Qualcuno sta cercando di boicottare il SIT-IN di domani, giovedì 8 giugno che, invece, è CONFERMATO

Stanno tentando in tutti i modi di boicottare la manifestazione di domani, dopo l’inutile convocazione di ieri inviata dal’assessore Lantieri, ecco arrivare oggi la convocazione dell’ARAN per il giorno 13 senza uno straccio di direttive e che parla impunemente di inesistenti “trattative già avviate”. Noi saremo in piazza lo stesso come risposta anche a queste losche provocazioni. Invitiamo tutti a dare massima diffusione.

Personale della Regione. I dipendenti in rivolta

Giornale di Sicilia del 6 giugno 2017

Rinnovo dei contratti, assunzioni, indennità: la galassia di lavoratori in orbita regionale è sul piede di guerra per rivendicare i propri diritti. Un esercito di 50 mila persone pronto a scendere in strada per vedere esaudite le proprie richieste. Giovedì toccherà ai regionali e ai dipendenti di enti e società partecipate. Dalle 8 tutte le sigle hanno organizzato un sit-in davanti a Palazzo d’Orléans durante il quale è prevista un’assemblea del personale. La manifestazione è promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp, Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Ugl e Dirsi. La protesta dunque è unitaria e arriva all’indomani della polemica sullo stop alle mansioni superiori per i lavoratori delle fasce più basse.

Dalla ministra della Pa Madia all’Aran la direttiva madre che riapre la stagione contrattuale

È stato inviato dalla ministra della Pa Marianna Madia all’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) l’atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro del personale delle pubbliche amministrazioni (sanità compresa) per il triennio 2016-18. Si tratta della cosiddetta direttiva madre che dovrebbe segnare la riapertura della tornata contrattuale dei 4 comparti e delle relative aree dirigenziali.

Il vero nodo del contendere sarà come declinare concretamente l’aumento «medio» di 85 euro. I soldi sono infatti pochissimi e nell’atto di indirizzo trasmesso dalla ministra Madia le cifre sono ribadite chiaramente: 300 mln per il 2016, 900 mln per il 2017 e 1.200 mln dal 2018. Si parte quindi da un aumento medio di 12 euro per arrivare a regime nel 2018 con 85 euro. Ma se per 2016 e 2017 gli stanziamenti ci sono, restano ancora da definire le risorse aggiuntive per arrivare ai sospirati 85 euro: il quadro di risorse finalizzato ai rinnovi contrattuali dovrà infatti essere completato attraverso la previsione nella prossima legge di bilancio della quota di stanziamento che serve per dare attuazione ai contenuti dell’intesa del 30 novembre 2016 .