Nuovo contratto, il piatto piange. Per ora solo 25 euro netti al mese
Sono 45 euro lordi: 25 euro netti da distribuire tra stipendio tabellare e straordinario. È questo, in media, l’aumento che è stato finanziato dal governo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego (scuola compresa) fermi ormai dal 2009. Il conto è presto fatto. Gli stanziamenti, che vanno suddivisi tra tutti i lavoratori del pubblico impiego, recano la cifra al lordo, comprensiva dei contributi previdenziali (che gravano per un terzo sull’importo complessivo) e dell’imposizione fiscale (Irpef e altre imposte).
Dunque, per mantenere la promessa di aumentare le retribuzioni di 85 euro (sempre lordi), fatta dal governo ai sindacati con l’intesa del 30 novembre scorso, bisognerà che l’esecutivo trovi fondi per raddoppiare gli stanziamenti.
La situazione non è diversa a livello regionale. Il governo ha stanziato, attualmente, 10 milioni per comparto e dirigenza che garantiscono, pressappoco le stesse cifre degli statali, ovvero aumenti medi di circa 45 euro LORDI.