Le poltrone troppo comode della politica siciliana
di Aldo Cazzullo
Se in Sicilia accade prima quel che accadrà dopo nel resto d’Italia, le elezioni politiche di inizio 2018 rischiano di segnare un tempo degradato per la vita pubblica.
La presentazione delle liste per le regionali del prossimo 5 novembre è stata uno spettacolo imbarazzante. Quattordici deputati (sull’isola dell’autonomia dire «consigliere regionale» è troppo poco) che sostenevano la sinistra si candideranno con la destra. Passano dall’ex comunista Crocetta all’ex missino Musumeci. In realtà, restano sempre sullo stesso posto: la poltrona.
Alcuni rivelano una tecnica da contorsionisti. Gaetano Armao, leader mancato, non si candida, ma il suo movimento Siciliani Indignati schiera con Forza Italia il teologo Pietro Garonna «detto Armao»….continua a leggere