I dipendenti del Centro per l’impiego in protesta contro la Regione

Manifestazione Palermo

Protestano i dipendenti del Centro per l’impiego di Messina, che lamentano “sconforto e paura per la propria carriera professionale, già ingiustamente penalizzata e che così verrebbe definitivamente stroncata. La Regione – dicono – dovrebbe valutare la possibilità di riqualificazione del personale in attività, conferendo la qualifica e il livello corrispondente a ogni singolo lavoratore, già altamente qualificato, a ricoprire i vuoti in organico con il vantaggio di non incidere sulla spesa pubblica in quanto già dipendenti inseriti in pianta organica”.

Pagamenti arretrati alla Regione, scatta la maxi diffida dei dipendenti

I dipendenti regionali diffidano l’amministrazione per la quale lavorano a causa dell’ennesimo ritardo nell’erogazione del saldo del salario accessorio 2017. La decisione è stata presa dai sindacati autonomi che hanno invitato i lavoratori a firmare gli atti di diffida per chiedere il pagamento delle somme.

Nelle lettere messe a disposizione dei dipendenti, i sindacati Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl invitano l’amministrazione “a erogare entro 15 giorni dalla notifica del presente atto di diffida e messa in mora, l’importo spettante per le quote del piano di lavoro maturate nell’anno 2017, nonché gli interessi moratori dovuti su tale somma”…..

Saldo famp 2017. Atto extragiudiziale di diffida e messa in mora

Non ritenendo giustificabili e accettabili i ritardi accumulati fino ad oggi per il saldo del Famp 2017, a scopo cautelativo, onde scongiurare ulteriori perdite di tempo, Vi invitiamo a compilare questa diffida in ogni sua parte e inoltrarla agli indirizzi certmail in premessa indicati.

In alternativa le istanze possono essere inviate alla mail del nostro sindacato all’indirizzo [email protected] che si occuperà di inoltrarle.

Il ministro Giulia Bongiorno spiega la sua riforma: un concorso all`anno per reclutare statali preparati

ItaliaOggi del 27 settembre 2018

Uno dei punti deboli dell’attuale pubblica amministrazione è appunto l’età di chi vi lavora, dice la Bongiorno, «lo si risolve solo con concorsi regolari aperti ai giovani. Io punto a fare un concorso ogni anno con criteri ben precisi. Assumere tanto per assumere non funziona».

Legittimo licenziare lo statale che si allontana dal lavoro

tratto da ItaliaOggi del 12.09.2018

Legittimo licenziare lo statale che si allontana dal lavoro

[p.36] Legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che si allontani senza giustificato motivo dal lavoro. Tale condotta costituisce «un comportamento fraudolento diretto a far emergere falsamente la presenza in ufficio» che costituiva illecito disciplinare ancor prima dell’intervento della legge Madia. Lo ha confermato la Corte di cassazione che nella sentenza n. 22075/2018 ha respinto il ricorso di un dipendente dell’Università di Firenze licenziato per essersi ripetutamente allontanato dal lavoro dopo la timbratura del cartellino….continua a leggere

Ancora tanti, ma sempre di meno Quanti sono i dipendenti regionali

Vi segnalo un articolo di LiveSicilia. Interessante qualche commento!!


Sono ancora tanti. Ma sempre di meno. Quanti sono i dipendenti della Regione? A quali categorie appartengono? Quanti di loro sono nel frattempo andati in pensione? Una delibera della giunta regionale dà una risposta “ufficiale” a tutte queste domande e consente oggi di conoscere precisamente la dotazione organica per il 2018: il personale cioè di ruolo al primo di gennaio di quest’anno.

Secondo incontro all’ARAN sul rinnovo dei contratti

Oggi pomeriggio, nella sede dell’ARAN Sicilia si sono svolti i previsti incontri con le Organizzazioni Sindacali sul tema dei rinnovi contrattuali del comparto e della dirigenza.
Alle ore 14 ha avuto luogo l’incontro sul comparto non dirigenziale e alle 17, come previsto, quello per il rinnovo dei contratti della dirigenza.
Occorre puntualizzare, sin da subito, che anche questi incontri sono stati interlocutori tendenti anche a preannunciare, da parte dell’Organo negoziale, l’invio di un documento contenente alcune norme di carattere giuridico prevalentemente in tema di assenze e permessi sul quale le Organizzazioni sindacali sarebbero chi amate a esprimersi nel corso del successivo incontro.

Pensioni quota 100, la Lega vuole il riscatto agevolato della laurea

Tra le ipotesi dell’ultima ora spunta poi la possibilità di riscattare gli anni della laurea a tassi agevolati con la duplice finalità di aumentare l’importo dell’assegno e soprattutto di utilizzare questi anni per raggiungere quota cento. Possibilità, quest’ultima, riconosciuta per gli anni dal 1996 in poi, a favore quindi di chi ricade nel sistema contributivo. Finora il riscatto della laurea – a causa degli alti costi da sostenere – ha registrato poche adesioni: nel 2016, secondo i dati Inps, sono state presentate 14.859 domande (11.210 per la gestione privata e 3.649 per quella pubblica).