Con un emendamento inserito nella finanziaria nazionale il personale precario, cioè i 18 mila impiegati negli enti locali, i 4 mila Isu sempre dei Comuni e i 600 della Regione siciliana diventeranno dipendenti dell’Agenzia e potranno essere trasferiti nei vari rami delle amministrazioni, nei musei, negli enti controllati della Regione o in altri Comuni rispetto a quello sede di lavoro attuale.
«Il rifiuto immotivato» dell’eventuale trasferimento «costituisce giusta causa di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro con l’Agenzia».
@romeo
Sei sempre il solito malpensante!!!
Un altro ente mangiasoldi per foraggiare clientele.
In Sicilia abbiamo un’ottima esperienza in proposito: Resais, Multiservizi, Spo….