Pa, tempi duri per i ‘furbetti del weekend’ nel nuovo contratto degli statali

Con il nuovo contratto per i lavoratori statali arriva una stretta per i cosidetti “furbetti del weekend”. In caso di «due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale», i dipendenti rischiano dalla sospensione al licenziamento. Lo prevede una bozza del nuovo contratto, che l’agenzia di stampa Ansa ha potuto visionare. La stessa sanzione scatta per «ingiustificate assenze collettive», nei periodi in cui è necessario dare «continuità» al servizio. Nei casi di «recidiva» si passa al licenziamento con preavviso.

 

Regione, parla Musumeci. “Finanze in condizioni drammatiche Urge un confronto con Roma”

La Sicilia del 3 dicembre 2017

“Non voglio polemizzare con il governo precedente. Lo dico con la sobrietà che un presidente deve avere. Ma va detto che la condizione delle finanze della Regione, con le partecipate quasi tutte in deficit, si presenta drammatica. Perciò urge un confronto sereno con il governo centrale”. Lo afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci, in un’intervista al quotidiano La Sicilia. Secondo il neo governatore il deficit di Palazzo d’Orleans “ammonta a cinque miliardi” ed “è fuor di dubbio che la crisi finanziaria condizionerà l’operato del governo almeno per i primi anni”.

Musumeci valuta i dirigenti regionali. Promossi o bocciati ?

Di Giuseppina Varsalona (ITALPRESS) – Dopo settimane di toto assessori, boatos e ripescaggi dell’ultima ora, insediata la giunta regionale, via al toto burocrati e allo spoil system dei dirigenti generali, gli uomini chiave che negli assessorati gestiscono le chiavi della macchina amministrativa siciliana. La legge regionale 10 del 2000, successivamente integrata, prevede, infatti, la possibilita’ per il nuovo governo di sostituire, entro 90 giorni, tutti i dirigenti generali. In caso di silenzio, vale la tacita conferma. Ma di cosa terra’ conto il governo Musumeci per ricollocare le varie tessere del puzzle? Il neo presidente della Regione insiste molto sulla parola “discontinuità’” rispetto al governo Crocetta.