Avviso 2/18. Apertura termini per la presentazione di domande di prestiti

Apertura termini per la presentazione di domande di prestiti ai sensi della l.r. 14 maggio 2009, n. 6 e s.m.i, art 15, commi 14 bis e 14 quater, riservati al personale in servizio ed in quiescenza.

Sono aperti dal 5 al 16 novembre 2018 i termini per la presentazione di istanze di prestito riservati al personale in servizio e in quiescenza.

Per il dettaglio leggi il bando allegato.

Ecco l’ipotesi di accordo Famp 2018 (non sottoscritta dal Cobas/Codir)

Basta leggere l’ipotesi di accordo e confrontarla con quello dello scorso anno (che trovi QUI), per rendersi conto dell’accordo al ribasso sottoscritto dai sindacati firmatari dell’accordo.

Lo scorso anno il totale delle estrapolazioni a monte dal fondo del personale a tempo indeterminato, è stato pari a € 6.952.000,00. Quest’anno il totale delle estrapolazioni è pari € 7.281.000,00.

Lo scorso anno è stato erogato un acconto pari agli 8/12 del compenso per la partecipazione al piano di lavoro (70%). Quest’anno verrà erogato un anticipo pari al 50%. L’Aran, inoltre, non ha voluto accogliere la richiesta del Cobas/Codir di inserire una clausola di salvaguardia che prevedeva la decadenza dell’accordo nel caso in cui non venisse erogato l’acconto.

FAMP 2018, il COBAS/CODIR non firma l’accordo: troppe estrapolazioni e un acconto risibile

Si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri il previsto incontro tra ARAN Sicilia e sindacati per la definizione dell’accordo FAMP 2018 ai sensi dell’art. 89 comma 3 del CCRL. Dopo ampie discussioni, valutando troppo minimali le garanzie contenute nell’ipotesi di accordo che porterebbero all’esigibilità di un acconto, il COBAS/CODIR ha ritenuto di non sottoscrivere riservandosi di valutare ogni aspetto e sciogliere successivamente la propria riserva comunque fortemente negativa. Tutti gli altri sindacati, con motivazioni diverse, sembrerebbe che abbiano sottoscritto l’accordo nonostante fossero previsti oltre 7 milioni di euro di estrapolazioni extra-contrattuali che, tolti dalla tasca di tutti i lavoratori, andrebbero a rimpinguare gli appetiti dei dirigenti generali. Ma vi è di più!

L’articolo dell’ipotesi di accordo di stasera che prevede “la possibilità” di erogare una anticipazione del piano di lavoro a tutti i dipendenti prevedrebbe una quota massima del 50% del netto restante da tutte le estrapolazioni, indennità e straordinari ovvero, a conti fatti, non più di 10 milioni di euro che, in soldoni, sarebbero poco più della metà dell’acconto FAMP ricevuto lo scorso anno: il COBAS/CODIR spera di sbagliarsi ma se le cose stessero così, come sembra che siano, questa offerta rappresenta la solita elemosina erogata in cambio delle estrapolazioni extra regalate alle direzioni. Inoltre è chiara la volontà e dell’Amministrazione di volere subordinare al cosiddetto “merito” (ancor prima che se ne contrattino i requisiti) l’erogazione o meno dell’ulteriore quota del 50% anche se si parla di somme già maturate in quanto, appunto, del 2018. Anche questo sarebbe assolutamente inaccettabile. Seguirà comunicato.

La Segreteria Generale

Rinnovo contratto statali 2019: aumento stipendio ad aprile e luglio, le cifre

Nella prossima manovra dovrebbe trovare spazio anche il rinnovo del contratto degli statali. Secondo le ultime indiscrezioni, saranno stanziati 3 miliardi e 250 milioni di euro in un triennio per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. In parallelo, regioni e comuni dovranno reperire la stessa cifra per aumentare lo stipendio dei propri dipendenti.

Pubblica amministrazione, 140mila assunti in arrivo

Il Sole 24 Ore del 28 ottobre 2018

tratto da Il Sole 24 Ore del 28.10.2018

Pubblica amministrazione, 140mila assunti in arrivo

di Gianni Trovati – Il Sole 24 Ore – Domenica, 28 Ottobre 2018

Tante. Ma quando? Da tempo la pubblica amministrazione ha messo in programma per l’ anno prossimo l’ avvio di una maxi-staffetta generazionale chiamata a cambiare aria in uffici invecchiati dall’ effetto combinato di limiti alle assunzioni e riforma Fornero. Ora la manovra in corso di faticosa costruzione prova ad accelerare negli anni il passo in tre modi. Con il disegno di legge Bongiorno approvato giovedì in consiglio dei ministri apre ministeri e altri enti centrali al turn over al 100% già previsto per i Comuni; e con svariati articoli sparsi nelle bozze della legge di bilancio mette in pista per i prossimi tre anni una serie di assunzioni aggiuntive, in deroga anche al nuovo turn over, per rafforzare gli organici di forze di polizia, uffici giudiziari, enti di ricerca e ministeri….continua a leggere

Pensioni quota 100 statali, possibili penalizzazioni. 5 anni per avere il TFR

No a pensioni quota 100 nella legge di bilancio per gli statali, si farà un provvedimento ad hoc chiamato “pacchetto pensioni” di cui circolano già le prime bozze.

