Decreto PA il Senato vota la fiducia. Il testo torna alla Camera

Il Senato ha approvato il decreto legge di riforma della Pubblica amministrazione, su cui il governo aveva posto la fiducia, con 160 sì e 106 no. Il provvedimento, che era stato modificato rispetto al testo licenziato dalla Camera, torna ora all’esame di Montecitorio

Riforma PA. Dietrofront del governo sulle pensioni degli insegnanti a quota 96

I tecnici del ministero dell’Economia hanno espresso rilievi sulla norma per salvaguardare 4mila esodati della scuola, la cosiddetta “quota 96” criticata dal commissario alla spending review perché le risorse vengono individuate in risparmi di spesa ancora da conseguire. “La disposizione risulta scoperta in termini di fabbisogno ed indebitamento netto”. Brunetta attacca: “Riforma bocciata, occorre cambiare il testo e rimandarlo alla Camera”. Ma il decreto va convertito entro il 24 agosto.

La proposta Cisl di “riforma” del pubblico impiego in Sicilia spiazza pure Crocetta

Fonte: BlogSicilia.

Ecco il progetto di riforma con il quale la Cisl ha spiazzato il governatore Rosario Crocetta. Un piano ancor più forte di quanto fino ad ora proposto dal governatore stesso e dal suo governo e che nessuno si sarebbe atteso venisse da un sindacato. Maurizio Bernava lo ha presentato ufficialmente durante il lungo confronto (oltre 3 ore e mezza) governo – sindacati avvenuto a Palazzo d’Orleans.

Ecco i punti salienti:

  1. Ristrutturazione dell’organizzazione della macchina pubblica con accorpamenti delle funzioni.
  2. Revisione totale dei servizi partendo dalle esigenze e quantificando il personale necessario per poi accompagnare gli esuberi verso la fuoriuscita con strumenti sociali adeguati.
  3. Mobilità interna obbligatoria nel pubblico impiego regionale. Bisogna cancellare lo strumento dell’atto di interpello. Il personale pubblico va dove serve e non deve potersi rifiutare altrimenti la macchina non cammina.
  4. Salario accessorio dei funzionari e dirigenti pubblici legato al raggiungimento di obiettivi di risparmio.

Riforma PA. Possibile demansionare personale in eccedenza. Ma vale anche per la dirigenza?

DirigenteI dipendenti pubblici «in disponibilità» (collocati in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di ricollocazione «in via subordinata, in una qualifica o in posizione economica inferiore», per ampliare le occasioni di ricollocazione. È quanto si legge in una bozza di riforma della Pa.

Riforma Pa, chiusa la consultazione on line. La top ten delle risposte

Si chiude la consultazione partecipata sulla Pubblica amministrazione lanciata a fine aprile dal governo Renzi. Poco meno di 40 mila le mail che sono arrivate direttamente all’account [email protected] attivato dall’esecutivo.

«La consultazione sui quarantaquattro punti», ha fatto sapere il ministro della funzione pubblica Marianna Madìa, «si è chiusa il 30 maggio con 39.343 e-mail». Un buon risultato per il Dipartimento che fa capo a Palazzo Chigi. «Idee, proposte, anche critiche», scrive la Madìa, «che stanno aiutando il governo a realizzare una riforma migliore e partecipata.

Comunicheremo al più presto», aggiunge il ministro, «il report sui primi esiti della consultazione e, come abbiamo indicato, il 13 giugno verranno varate le prime misure di riforma della pubblica amministrazione». (altro…)

Riforma della PA. Per gli statali in arrivo prepensionamenti, scivolo ed esonero?

PensioneCome in un mosaico le tessere della riforma della Pubblica amministrazione che il governo Renzi presenterà venerdì 13 giugno, continuano ad incastrarsi. Una, importante, sarà una norma che darà la possibilità alle amministrazioni pubbliche di esonerare dal servizio i propri dipendenti. Come spiegato dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madìa, gli statali «esonerati» resteranno a casa continuando ad incassare il 65 per cento del loro stipendio, oltre ovviamente a tutti i contributi. 

Mobilità e staffetta generazionale. Nella riforma Pa più spazio alla valutazione. Ruolo unico per la dirigenza

di Claudio Tucci dal Sole 24 Ore. Mobilità intercompartimentale. Staffetta generazionale, con risorse derivanti dal part-time, dalla revisione dell’istituto dell’esonero, dalla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. Più automatismi nelle carriere dei dirigenti. Più peso alle valutazioni. Una riduzione consistente degli enti intermedi locali, regionali e nazionali. E un pacchetto di misure urgenti di semplificazione delle procedure. In edilizia. Ma anche per i diversamente abili e sul fronte della prescrizione dei farmaci per i malati cronici. Poi, in una seconda fase, scatterà la caccia alle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, bloccati ancora per quest’anno. Muove su più fronti l’intervento sul pubblico impiego che il governo punta a mettere in campo. Ieri il ministro Marianna Madia ha portato al premier, Matteo Renzi, il report delle consultazioni sulla riforma della Pa.

Che dovrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri il prossimo 13 giugno. «Sono arrivate 34.674 mail di proposte. Ci siamo», ha twittato il presidente del Consiglio….continua a leggere

Riforma della PA. Twitt del premier Renzi. “Sono arrivate 34.674 mail di proposte. Ci siamo”

LavoratoreRiforma della Pubblica amministrazione, avanti tutta. L’incredibile successo elettorale ottenuto dal Partito democratico e, in particolare, dal premier Matteo Renzi, consente di far avanzare ad ali spiegate il rinnovamento negli uffici del settore pubblico, annunciato nelle settimane precedenti dal ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia.

Pubblico impiego. Madia: «Vedrò i sindacati prima del 13 giugno. Il blocco dei contratti è solo fino al 2014»

Aran«L’intesa non so, ma certamente incontrerò i sindacati prima del consiglio dei ministri del 13 giugno». Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha risposto, a margine dell’inaugurazione del Forum Pa,  a chi le chiedeva se fosse possibile un’intesa con i sindacati sulla riforma della Pubblica amministrazione. «Ringrazio i sindacati di aver raccolto la sfida, ha spiegato il ministro, di commentare tutti e 44 i punti della riforma». E «il 45mo punto, quello del rinnovo del contratto è quello che io concettualmente condivido ma il problema è che ci troviamo in un momento in cui le risorse non sono tante, sottolinea Madia, ma spero veramente che, in Italia, riparta la fiducia e che, attraverso questa ondata di speranza, si rimetta in moto l’economia e lo sviluppo». L’auspicio della Madia è che comunque “presto” si possano «sbloccare i contratti bloccati, e questa non è una cosa buona, dal 2009»….continua a leggere