Dipendenti pubblici, così le ore lavorate finiscono in pagella. Con valutazioni negative per 3 anni consecutivi può scattare il licenziamento

Corriere della Sera del 7 gennaio 2018

Nelle linee guida della Funzione pubblica premi e incentivi per chi è più produttivo.

Misurare e valutare. Nel bilancio delle performance dei dipendenti pubblici è destinato a figurare un ulteriore parametro: la quantità di ore lavorate. L’intento è rendere la pubblica amministrazione più efficiente e più aderente alle aspettative e alle necessità degli utenti. Una delle leve per centrare l’obiettivo è, da sempre, agganciare degli incentivi alle prestazioni dei dipendenti. Ecco, quindi, l’idea di una pagella per valutare le prestazioni dei lavoratori del pubblico impiego, con tanto di premi e incentivi o, viceversa, sanzioni in caso di performance inadeguate.

Tra le novità, oltre alla valutazione sulle ore lavorate, si terrà conto della cosiddetta customer satisfaction. Le misurazioni degli obiettivi saranno, inoltre, connesse sia alle prestazioni dei singoli sia all’intero organico. L’idea di fare ricadere su un intero ufficio le eventuali colpe o inadeguatezze di un singolo collega è stata però ammorbidita rispetto al principio originario.

Una pagella con voti negativi può comportare delle penalità, nell’eventualità di tre anni di bocciature consecutive può scattare il licenziamento.