Nella legge di bilancio sarà inserita soltanto la copertura finanziaria per le pensioni, ma i provvedimenti per gli statali saranno fatti a parte. Una novità dell’ultima ora che è stata dettata dalla necessità di prendere tempo perché al Governo si sono resi conto che con le regole elaborate (62 anni e 38 di contributi) si sarebbero svuotati gli uffici. Un problema che avrebbe toccato settori delicati come sanità e istruzione per i quali il prossimo anni ci sarebbero stati seri problemi nella gestione.

Quindi dal Governo si pensano a delle penalizzazioni per gli impiegati pubblici come deterrente alla possibile fuga in pensione.

Tra le possibili penalizzazioni c’è quella relativa ad un possibile ritardo nel pagamento del TFR….continua a leggere

La manovra nell’imbuto della Pa. Niente «reddito» e investimenti senza un nuovo personale Pa

Il Sole 24 Ore del 15 ottobre 2018

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La manovra nell’imbuto della Pa

Niente «reddito» e investimenti senza un nuovo personale Pa

di Francesco Verbaro

La manovra in arrivo punta tutte le sue carte sulla ripresa degli investimenti pubblici e sulla spinta ai consumi interni dal reddito di cittadinanza. Ma senza un drastico cambio di rotta nella gestione del personale della PA entrambi i motori rischiano di imballarsi ancor prima di partire.

Una delle differenze più evidenti tra settore pubblico e privato è nella gestione e valorizzazione del capitale umano. È stato scritto più volte come la Pa non curi le risorse umane, sia nel reclutamento sia nella gestione, e come questo pregiudichi l’attuazione delle politiche. Il cattivo reclutamento è dato dalla mancata attenzione ai fabbisogni professionali presenti e futuri, e questa discende dall’assenza di una visione delle funzioni della Pa.

Diverse le patologie: scarsa considerazione delle nuove competenze, mantenimento dei vecchi profili e reclutamento con “stabilizzazioni”. L’effetto è di non attrarre il miglior capitale umano, e di demotivarlo fin dal suo ingresso.

Mentre nel privato si lavora su come reclutare e trattenere il miglior capitale umano, sull’aggiornamento continuo, sulle organizzazioni dell’apprendimento, sulle competenze trasversali e sull’invecchiamento attivo, nel pubblico i dipendenti una volta reclutati vengono abbandonati in attesa della pensione.

La Sicilia è seconda per povertà: “Il governo intervenga”

La Sicilia è la seconda regione d’Italia per povertà assoluta, con 700 mila persone in situazione di estremo disagio sul totale di 1,7 milioni che versano in povertà relativa. Ma a rendere particolarmente opprimente questa condizione, è “l’assenza di un piano regionale di contrasto. Abbandonato alle nebbie del dimenticatoio”.

A dirlo l’Alleanza contro la povertà – cartello di 20 tra istituzioni del terzo settore, associazioni sociali e sindacali e Anci Sicilia – che ha inviato una lettera al governo della Regione, all’Ars e ai vertici della burocrazia dell’Isola: “Appello urgente per i poveri in Sicilia, ultimi tra gli ultimi”….continua a leggere

Spendibilità buoni pasto elettronici

Giungono sempre più numerose, a queste OO.SS., segnalazioni da parte dei lavoratori circa la mancata accettazione dei buoni pasto elettronici erogati dall’Amministrazione regionale attraverso la società Day Ristoservice S.p.A. aggiudicataria del Lotto 6 – CONSIP.

In molti casi, i buoni pasto “Day Tronic – Consip BPE” vengono rifiutati da parte di ristoranti ed esercizi commerciali o vengono accettati solo per il 50% dell’importo speso oppure vengono esclusi taluni prodotti alimentari in offerta.

In tutte le province della Sicilia i lavoratori sono costretti a fare diversi chilometri per trovare un esercizio commerciale disposto ad accettarli anche solo alle condizioni sopra descritte e, in quella di Agrigento, in particolare, i punti vendita convenzionati sono pressoché inesistenti.

Per quanto sopra si chiede di volere verificare il rispetto delle condizioni contrattuali che dovrebbero garantire il diritto dei lavoratori di spendere, senza particolari condizioni, i buoni pasto maturati nella considerazione che i lavoratori sono stati costretti ad anticipare le somme per consumare il pasto nelle giornate di rientro pomeridiano e che le stesse vengono poi rimborsate a distanza di parecchi mesi.

Qualora dovessero persistere tali disfunzioni, si chiede di volere valutare l’opportunità di organizzare idonei servizi di mensa in ogni luogo di lavoro o, in alternativa, di volere valutare l’opportunità di prevedere una indennità sostitutiva della mensa in luogo dei buoni pasto di un importo tale da garantire, al netto, il valore del buono pasto stesso.

Certi di un sollecito riscontro.

Cordiali saluti