Le poltrone troppo comode della politica siciliana

Corriere della Sera del 9 ottobre 2017

di Aldo Cazzullo

Se in Sicilia accade prima quel che accadrà dopo nel resto d’Italia, le elezioni politiche di inizio 2018 rischiano di segnare un tempo degradato per la vita pubblica.

La presentazione delle liste per le regionali del prossimo 5 novembre è stata uno spettacolo imbarazzante. Quattordici deputati (sull’isola dell’autonomia dire «consigliere regionale» è troppo poco) che sostenevano la sinistra si candideranno con la destra. Passano dall’ex comunista Crocetta all’ex missino Musumeci. In realtà, restano sempre sullo stesso posto: la poltrona.

Alcuni rivelano una tecnica da contorsionisti. Gaetano Armao, leader mancato, non si candida, ma il suo movimento Siciliani Indignati schiera con Forza Italia il teologo Pietro Garonna «detto Armao»….continua a leggere

Fondi Ue, l’Italia perde 160 milioni. È soprattutto colpa della Sicilia

La Sicilia dell’8 ottobre 2017

L’Italia ha perso quasi 160 milioni di euro di Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) nel periodo 2007-2013.

Cinque su 28 i programmi italiani che non sono stati in grado di assorbire fino in fondo i soldi a disposizione. In assoluto, a perdere di più è stato il Programma operativo regionale (Por) della Sicilia: quasi 117 milioni – il 73% del totale delle risorse disimpegnate – contro una spesa di 4,242 miliardi andata a buon fine.