Trasferimenti. Solo la Cisl apre sulla mobilità

Trasferimenti. Solo la Cisl apre sulla mobilità
Giornale di Sicilia del 22 settembre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’ars clicca sopra l’immagine

Le bozze sono state messe nero su bianco ieri. E se la Cisl, salvo alcuni «aggiustamenti», vede bene la proposta, Cgil, Uil e autonomi alzano gli scudi.

«Se sul Famp – dice Enzo Abbinanti (Fp Cgil) – l’accordo è possibile, sulla mobilità è stato confezionato un pacchetto di criteri che di fatto demandano tutto ai dirigenti e alla giunta. A queste condizioni la mobilità non la firmiamo. La proposta parla di criteri da applicare ai trasferimenti che restano solo enunciati perchè poi tutto è demandato ai dirigenti generali. Riseptto alle proposte precedenti non c’è stato alcun miglioramento».

Ancora più critico il segretario generale del Cobas-Codir, Marcello Minio. La linea del sindacato autonomo è ancora più dura, con un no sia al Famp che alla regolamentazione della mobilità. «Non possiamo accettare che 15 milioni vengano sottratti ai lavoratori e dati alla disponibilità dei dirigenti – dice Minio -. Per quanto riguarda la mobilità non è stato fatto nessun passo avanti: non vengono fissati criteri certi, la possibilità di trasferire i dipendenti è demandata ai dirigenti generali, ossia alla politica. Resta un margine troppo ampio di discrezionalità. I criteri sono contraddittori. Anche il limite dei 50 chilometri, applicato a livello nazionale, è inapplicabile in Sicilia per le difficoltà degli spostamenti nell’Isola. Avevamo chiesto che i 50 chilometri fossero considerati fra andata e ritorno, ma non siamo stati ascoltati. A queste condizioni non ci stiamo».

Accordo Famp 2015 e bozza accordo mobilità

Accordo famp 2015-1
Per scaricare l’accordo clicca sopra l’immagine

Oltre alle estrapolazioni a monte previste dall’art. 89 comma 3 del CCRL 2002-2005 (Beni Culturali, Forestale e Sede di Roma), sono state accantonate a monte risorse per i seguenti dipartimenti:

  1. Dipartimento della Funzione Pubblica (€ 500.000,00 per i servizi di mobilità e per i servizi trasversali resi a vantaggio dell’intera Amministrazione);
  2. Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti € 825.000,00 complessivi ( 750.000,00 destinati al personale a tempo indeterminato e € 75.000,00 destinati al personale a tempo determinato);
  3. Dipartimento regionale dell’Energia 12.976,00 per il pagamento dell’indennità di polizia giudiziaria;
  4. Dipartimento regionale per la Pianificazione strategica € 100.000,00;
  5. Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico € 30.000,00;
  6. Dipartimento regionale della Protezione civile € 120.000,00 per l’indennità di turnazione del personale addetto alla Sala operativa regionale integrata (SORIS);
  7. Dipartimento regionale del Lavoro, dell’impiego, dell’orientamento dei servizi e delle attività formative € 150.000,00 per l’attribuzione dell’indennità di tutela e vigilanza agli ispettori del lavoro.

 

Mobilità

La proposta di accordo sulla mobilità che lascia ampio spazio alla discrizionalità (intuitu personae) dei dirigenti generali che possono individuare nominativamente i dipendenti da trasferire in base anche alla loro capacità professionale (?!).

Il timore è che ogni dipartimento abbia già pronta la propia “Schindler’s List”.

Inaccettabile è, poi, la distanza di 50 km per un territorio, come quello siciliano, che ha una asse viario che si sta sbriciolando giorno dopo giorno e un sistema di trasporto pubblico fermo al dopoguerra.

A ciò si aggiunga il fatto che il possesso del titolo di studio che non viene preso in considerazione nè ai fini di carriera nè ai fini del riscatto (un dipendente del comparto che volesse riscattare la laurea è costretto a sborsare una cifra esorbitante, niente a che vedere con l’importo irrisorio richiesto per il riscatto della laurea da parte dei dirigenti) viene considerato titolo preferenziale ai fini del trasferimento.

