Un commento delirante

GdS del 27 luglio 2016. L'alba di una rivoluzione
Giornale di Sicilia del 27 luglio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Lascio alla vostra valutazione il commento di Sunseri relativo all’approvazione del decreto attuativo della riforma della pubblica amministrazione che prevede il licenziamento degli statali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Un commento delirante”

  1. Il massimo della rivoluzione sarebbe che la mattina tutti i dipendenti si riunissero in una piazza il dirigente chiamasse quelli che gli servono quel giorno il resto tutti a casa, non pagati ovviamente. Il caporalato in chiave moderna. Mah. Ma che ci volte fare, ormai il male assoluto è il dipendente pubblico.

  2. Sunseri fa il solito compitino, da qundo lo sentito nominare non fa altro che sparlare dei dipendenti pubblici, a volte anche a sproposito. Di lui non ricordo altro, evidentemente siamo il suo pane e il suo incubo quotidiano.

  3. si romeo infatti quando proposero il calcolo contributivo per tutti anche RETROATTIVO il M5S lo stava votando poi fortunatamente ritirarono l’emendamento

  4. Conseguenza inevitabile della “condotta” di una minoranza deviata di dipendenti pubblici e della prezzolata campagna di stampa denigratoria. E non illudiamoci che con il M5S sara’ diverso, anzi. La storia insegna che quando certi “rivoluzionari” vanno al potere, tagliano la testa a tutti, buoni e cattivi.

  5. Io, chiederei al Sig. Renzi e alla Sig.ra Madia, quale è il presupposto (soprattutto per i giovani) di formare una famiglia se non si ha più certezza di un posto di lavoro? E, naturalmente, per posto di lavoro intendo un lavoro che permetta, ovverosia, di fare in modo che moglie, marito e figli si siedano a tavola almeno una volta al giorno (a cena)? Se uno (docet precario) viene sballottato (ogni tot mesi) da un posta all’altro (oppure la moglie) come si fa a formare una vera famiglia? Ricordo che la prima “cellula” per formare uno “Stato” è proprio la “famiglia”. Così mi hanno insegnato alle scuole elementari!
    Detto ciò, però, sono contrario ai cosi detti “fannulloni” che timbrano i cartellini per i colleghi, etc.

  6. commento:siamo un branco di pecoroni (generalizzando)
    perchè: alle prossime sicuramente avremo per eletti gli stessi soggetti politici sia alla regionali che alle nazionali, perchè quel giorno siamo impegnati in altre faccende, non votiamo per protesta,lasciando che i soliti super organizzati scendono al voto e con una minima affluenza si portano a casa la vittoria e con essa il nostro futuro, il nostro domani ,la nostra dignità.
    soluzione: scendiamo tutti in piazza ad esprimere il voto magari a qualcuno di nuovo, qualcuno che in qualche modo sia più vicino al popolo e alle sue esigenze e mandare tutti i presenti nessuno escluso a casa.

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