Pa: sblocco contratti, il 27 sindacati all’Aran per nuova stagione 2016-2018

Roma, 25 giu.(AdnKronos) – Dopo quasi otto anni di blocco si avvia la stagione contrattuale 2016-2018 per gli statali sotto il segno del cambiamento. Martedì prossimo, il 27 giugno, i sindacati sono stati convocati all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, per iniziare la discussione sui rinnovi contrattuali che interesseranno una platea di circa 3,3 milioni di impiegati pubblici. Sul piatto ci sono aumenti medi a regime di 85 euro al mese e, non solo, un corpus normativo poliedrico, come previsto dal nuovo testo unico del pubblico impiego che dovrà essere declinato e armonizzato nei diversi settori e comparti.

Sarà un primo incontro sull’atto di indirizzo generale, la piattaforma presentata dal ministro della Funzione pubblica Marianna Madia che rappresenta il punto di partenza della trattativa, sul quale i sindacati faranno le loro proposte.

“E’ un passo importante, prende il via una stagione contrattuale che segna un cambio di rotta con il passato – afferma il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini all’Adnkronos in vista dell’incontro – nuove politiche del personale e un nuovo modello di relazioni sindacali , alla luce della riforma Madia, saranno instaurati”.

Beni Culturali, Ritardi nei pagamenti. A rischio apertura Musei

Regione, Beni culturali: musei da tre anni sempre aperti nei festivi, ma l’Amministrazione continua a ritardare il pagamento del salario accessorio.
Rischio serrata dei musei e aree archeologiche nei giorni festiva.

Palermo, 26 giugno 2017
Grazie agli accordi sottoscritti tre anni fa con l’allora assessore regionale ai Beni culturali, Antonio Purpura, i musei e le aree archeologiche regionali – da allora — hanno sempre garantito l’apertura durante tutti i giorni festivi. Questo importante risultato e stato reso possibile dalla deroga alle leggi e ai contratti accettate dai lavoratori addetti alla fruizione e vigilanza che hanno sostanzialmente rinunciato alle tutele di legge sul divieto di superare un terzo di giornate di lavoro nei giorni festivi. Ma, a fronte della rinuncia da parte dei lavoratori di una tutela di legge al fine di garantire le aperture delle strutture nei giorni festivi, l’Amministrazione regionale continua a non mantenere i propri impegni e non eroga quanto dovuto — in termini di salario accessorio – ai lavoratori regionali dei Beni culturali.
Il Dipartimento regionale della Funzione Pubblica continua a ritardare i pagamenti dell’indennità di turnazione parte variabile 2016 del personale del Dipartimento Beni Culturali, che ammonta complessivamente a 3 milioni di euro | numero 1099 addetti hanno già abbondantemente rese le prestazioni lavorative, mantenendo sempre aperti in tutti i giorni festivi i siti culturali siciliani tacendo incassare alla Regione Siciliana 23,2 milioni di euro per l’anno 2016 (con un incremento del 13,5 % rispetto all’anno 2015).
Ma dopo sei mesi dalla fine dell’anno 2015, si ritarda ancora ingiustamente la remunerazione delle attività lavorative rese.

Il Dipartimento Beni culturali, tra la fine del 2016 e l’inizio 2017, avrebbe già inviato alla Funzione Pubblica i tabulati con gli importi definitivi per la liquidazione della turnazione fissa e variabile del personale turnista, ma il Dipartimento della Funzione Pubblica, dopo diversi mesi e contraddicendo la tempistica previste dai regolamenti, avrebbe adesso inviato una nota al Dipartimento Beni Culturali con la quale si inviterebbe a un ulteriore controllo sulle somme da erogare, con il risultato – questo si immediato — di un ulteriore allungamento dei tempi che mette a dura prova la pazienza di tutti i lavoratori e del sindacato.

Il personale turnista e il Cobas/Codir, dopo avere già proclamato lo stato di agitazione nei giorni scorsi proprio a causa di questa situazione, annunciano che – se entro e non oltre il 30 giugno prossimo i mandati di pagamento della turnazione variabile non saranno inviati alla Ragioneria per pagare le prestazioni dovute – considereranno temporaneamente congelato l’accordo sindacale sulle aperture (estive e inviteranno — in assenza di certezze nei pagamenti delle prestazioni e tutti i lavoratori interessati ad astenersi dalle prestazioni nei giorni festivi non dovute contrattualmente e per legge.
Avendo tutti i lavoratori già abbondantemente superato un terzo delle prestazioni previste nei giorni festivi, ci sarà quindi — dal primo luglio e fino a quando l’Amministrazione non disporrà i pagamenti dovuti – una serrata totale di tutte le zone archeologiche e nei musei regionali durante i giorni festivi.

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