La proposta di accordo non prevede, inoltre, quello che dovrebbe essere il principio fondante alla base di un accordo sulla mobilità del personale e cioè la rilevazione dei fabbisogni di personale e la programmazione triennale. Senza di ciò il personale rischia di diventare una trottola, una pedina da muovere secondo i capricci di qualche dirigente generale.

Trattativa Aran. Sottoscritto a maggioranza solo l’accordo famp. Slitta accordo mobilità. Inaccettabile così come proposto

Aran-SiciliaConclusa a tarda sera l’ennesima seduta all’Aran. All’ordine del giorno c’era la stipula degli accordi relativi al Famp 2015 e alla mobilità.

L’accordo Famp 2015 che è stato già sottoscritto a maggioranza da alcune organizzazioni sindacali, ricalca, quasi fedelmente, quello dello scorso anno.

Il COBAS/CODIR, per il momento, non ha sottoscritto l’accordo famp in quanto ha chiesto che prima vengano rivisti alcuni punti dell’accordo sulla mobilità che lascia ampio spazio alla discrizionalità (intuitu personae) dei dirigenti generali che possono individuare nominativamente i dipendenti da trasferire in base anche alla loro capacità professionale (?!).

Il timore è che ogni dipartimento abbia già pronta la propia “Schindler’s List”.

Inaccettabile è, poi, la distanza di 50 km per un territorio, come quello siciliano, che ha una asse viario che si sta sbriciolando giorno dopo giorno e un sistema di trasporto pubblico fermo al dopoguerra.

A ciò si aggiunga il fatto che il possesso del titolo di studio che non viene preso in considerazione nè ai fini di carriera nè ai fini del riscatto (un dipendente del comparto che volesse riscattare la laurea è costretto a sborsare una cifra esorbitante, niente a che vedere con l’importo irrisorio richiesto per il riscatto della laurea da parte dei dirigenti) viene considerato titolo preferenziale ai fini del trasferimento.

La proposta di accordo non prevede, inoltre, quello che dovrebbe essere il principio fondante alla base di un accordo sulla mobilità del personale e cioè la rilevazione dei fabbisogni di personale e la programmazione triennale. Senza di ciò il personale rischia di diventare una trottola, una pedina da muovere secondo i capricci di qualche dirigente generale.

Si precisa, in merito all’accordo Famp 2015, che nessun ritardo ci sarà, comunque, nell’erogazione dell’acconto 2015 che è assolutamente slegato dall’esito di questo accordo.

Entro 48 ore dovrebbe arrivare la nuova convocazione dell’Aran per la prosecuzione della discussione anche se i margini di trattativa appaiono risicati.

Mobilità, famp e taglio permessi sindacali. Dall’Aran ancora nessuna bozza

All’assessore interessa solo uscire sui giornali?

Per scaricare il comunicato direttamente dal sito www.codir.it, clicca sopra l’immagine

Palermo, 21 settembre 2015

Continua ancora questo sporco gioco delle parti nel quale, in un immaginario collettivo artatamente manipolato, chi sta dalla parte del governo è il buono e chi sta dalla parte dei lavoratori sono i cattivi?

Il COBAS/CODIR, in ogni caso, non ci sta e denuncia pubblicamente la responsabilità dell’Amministrazione nel non avere inviato, ancora oggi, alle organizzazioni sindacali, le ipotesi di accordo da sottoscrivere, eventualmente, durante la seduta prevista per domani all’ARAN Sicilia.

FORSE È FATTO APPOSTA PER POI COLPEVOLIZZARE SUI GIORNALI, COME L’ULTIMA VOLTA, I SINDACATI CHE FAREBBERO OSTRUZIONISMO?

I sindacati, invece, hanno diritto a ricevere, in tempo utile, le ipotesi di accordo per poterle valutare e, eventualmente, suggerire taluni miglioramenti vista l’importanza delle argomentazioni trattate.

Se queste bozze non sono state ancora inviate (nonostante ci fosse stato l’impegno che sarebbero state inviate entro venerdì scorso) è forte il sospetto che non si voglia dare il tempo necessario per studiare tutti gli aspetti giuridici che tali accordi comportano.

Comunque vada a finire questa vergognosa situazione, non accetteremo passivamente di finire su certa stampa asservita e in malafede, accusati di essere condottieri di falsi privilegi e di un inesistente fannullonismo ma continueremo, con crescente impegno, a denunciare pubblicamente, tutte le nefandezze, le ipocrisie e gli atteggiamenti mistificatori di questa classe politica corrotta e inefficiente.

