Bonus 80 euro, per 300mila statali tutela solo nei contratti

Il Sole 24 Ore del 18 ottobre 2017

La querelle sugli 80 euro interessa da vicino più di 300mila dipendenti pubblici, e promette di accompagnare il dibattito sui contratti anche dopo la manovra. Il problema nasce dall’incrocio fra gli 85 euro (lordi) di aumento promessi dal rinnovo contrattuale, su cui la legge di bilancio interviene per completare il quadro dei finanziamenti, e il diritto a ricevere gli 80 euro (netti) del bonus Renzi. Nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi di blindare nella manovra la clausola che salva gli 80 euro dall’effetto-aumenti, ma è complicato, per ragioni politiche ma anche costituzionali, distinguere esplicitamente la sorte dei dipendenti pubblici da quella di chi lavora nel privato e non ha salvaguardie. L’idea è quella di lasciare il compito ai contratti, come del resto prevedeva anche l’intesa firmata da governo e sindacati il 30 novembre dell’anno scorso.

Renzi, com`è difficile trovare alleati dopo gli anni del partito personale

Repubblica del 17 ottobre 2017

Era già abbastanza chiaro, ma adesso è evidente. La legge Rosato, per come favorisce le coalizioni, aiuta il centrodestra Berlusconi-Salvini e danneggia il Pd di Renzi che ha ben maggiori difficoltà a trovarsi alleati di peso. In un certo senso, il Pd è isolato o quasi: all’incirca come i Cinque Stelle, sulla carta vittime designate del marchingegno elettorale che premia chi si coalizza e punisce chi sta per conto suo.

I “precari storici” della pubblica amministrazione siciliana saranno stabilizzati? La Funzione Pubblica convoca il personale a tempo determinato

Con la delibera 413 del 15 settembre, la giunta regionale ha dato mandato al Dipartimento per la Funzione pubblica e il personale di avviare le procedure di stabilizzazione. La decisione arriva in seguito all’approvazione del decreto legislativo 75/2017, conosciuto come “legge Madia”, che all’art 20 parla di “superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni” e apre alla possibilità di assumere a tempo indeterminato per il triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni.