La Sicilia dei miracoli: assunti 16 mila precari
Sono quasi 2900 destinati alla Resais, il carrozzone-parcheggio del lavoro in Sicilia che da 15 anni raccoglie le maestranze delle avventure fallimentari della Regione imprenditrice, e 13 mila da assumere nei Comuni dell’isola: la cambiale principe del voto di scambio (lavoro precario in cambio di consenso nell’urna) firmata in bianco da 30 anni dalla politica siciliana sui bilanci regionali oggi arriva al capolinea della stabilizzazione grazie a un emendamento alla Finanziaria approvato dall’aula che ha dato il via alla maxi-infornata di precari da stabilizzare a partire dal gennaio del 2019.
Stavolta il colpo di mano rischia però di risolversi in una maxi-illusione per decine di migliaia di aspiranti regionali, come ha fatto notare in aula il capogruppo dei grillini, Giancarlo Cancelleri, che ha definito la Resais un “bancomat per voti”: “Una società pubblica non potrà assumere persone senza un concorso e 11 governo non troverà un dirigente disposto a firmare le assunzioni: pochi giorni fa nelle Marche quelli che hanno dato il via a 776 assunzioni sono stati denunciati”.