Mobilità del personale. Ultimatum di Pistorio ai sindacati: «Firmate o decido io». Ecco i punti principali contenuti nella bozza

Mobilità. Pistorio ai sindacati. Firmate o decido io
Giornale di Sicilia del 17 settembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

La bozza di accordo – secondo quanto dichiarato dall’assessore – prevede che quando un dirigente rileva la necessità di nuove risorse chieda al suo assessore di inoltrare alla giunta la richiesta di avviare la procedura per i trasferimenti. La giunta darà mandato al capo del Personale di selezionare i dipendenti tenendo conto della categoria, della qualifica e del curriculum.

Si dovrebbe tenere conto anche dei carichi di famiglia, della distanza dalla sede e dell’anzianità. Si dovrebbe tenere conto – così come richiesto dai sindacati – di chi ha gravi malattie, di chi usufruisce di permessi per la legge 104 (assistenza a parenti) e anche di chi ha figli entro i 3 anni.

I trasferimenti dovrebbero avvenire in ragione dell’esigenza degli uffici e per questo l’atto finale verrà deliberato dalla giunta evitando la richiesta di nulla osta.

I veri nodi dello scontro restano:

  1. il trasferimento temporaneo per motivate necessità, che dovrebbe essere limitato allo svolgimento di un compito;
  2. i trasferimenti intuitu personae. In sostanza sia per i trasferimenti definitivi che per quelli temporanei i dirigenti potranno indicare nominativamente i dipendenti di cui hanno bisogno. La scelta, in teoria, dovrebbe essere motivata in base al tipo di impiego previsto.

Se i sindacati non firmeranno la bozza di accordo con i punti sopra indicati, minaccia l’assessore, verrà trasformata in una circolare.

Pistorio vorrebbe l’accordo sulla mobilità per soddisfare certa stampa

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Palermo, 15 settembre 2015

La conclusione del tavolo tecnico, convocato nei giorni scorsi, per definire criteri e modalità di tre accordi: mobilità, Famp 2015 e riduzione dei permessi e delle aspettative sindacali, è stata rinviata a martedì prossimo, 22 settembre, PERCHÉ IL GOVERNO NON HA CONSENTITO ALL’ARAN DI PREDISPORRE ALCUNA IPOTESI DI ACCORDO DA DISCUTERE ED EVENTUALMENTE SOTTOSCRIVERE.

Il COBAS/CODIR responsabilmente, quindi, come quasi tutti gli altri sindacati, si è presentato oggi inutilmente e non si è sottratto al proprio dovere anche al fine di consentire, fra l’altro, ai vari dipartimenti di avviare le contrattazioni e far percepire ai dipendenti le somme relative a servizi già prestati e, contestualmente, potere dare il via, finalmente, ai tavoli per i rinnovi dei contratti, i profili professionali e la riclassificazione del personale.

Il Governo, da parte sua, sembra, ormai, essersi eccessivamente lasciato trascinare in una scia demagogica messa in piedi da certi sedicenti “editoliaristi” di certa stampa asservita e in malafede che, addirittura, sembra oramai dettare l’agenda dei lavori ai rappresentanti di questo esecutivo con sempre meno idee ma ben confuse! La sensazione, pertanto, è che le cosiddette esigenze urgenti del Governo siano, in realtà, legate agli umori degli articoli che via via escono sui giornali, prova ne è che, una volta acquisita la certezza che l’accordo sulla mobilità (tanto caro a Pistorio per i motivi di cui sopra) si farà e data la notizia alla stampa, ecco giungere questo ennesimo rinvio che vanifica, di fatto, il percorso proficuo messo in piedi dalla gran parte dei sindacati e che avrebbe potuto portare, SE TUTTI AVESSERO FATTO IL PROPRIO DOVERE, in data odierna, alla sottoscrizione di un accordo contenente la mobilità del personale con regole certe e uguali per tutti, la ripartizione delle risorse destinate al FAMP 2015 in modo equo e una razionale riduzione dei permessi sindacali.

