pubblicato da Arduino Rossi a 17:26
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Leggi il post di Grillo Gli italiani non votano mai a caso