Occorre anche denunciare, con la consueta fermezza, che questa fregola, dimostrata più volte dal governo nel tentare di volere distruggere tutto e tutti all’interno dell’amministrazione regionale, all’esclusivo scopo di sfamare le bocche del cerbero “editorialista” in malafede, non la registriamo, invece, con la colpevole complicità di quegli stessi giornali asserviti al potere, sugli sperperi e privilegi medioevali della politica, sugli uffici di gabinetto, sui lauti sedici (16!) stipendi l’anno del personale dipendente dell’ARS, etc., etc., etc……..

MARTEDI’, 22 SETTEMBRE, QUINDI, SI RITENTERA’ LA SOTTOSCRIZIONE DEI PRIMI TRE ACCORDI, MA ADESSO VOGLIAMO IL CONTESTUALE AVVIO DEI RINNOVI CONTRATTUALI GIURIDICO ED ECONOMICO (COMPARTO E DIRIGENZA) GIA’ IN FASE DI DEFINIZIONE A LIVELLO NAZIONALE.

Ecco la direttiva sulla mobilità dell’assessore alla funzione pubblica che prevede anche l’indiduazione nominativa del personale

direttvia-_mobilità
Per scaricare la direttiva clicca sopra l’immagine

La direttiva parla anche di “individuazione nominativa” del personale (intuitu personae).

La sottoscrizione di un accordo sulla mobilità, che toglierebbe al governo ogni alibi per la nomina di consulenti o per rivolgersi all’assistenza tecnica, è però condizionata all’individuazione di criteri oggettivi e alla valorizzazione del personale interno.

Mobilità per i dipendenti regionali, niente intesa dopo il vertice fra il governo e i sindacati

ScioperoNulla di fatto, primo round archiviato senza un accordo fra governo e sindacati dei dipendenti regionali. Oltre tre ore di vertice non hanno permesso di raggiungere intese nè sui criteri per introdurre la mobilità obbligatoria nè sul piano che porterà al taglio del 30% delle postazioni dirigenziali.

Mobilità del personale. Il governo accelera. Ma in molti casi le strutture sono state impoverite dalle rotazioni “moralizzatrici” del governatore (fonte LiveSicilia)

Informativa comparto
Nota scaricata dal sito www.codir.it

Ottimo articolo di LiveSicilia che mette, nero su bianco, le pesanti responsabilità dell’attuale governo relativamente alla dislocazione del personale regionale all’interno dei vari dipartimenti.

Scrive LiveSicilia

“La proposta (sulla mobilità) è già sul tavolo dell’Aran, l’Agenzia regionale che si occupa dei contratti dei regionali. Nelle stesse ore in cui il governatore Crocetta minaccia di intervenire in giunta per “sbloccare” la situazione. Come se nei tre anni precedenti, al governo ci fosse qualcun altro. Come se il disastro della disposizione dei 18 mila dipendenti della Regione non fosse anche causa sua”.

LiveSicilia, nell’ottimo pezzo, snocciola i vari atti posti in essere dall’attuale governo a cominciare dal Dipartimento Istruzione e Formazione.

“Proprio il governatore in uno dei primi atti moralizzatori – scrive LiveSicilia – decise di trasferirne (“deportare”, dissero allora alcuni dipendenti, utilizzando un termine crudo tornato in voga in questi giorni) in altre sedi un gruppo molto sostanzioso.

Peccato che poi, nessuno sia andato a sostituirli”.

LiveSicilia, comunque, nel pur ottimo articolo, dimentica, forse di aggiungere che il personale non fu mai sostituito perchè quei trasferimenti furono giustificati dal dirigente generale pro tempore (dott.ssa Corsello) come attuazione del piano di razionalizzazione del personale previsto dal governo e in considerazione del processo di riorganizzazione del Dipartimento Istruzione e Formazione.

In buona sostanza il personale trasferito non serviva al dipartimento dell’Istruzione e Formazione che lo ha posto a disposizione del dipartimento della Funzione Pubblica che ha proceduto alla riassegnazione.

Ai Beni culturali, spiega invece l’assessore Antonino Purpura, nonostante tremila lavoratori in organico, mancano dei “tecnici”.

Anche in questo caso, il governo Crocetta è intervenuto spostando dipendenti al Territorio per fare in modo che si occupassero delle pratiche di Via-Vas.

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